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Un blog creato da testimone82 il 29/01/2008

"Venite e vedrete"

"In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini"

 
 

Mi sta a cuore dirti una  cosa che credo sia

fondamentale per te e la tua vita:

GESU' TI AMA

"Ecco, sto alla porta e busso.

Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta,

io verrò da lui,

cenerò con lui ed egli con me."

 

 

 

 

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Affidiamoci al Cuore di Gesù

Post n°22 pubblicato il 31 Maggio 2009 da testimone82

 

 

1 Darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato.

2 Io metterò la pace nelle loro famiglie.

3 Io li consolerò in tutte le loro afflizioni.

4 Io sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.

5 Io spanderò le più abbondanti benedizioni sopra tutte le loro imprese.

6 I peccatori troveranno nel mio cuore la fonte e l'o­ceano della misericordia.

7 Le anime tiepide diventeranno fervorose.

8 Le anime fervorose s'innalzeranno rapidamente a grande perfezione.

9 Io benedirò le case dove l'immagine del mio Sacro Cuore sarà esposta e venerata

10 Io darò ai Sacerdoti il dono di commuovere i cuori più induriti.

11 Le persone che propagheranno questa mia devozio­ne avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà mai cancellato.

12 A tutti quelli che per nove mesi consecutivi si co­municheranno al primo venerdì di ogni mese io prometto la grazia della penitenza finale; essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i sacra­menti e il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo.

Un"eccesso del suo amore e della sua onnipoten­za", definisce Gesù la sua ultima Promessa che i fedeli in coro hanno definita "Grande". La "Grande Promessa", nei termini fissati dall'ultima critica testuale suona così:

 

"Io ti prometto nell'eccessiva misericor­dia del mio Cuore che il mio amore onnipotente con­cederà a tutti quelli che si comunicheranno per nove primi venerdì del mese, consecutivi, la grazia della pe­nitenza finale, essi non moriranno in mia disgrazia, ma riceveranno i santi  Sacramenti ed il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo". Da questa dodicesima promessa del Sacro Cuore nacque la pia pratica dei "Primi Venerdì del mese". Questa pratica è stata vagliata, accertata e studiata scru­polosamente dalla Santa Sede di Roma.

Condizioni richieste

Questo incontro mensile deve possedere alcune condizioni e disposizioni, richieste da Gesù, per ottenere il fine della «Grande Promessa».

1 - Accostarsi alla Comunione con le dovute disposizioni. La S. Comunione deve essere fatta bene, cioè in grazia di Dio, senza che si richieda un fervore speciale. È evidente che colui che facesse qualcuna o tutte queste Comunioni, sapen­do di essere in peccato mortale, si rende indegno della Mise­ricordia divina e mette in pericolo la salvezza eterna.

Gesù, inoltre, non parla di Comunioni fervorose; basta che siano comunioni ben fatte. È evidente che le comunioni dei primi venerdì non sarebbero ben fatte se il fedele ragionasse così: «Ora posso liberamente darmi al vizio, tanto ho messo al sicuro l'anima mial». Non è affare di banca il nostro, ma è problema di grazia e di amore.

2 - Ogni primo Venerdì del mese.

Queste Comunioni vanno fatte assolutamente al primo Ve­nerdì del mese, e non otterrebbero il loro fine della «Grande Promessa» se venissero compiute in altro giorno della setti­mana oppure in un altro venerdì del mese.

Invece si può iniziare in qualsiasi mese dell'anno.

3 - Per nove mesi consecutivi.

Significa che le nove Comunioni devono essere fatte, al pri­mo venerdì del mese, di seguito, senza alcuna interruzione. Quindi chi avesse incominciato le Comunioni e poi per di­menticanza, per malattia, ecc. ne avesse tralasciata anche una sola, deve incominciare da capo, sebbene le Comunioni già fatte siano sante e meritorie.

Offerta

In unione con tutte le anime consacrate, io ti offro, o mio Dio, per il Cuore immacolato di Maria, rifugio dei peccatori, le espiazioni e l'amore infinito del Cuore di Gesù in riparazio­ne delle colpe, che feriscono più amaramente il tuo amore, perché commesse da quelli che maggiormente hai amato, in riparazione dei peccati miei, dei peccati di coloro che io amo, dei peccati degli agonizzanti e per la liberazione delle anime del Purgatorio.

O Cuore di Gesù, vittima di carità, fa' di me un'Ostia viva, santa, a Dio gradevole. Distaccato da me stesso e dalle crea­ture, in ispirito di penitenza e di riparazione io voglio con te, che ogni giorno ti immoli per amor mio sul santo altare, ab­bandonarmi interamente alla tua volontà, per essere una vit­tima del lavoro, della preghiera e della sofferenza, secondo le intenzioni che ti sono più care: la gloria della SS. Trinità e la salvezza delle anime.

Sacro Cuore di Gesù, abbi pietà di noi!

Cuore Immacolato di Maria, rifugio dei peccatori, prega per noi!

S. Margherita Maria, prega per noi!

 
 
 

L'Eucarestia è il Cuore di Gesù

Post n°21 pubblicato il 20 Marzo 2009 da testimone82

«Ora che hai visto, hai capito cosa è l'Eucaristia? È il mio Cuore che Io distribuisco a voi. Dono più grande e più amo­roso non potevo farvi.Se quando ricevete la Comunione sapeste vedere Me che vi do il mio Cuore, non vi commuovereste? Ma la fede dovrebbe essere tanto forte e tanto forte la carità, da farvi vedere que­sto. Questa visione mentale non dovrebbe costituire un mio dono eccezionale. Dovrebbe costituire la regola, la dolce rego­la. E sarebbe la regola se foste realmente miei discepoli.Allora vedreste Me, udreste Me dire sul Pane e sul Vino le parole della consacrazione, spezzare e distribuire il Pane por­gendovelo con le mie stesse Mani. Il mio sacerdote scompari­rebbe perché Io mi sovrapporrei a lui per dirvi: "Ecco il Cor­po del Signore Gesù Cristo, il mio Corpo che vi deve custodi­re per la vita eterna". E alla luce dell'amore vedreste che lo vi porgo lo stesso mio Cuore, la parte superperfetta del mio Cor­po perfettissimo, quella dalla quale sgorga la Carità stessa.Ho fatto questo per amore di voi: ho dato Me stesso. E que­sto ho fatto per te oggi: ho sollevato il velo del Mistero e ti ho fatto conoscere come Io vengo a voi, come mi do a voi, cosa vi do di mio, anche se voi non sapete vedere e capire [...]».

Dettati di Gesù a Maria Valtorta

 
 
 

Prendiamo con fede il Pane Eucaristico

Post n°20 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da testimone82

«Per sostenere le forze fisiche occorre nutrire il corpo. L'in­digente che non può acquistare cibo, lo mendica ai ricchi. Di solito chiede pane. Senza il pane è impossibile la vita.Voi siete dei poveri che avete bisogno di cibo per la vostra anima. Alla vostra povertà Io ho dato il Pane eucaristico. Esso vi nutre le midolla dell'anima, dà vigore allo spirito, sostiene le forze spirituali, aumenta il potere di tutte le facoltà intellet­tuali, perché dove è vigore di vita è anche vigore di mente.Cibo sano trasfonde sanità. Cibo vero infonde vita vera. Cibo santo suscita santità. Cibo divino dà Dio.Ma oltre che poveri voi siete ammalati, deboli non della sola debolezza che dà la mancanza di cibo e che cessa col cibo. Sie­te deboli per le malattie che vi estenuano. Quante malattie ha la vostra anima! Quanti germi vi inocula il Maligno per creare queste malattie! A chi è debole e ammalato occorre non solo pane ma anche vino.Io nella mia Eucaristia vi ho lasciato i due segni di quello che occorre alla vostra natura di uomini poveri e alla vostra debolezza di uomini ammalati. Pane che nutre, vino che cor­robora. Avrei potuto comunicarmi a voi senza segni esterni. Lo posso. Ma siete troppo pesanti per afferrare lo spirituale. I vostri sensi esterni hanno bisogno di vedere.La vostra anima, il vostro cuore, la vostra mente, si arren­dono soltanto, e a fatica ancora, davanti alle forme visibili e toccabili. Tanto è vero che, se arrivate a credere Me nell'Euca­ristia e di ricevere Me nella particola, non ammettete, nella grande maggioranza, l'infusione in voi dello Spirito, dal quale vi vengono palpiti, luci, impulsi di opere buone.Se credeste con quella forza di cui il Mistero è degno, sen­tireste, nel ricevermi, entrare in voi una vita. Il mio avvicinar­mi a voi vi dovrebbe ardere come l'accostarsi ad una ardente fornace. Il mio stare in voi dovrebbe farvi sommergere in un'estasi che vi astrarrebbe il profondo dello spirito in un ra­pimento di Paradiso.Il fondersi della vostra umanità bacata alla mia Umanità perfetta vi porterebbe salute anche fisica, per cui, malati cor­poralmente, resistereste alle malattie finché Io dicessi "Basta" per aprirvi il Cielo. Vi porterebbe intelligenza per capire pron­tamente e giustamente. Vi renderebbe impenetrabili agli assalti sfrenati o alle sottili insidie della Bestia.Invece posso fare poco perché entro dove la fede è langui­da, dove la carità è superficiale, dove la volontà è in abbozzo, dove l'umanità è più forte dello spirito, dove, soprattutto, non fate sforzo per reprimere la carne onde emerga lo spirito.Non vi sforzate per nulla. Aspettate da Me il miracolo. Nulla mi vieta di compierlo. Ma Io voglio da parte vostra almeno il desiderio di meritarlo.

A chi si volge a Me gridando di aiutarlo e imitando la fede delle turbe di Galilea, Io mi comunicherò non solo col mio Cor­po e il mio Sangue, ma con la mia Carità, col mio Intelletto, con la mia Forza, con la mia Volontà, con la mia Perfezione, con la mia Essenza. Sarò, nell'anima che sa venire a Me, come sono in Cielo, nel seno del Padre da cui procedo generando lo Spirito che è Carità e vertice di perfezione».

Dettati di Gesù a Maria Valtorta

 
 
 

Gli immensi frutti della Santa Eucarestia

Post n°19 pubblicato il 04 Gennaio 2009 da testimone82

«Se la mia Carne è realmente cibo e il mio Sangue è real­mente bevanda, come mai le vostre anime muoiono di inedia? Come mai non crescete nella vita della grazia?

Vi sono molti per i quali è come se le mie chiese non aves­sero ciborio. Sono coloro che mi hanno rinnegato o dimentica­to. Ma vi sono anche molti che si cibano di Me. Eppure non progrediscono. Mentre in altri, ad ogni unione con Me-Euca­ristia, vi è un accrescimento di grazia. Ti spiegherò le cause di queste differenze.Vi sono i perfetti che mi cercano unicamente perché sanno che la mia gioia è di essere accolto nel cuore degli uomini e che non hanno gioia più grande di questa di divenire una sola cosa con Me. In questi l'incontro eucaristico diviene fusione, ed è tanto forte l'ardore che da Me emana e che da loro si spri­giona, che come due metalli in un crogiolo noi si diventa una cosa sola. Naturalmente quanto più la fusione è perfetta tanto più la creatura prende l'impronta mia, le mie proprietà, le mie bellezze. Così sanno unirsi a Me quelli che voi chiamate poi "Santi", ossia i perfetti che hanno capito chi Io sono.Ma in tutte le anime che vengono a Me con vero trasporto e puro cuore Io porto grazie indicibili e trasfondo la mia gra­zia, di modo che esse procedono sulla via della Vita e anche se non raggiungono una santità clamorosa, riconosciuta dal mondo, raggiungono sempre la vita eterna, perché chi sta in Me ha vita eterna.

Per tutte le anime che sanno venire a Me con l'ardore lei primi e con la fiducia dei secondi e che mi dànno tutto quanto è in loro potere di dare, ossia tutto l'amore di cui sono capaci Io sono pronto a compiere prodigi di miracoli pur di unirmi a loro. Il cielo più bello per Me è nel cuore delle creature che mi amano. Per loro, se la rabbia di Satana distruggesse tutte le chiese, Io saprei scendere, in forma eucaristica, dai Cieli. I miei angeli mi porterebbero alle anime affamate di me, Pane vivo che dal Cielo discende.Non è del resto cosa nuova. Quando la fede era ancora fiam­ma di amore vivo Io ho saputo andare ad anime serafiche sep­pellite negli eremi o nelle celle murate. Non occorrono catte­drali a contenermi. Mi basta un cuore che l'amore consacri. Anche la più vasta e splendida cattedrale è sempre troppo an­gusta e povera per Me, Dio che empio di Me tutto quanto è. Opera umana è soggetta alle limitazioni dell'umano e lo sono infinito. Mentre non m'è angusto e povero il vostro cuore se la carità lo accende. E la più bella cattedrale è quella della vostra anima abitata da Dio.Dio è in voi quando voi siete in grazia. Ed è del cuore vo­stro che Dio si vuole fare un altare. Nei primi tempi della mia Chiesa non vi erano le cattedrali, ma Io avevo un trono degno di Me in ogni cuore di cristiano.Vi sono poi quelli che vengono a Me soltanto quando il bi­sogno li spinge o la paura li sprona. Allora vengono a bussare al Tabernacolo che si apre, concedendo sempre conforto, spes­so, se è utile, la grazia richiesta. Ma vorrei però che l'uomo venisse a Me non soltanto per chiedere ma anche per dare.Indi vengono quelli che si accostano alla Mensa, dove lo mi faccio cibo, per abitudine.In questi i frutti del Sacramento durano per quel poco di tempo che durano le Specie e poi dileguano. Non mettendo nessun palpito nel loro venire a Me, non progrediscono nella vita dello spirito che è essenzialmente vita di carità. Io sono Carità e porto carità, ma la mia carità viene a languire in queste anime tiepide che nulla riesce a scaldare di più.Altra categoria, quella dei farisei. Vi sono anche ora; è una gramigna che non muore. Costoro fanno gli ardenti, ma sono più freddi della morte. Sempre uguali a quelli che mi misero a morte vengono, mettendosi bene in mostra, gonfi di super­bia, saturi di falsità, sicuri di possedere la perfezione, senza misericordia fuor che per se stessi, convinti d'essere esempio al mondo. Invece sono quelli che scandalizzano i piccoli e li allontanano da Me perché la loro vita è una antitesi di quella che dovrebbe essere e la loro pietà è di forma ma non di so­stanza, e si tramuta, non appena allontanati dall'altare, in du­rezza verso i fratelli. Questi mangiano la loro condanna per­ché Io perdono molte cose, conoscendo la vostra debolezza, ma non perdono la mancanza di carità, l'ipocrisia, la superbia. Da questi cuori Io fuggo al più presto possibile.Considerando queste categorie è facile capire perché l'Eu­caristia non ha ancora fatto del mondo un Cielo come avrebbe dovuto fare. Siete voi che ostacolate questo avvento d'amore che vi salverebbe come singoli e come società. Se realmente vi nutriste di Me col cuore, con l'anima, con la mente, con la vo­lontà, con la forza, l'intelletto, con tutte insomma le potenze vostre, cadrebbero gli odi, e con gli odi le guerre, non vi sa­rebbero più le frodi, non le calunnie, non le passioni sregolate che creano gli adulteri e con questi gli omicidi, l'abbandono e la soppressione degli innocenti. Il perdono reciproco sarebbe non sulle labbra, ma nei cuori di tutti, e sareste perdonati dal Padre mio.Vivreste da angeli passando le vostre giornate adorando Me in voi e invocando me per la prossima venuta. La mia costan­te presenza nel vostro pensiero terrebbe voi lontani dal pecca­to, il quale sempre comincia da un lavorìo del pensiero che poi si traduce in atto.Ma dal cuore fatto ciborio non uscirebbero che pensieri soprannaturali e la terra ne sarebbe santificata.La terra diverrebbe un altare, un enorme altare pronto ad accogliere la seconda venuta del Cristo, Redentore del mon­do».

Dettati di Gesù a Maria Valtorta

 

 
 
 

Lettera di Dio agli sposi

Post n°18 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da testimone82

"La creatura che hai al fianco è mia. Io l' ho creata: Io le ho voluto bene da sempre. Per lei non ho esitato a dare la mia vita. Ho dei grandi progetti per lei. Te l'affido! La prenderai dalle mie mani e ne diventerai responsabile. Quando tu hai incontrato questa mia creatura, l' hai trovata bella e te ne sei innamorato. Sono le mie mani che l' hanno plasmata; è il mio cuore che le ha messo dentro la tenerezza e l'amore; è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità e tutte le belle qualità che tu hai trovato. Però non basta che tu goda del suo fascino…. Ti renderai conto che ha bisogno di tante cose: casa… vestito… serenità… gioia… equilibrio… affetto… tenerezza… ecc. Ma dovrai renderti conto che ha bisogno soprattutto di Me e di quello che l'aiuta a incontrarMi: la pace del cuore, la purezza dello spirito, la preghiera, la Mia Parola, il perdono, la speranza e la fiducia in Me, la Mia Vita. Dobbiamo fare un patto tra noi: l'ameremo insieme! Io la amo da sempre, tu hai incominciato ad amarla da qualche anno. Sono io che ho messo nel tuo cuore l'amore per lei: è stato il modo più bello perché tu ti accorgessi di lei, è stato il modo più bello per dirti "te l'affido". Ti renderò capace di amarla come io l'amo! Dobbiamo metterci d'accordo: Non è possibile che tu l'ami in un modo e io in un altro…. Molti si illudono di poter fare a meno di Me! Ma se Io non sono con voi nell'edificare la vostra vita e il vostro amore, vi affaticherete invano. Di più. Se vi amerete in questo modo diventerete forza anche per gli altri…. Oggi si crede così poco all'Amore Vero!! Si cercano le emozioni amorose più che l'Amore! Se voi saprete amarvi come Io amo, con una fedeltà che non viene mai meno, sarete una speranza per tutti, perché tutti vedranno che l'Amore è una cosa possibile! Facendo riferimento a Me, scoprirai quale sia il modo di amare e ti svelerò quale vita ho sognato per questa creatura che è diventata tua sposa, tuo sposo!"

Scritta da P.Giordano Muraro domenicano

 
 
 
 

 

IMPARARE A MEMORIA...

"Molte sono le sventure del giusto,

ma lo libera da tutte il Signore."

(Salmo 34,20)

 

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