Creato da giovane_holden74 il 15/11/2006

Gnu Romantic

Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile

 

 

LA MIA (DE)GENERAZIONE

Post n°51 pubblicato il 30 Aprile 2007 da giovane_holden74

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FRAGILI, STRAVAGANTI E NON ESTRANEI A UNA

DISCRETA (MA FERTILE) SERIE DI VIZI,

CIONDOLAVAMO POSTLAUREAM, IMMALINCONITI,

INSEGUENDO VAGHE AMBIZIONI ARTISTICHE E

SDEGNANDO CON ARROGANZA I LAVORI DELL'EPOCA

FORZISTA: NÉ INTERINALI, NÉ STAGISTI, NÉ NIENTE.

FOGLIE MORTE DISTESE SU UNA

GENERAZIONE DI SEPOLTI VIVI.

Gianfranco Franchi

(Macchie)

 
 
 

RICORDI X DIMENTICARE...SE MI LASCI TI CANCELLO

Post n°49 pubblicato il 26 Aprile 2007 da giovane_holden74

IN UN BAR DI POGGIOFRANCO 

E' sera..il nostro secondo incontro...sono in strada che aspetto...lei arriva con la sua macchina, una station wagon di suo padre..mi fa salire..sembra un pò impacciata alla guida ma ha preso la patente da poco tempo...il cruscotto della sua auto è illuminato come la fifty avenue la sera della vigilia di Natale...tutte le spie sono irrimediabilmente accese...benzina, acqua, olio in secca peggio che nel deserto..distolgo lo sguardo verso di lei quando ormai siamo usciti da quella trappola a 4 ruote che qualcuno si ostina a chiamare auto...è vestita in modo molto elegante..di solito le ragazze della sua età preferiscono il casual e anch'io decisamente preferisco sia le ragazze della sua età sia l'abbigliamente casual ma devo dire che quel vestito le sta bene...una sorprendente quanto generosa scollatura esibita con inconsapevole e infantile malizia abbattono qualsiasi mio preconcetto sulle "femme fatale"...poco trucco, il colore del vestito è sempre nero...il bar è gestito dal marito di una sua amica...facciamo le scale e andiamo al piano di sopra...è buio, molto buio...tra i pochi clienti una coppia di anziani..io prendo un ACE, lei un the con biscotti...io ricordo di avere addosso una felpa blu co scritta arancione, jeans e giubbotto di pelle...lei mi parla della scuola e degli esami vicini, io della mia paga di 5 euro all'ora come insegnante in una scuola privata...scherziamo, sembra davvero a suo agio nonostante sia il nostro secondo incontro...il buio mi da fastidio..il cameriere pure perchè guarda insistentemente M. e la sua scollatura..ricordo la luce verde del cellulare illuminare una scena dal vago sapore bohemienne...i miei occhi che lacerano il buio nel tentativo di soffermarmi sulle sue espressioni del viso...quella che per 2 anni è stata solo una voce ora prende le sembianze di una ragazza vestita da donna, con un brillantino sul lato destro del naso che un pò impacciata mette in moto l'auto di suo padre e in modo affettuoso mi saluta dicendomi che spera di vedermi molto presto..

 
 
 

TU CHE ANIMALE 6?

Post n°48 pubblicato il 25 Aprile 2007 da giovane_holden74

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Quando uno nasce, non sa chi è. E se non c’è nessuno che glielo dice, la vita diventa una bella complicazione. Lei, per esempio, non sapeva chi era, perché quando era nata, la notte di Natale, rotolando giù dal camion di Jack il camionista, si era ritrovata completamente sola e aveva scambiato per sua madre una pantofola di pelo. E tutto sarebbe rimasto per sempre così, se non avesse avuto il desiderio di conoscere il mondo e sulla sua strada non avesse continuamente incontrato qualcuno che le chiedeva: «Che animale sei?»
«Una pantofola» aveva risposto a George Castor e lui l’aveva guardata stupefatto. «Un castoro» aveva detto a Poltron Strel e lui aveva preso a volteggiarle intorno nel suo mantello nero. Finché un giorno, dopo tanti incontri e tante avventure, si ritrovò alla scuola della maestra Tolmer, che aveva una profonda convinzione, e cioè che tutto a questo mondo passa, anche le domande. E lì scoprì la verità. Fine della storia? Neanche per sogno. Perché sapere chi siamo è bello, è un pensiero che ci dà sollievo. Ma nel nostro mondo, una volta entrati, non è detto che ci sentiamo davvero bene. Occorre molta immaginazione, e qualche buon amico, e magari un Lupo Solitario che si innamora di te...

 
 
 

Dedicato a Mari27

Post n°47 pubblicato il 23 Aprile 2007 da giovane_holden74

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero, che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.

Amore dopo amore - Derek Walcott

 
 
 

Tue, 17 Sep 2002 23:51:13 +0200 (CEST)

Post n°44 pubblicato il 15 Aprile 2007 da giovane_holden74

Ciao Antonio,

scusami se ti ho scritto così in ritardo,ma stavo cercando le parole giuste per dirti “GRAZIE”; ti premetto ke nn sono molto abile nell’esprimere i miei sentimenti su un foglio di carta, ma per te  proverò... Allora, grazie perché,mi hai aiutata in un periodo molto buio  e che ora ho finalmente superato, nn so come ci riesci, ma hai sempre qualcosa di opportuno da dire in ogni occasione…

Io non capisco,sei una persona amabile, simpatico, estremamente dolce e colto(????) non capisco come mai qualcuna non ti abbia ancora “rubato”, forse perché hai i reumatismi, ma nn conta…

Mi manchi un sacco Antonio, mi manca parlare con te, mi mancano le tue battute, i progetti per il nostro matrimonio, mi manca la tua “evve” …. Cosa c’è che non va?? Non mi fai più neanche uno squillo né un messaggino, ti ricordo che quando ero a Firenze me ne mandavi 34 al giorno di media…

Ok non mi prolungherò ulteriormente perché ti ho detto tutto quello che in questa sera un po’ triste mi andava di dirti…

                    

                    Ti voglio bene                       la piccola M. (in ogni senso)

 

 

 

PS:io nn posso farti squilli, ho finito la carica e nn credo di ricaricarla per il momento, spero di incontrarti in chat in questi giorni, io mi connetto tutte le sere sperando di trovarti…rispondimi al più presto.

 
 
 

Conosco un posto dove puoi tornare

Post n°43 pubblicato il 14 Aprile 2007 da giovane_holden74

IO FACCIO LA MIA COSA E TU FAI LA TUA.

NON SONO IN QUESTO MONDO PER ESAUDIRE

LE TUE ASPETTATIVE, COME TU NON SEI

IN QUESTO MONDO PER ESAUDIRE LE MIE.

TU SEI TU, E IO SONO IO, E SE PER

CASO CI INCONTREREMO SARÀ BELLISSIMO,

ALTRIMENTI NON CI SARÀ NULLA DA FARE.

F. PERLS

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Ma che cazzo sto facendo qui?

Post n°42 pubblicato il 14 Aprile 2007 da giovane_holden74

Come si può chiamare quel soggetto che, a dispetto di tutto, persevera in un "errore", come se per "sbagliarsi" disponesse dell'eternità? Un recidivo. Sia che passi da un amore all'altro, sia che resti all'interno di uno stesso amore, io non finisco mai di "ricadere" in una dottrina interiore che nessuno è disposto a condividere.... A volte, per un attimo, mi sveglio e rovescio la mia caduta. A forza di aspettare con angoscia nella camera d'un albergo sconosciuto, all'estero, lontano dal mio piccolo mondo abituale, sale tutt'a un tratto in me una frase vigorosa: "Ma che cazzo sto facendo qui?"...

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TOKIO BLUES NORWEGIAN WOOD

Post n°41 pubblicato il 07 Aprile 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

 Norwegian Wood è un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui. Una stuggente storia d'amore, ambientata nel clima inquieto del Sessantotto giapponese, tra lotte studentesche e passioni culturali e politiche. Scandito da una lunga serie di brani musicali, dai Beatles ai Doors, da Bill Evans a Miles Davis, disposti lungo il fluire dei ricordi come nostalgiche pietre miliari, il libro di Murakami è il racconto di un'adolescenza che già sfuma nel mito.

Per tutti quelli che, pur avendo vissuto l'adolescenza, non credono che questa si trovi a 3 metri sopra il cielo...

 
 
 

LEGGETELO!

Post n°40 pubblicato il 05 Aprile 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

COSA DIAVOLO GLI AVEVA PRESO, DIO SOLO LO SA! di RAFFAELLO FERRANTE raccoglie ventidue racconti brevi che vanno tutti dritti al bersaglio, senza fronzoli o mezze misure, in un realismo crescente ed esasperato. I protagonisti dei racconti si muovono tra vicende sempre in bilico fra l’autocommiserazione e l’ironia, fra il sentimento e la corporeità, l’inferno più spietato e la santità in un crescendo di situazioni al limite del paradossale.
Si tratta di ventidue tracce di un'esistenza in bilico tra l'immobilismo del torpore esistenziale e l'autodistruttiva ed esasperata voglia di vivere, in continuo viaggio tra la stasi della ragione e gli stordimenti dell'irrazionalità.
Autentico e disincantato, amaro e divertente, Cosa diavolo gli aveva preso, Dio solo lo sa! è la celebrazione del distacco dall'innocenza dell'età acerba e del definitivo passaggio ad una inconsapevole maturità.
Una dichiarazione d'amore alla vita vissuta sul corpo e poi scritta sul foglio, nella quale "il primo bicchiere, come sempre, è il migliore".

Se siete ancora tra quelli che cercano tra le pagine di un libro il senso (in)compiuto di un viaggio dentro l'anima, se la vostra vita vi catapulta fuori da essa ogni volta che un'emozione vi travolge, se il senso ironico dei vostri pensieri vi guida su strade sempre sconnesse ma non per questo invidiate chi viaggia comodamente in prima classe, se per voi la vita va gustata sempre fino all'ultimo sorso...allora in questi racconti troverete un motivo per dire:"Cosa diavolo MI aveva preso, Dio solo lo sa".

http://www.internetbookshop.it/code/9788876801495/FERRANTE-RAFFAELLO/COSA-DIAVOLO-GLI-AVEVA-PRESO-DIO-SOLO-SA!.html

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 03 Aprile 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

Ehi..Ehi..mi senti? Dì qualcosa" disse Midori, la testa ancora sepolta nel mio petto.
"che cosa?"
"quello che vuoi, purchè sia qualcosa che mi faccia sentire meglio."
"sei molto carina."
"Midori" suggerì lei "mettici anche il nome."
"sei molto carina, Midori" corressi. 
"molto quanto?" 
"tanto da far crollare le montagne e prosciugare i mari."
Lei sollevò la testa e mi guardò. - "sai che le espressioni che usi tu sono assolutamente uniche?" disse.
"solo tu mi capisci davvero" dissi ridendo. 
"dimmi qualcosa di ancora più carino."
"Mi piaci tanto, Midori."
"Tanto quanto?"
"tanto quanto un orso in primavera." 
"un orso in primavera?" chiese lei sollevando di nuovo la testa "come sarebbe un orso in primavera?".
"un orso in primavera.. allora, tu stai passeggiando da sola per i campi quando ad un tratto vedi arrivare nella tua direzione un orso adorabile dalla pelliccia vellutata e dagli occhi simpatici, che ti fa: 'senta signorina, non le andrebbe di rotolarsi un po' con me sull'erba?'. Tu e l'orsetto vi abbracciate e giocate a rotolare giù lungo il pendio tutto ricoperto di trifogli per ore e ore. Carino, no?"
"Carinissimo"
"Ecco, tu mi piaci tanto così."  

TOKYO BLUES, NORWEGIAN WOOD- HARUKI MURAKAMI 

 
 
 

RICORDI X DIMENTICARE..SE MI LASCI TI CANCELLO

Post n°36 pubblicato il 16 Marzo 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

ALLA FELTRINELLI

M. mi aveva parlato dell'intenzione di andare alla presentazione di una raccolta di poesie e di racconti erotici. Le faccio una sorpresa...lei è alla Feltrinelli con le sue amiche di scuola..è tardo pomeriggio e c'è la presentazione di una raccolta di poesie e racconti erotici...io la osservo dal secondo piano aperto della libreria..è vestita in jeans, scarpe da ginnastica slacciate, giubbottino beige tipo piumino, sciarpa bianca...(son passati già parecchi anni ma il ricordo è indelebile nella mia mente..lo ripasso per non dimenticarlo...). Nel sentiero tracciato dai libri sparsi mi avvicino piano..lei mi vede e mi corre incontro..ci mettiamo in piedi l'uno accanto all'altra e ascoltiamo un uomo sottile e occhialuto raccontare le sue poesie sconce...ricordo che indossavo un giubbotto a tre quarti, grigio scuro..su una manica lo stemma della bandiera inglese..le nostre braccia si toccano...io osservo le sue amiche conosciute prima attraverso una foto di una gita scolastica che M. mi aveva inviato...ridiamo sui doppi sensi delle poesie che io prontamente sottolineo...l'ncontro sta per terminare..mi congedo da lei...lei va via con le sue amiche...

 
 
 

Bisogna essere sempre ubriachi.

Post n°34 pubblicato il 16 Marzo 2007 da giovane_holden74

Bisogna essere sempre ubriachi. Tutto sta in questo.

È l'unico problema.Per non sentire l'orribile fardello del tempo.

Del tempo che rompe le vostre spalle e vi inclina verso la terra,

bisogna che vi ubriachiate senza tregua.

Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù,a piacere vostro. Ma ubriacatevi.

E se qualche volta sui gradini di un palazzo, sull'erba verde

di un fossato, nella mesta solitudine della vostra camera,

vi risvegliate con l'ubriachezza già diminuita o scomparsa,

domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio,

a tutto quel che fugge, a tutto quel che geme, a tutto quel che ruota,

a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, domandate che ora è.

E il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio vi risponderanno:

"È l'ora di ubriacarsi!".  C. Baudelaire

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UNO SU DUE

Post n°33 pubblicato il 15 Marzo 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

Al di là dei sentimenti l’emotività è difficile da gestire… ognuno di noi è cosciente del fatto di essere una persona fragile per una serie di cose.
E così molti si buttano in una storia d’amore e si coinvolgono in quello e non pensano a se stessi dedicandosi ad un altro. Altri per esempio lavorano 20 ore al giorno. Ognuno si butta in qualcosa per la distrazione perché serve per strutturare questa fragilità.
Ma ad un certo punto si è costretti a fermarsi, per cui rallentare vuol dire avere a che fare con la propria fragilità e quindi con la relazione con tutti gli altri.
Uno su due. Noi siamo una cosa, metti che volevi fare una cosa, però ad un certo punto per farti piacere da tuo padre da tua madre, dal tuo fidanzato hai cominciato ad essere un’altra cosa. Allora uno su due di voi deve morire o quello che sei tu veramente o quello che sei diventato per gli altri.

Un film che sblocca l’emotività… esci dal cinema e abbracci quello della cassa che ti ha strappato il biglietto.

 
 
 

LA REPUBBLICA DELLE BANANE

Post n°32 pubblicato il 15 Marzo 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

"Mi fan ridere certe cose. Puttanopoli.
Tutti a scandalizzarsi, ma de che? Finti ingenui.
Rimango perplesso dell'intervista di Corona alle Iene. Se da un lato penso che sia una persona folle, dall'altro è l'unico che dice la verità. La verità di un sistema. Segreto di pulcinella.
Solo che si vanno ora a toccare persone intoccabili e qualcuno DEVE pagare.
E Corona paga per tutti. Non che sia un uomo tra i migliori e sinceramente stima di lui come persona zero, ma da qui ad essere uno che incita alla prostituzione........voglio dire se una donna con un uomo non ci vuole stare non ci stà, se vai a letto con imprenditori, politici o chissà chi è perchè ci vuoi andare. Non facciamo ora tutte le Maria Goretti. Poche storie. Si sa, puttanopoli ormai è ovunque. E' uno stile di vita, una cultura. Ecco perchè siamo una società alla frutta. Siamo la repubblica delle banane. In tutti i doppi sensi."

 
 
 

DOVEVO FARE ATTENZIONE A QUELLA RONDINE...

Post n°31 pubblicato il 14 Marzo 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

E lei volò fra le tue braccia
come una rondine,
e le sue dita come lacrime,
dal tuo ciglio alla gola,
suggerivano al viso,
una volta ignorato,
la tenerezza d'un sorriso,
un affetto quasi implorato.

Fabrizio De Andrè, La Buona Novella

 
 
 

RICORDI X DIMENTICARE..SE MI LASCI TI CANCELLO

Post n°30 pubblicato il 13 Marzo 2007 da giovane_holden74

 PRIMO INCONTRO ALLA FELTRINELLI 

La prima immagine che ho di lei di quel primo incontro alla Feltrinelli è il suo sorriso misto a stupore e imbarazzo.

Non riesco a ricordare ormai più il timbro della sua voce, si è dilatato nel tempo l’eco della sua risata ma in un ricordo liquido e afono riesco a sentire l’eco ovattato della sua allegria rimbalzare dentro la mia testa…ricordo che indossava dei jeans e un giubbino nero..poco trucco, un brillantino sulla narice… sembra leggermente rotondetta: dalla fotografia me la immaginavo più magra ma mi piace di più…dopo 2 anni di telefonate, mail, messaggi lei aveva deciso di volermi incontrare…a malincuore decisi di abbandonare lo schermo protettivo del mio pc e varcare la soglia del world wide web…il suo modo un po’ impacciato di avvicinarsi mi suscitò subito una grande tenerezza…ecco ora ci aggiriamo tra i libri…mi parla di Coelho, della Allende, 2 tra i suoi autori preferiti e di un best seller il cui nome ora mi sfugge…credo fosse Le cronache di Narnia...forse…le piacciono i libri…forse perché ha un buono da spendere…le consiglio alcuni romanzi ma lei fa di testa sua…quando usciamo mi accorgo che ha appena piovuto…mentre attraversiamo la strada le cingo le spalle perché mi accorgo che un’auto non sembra propensa a rallentare…c’è già un latente istinto di protezione nei suoi confronti che urla le sue ragioni per manifestarsi…Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te... io sì, che avrò cura di te…mentre le cingo le spalle per attraversare la strada le dico se si è ricordata di prendere l’ombrello che aveva in libreria…lei mi risponde che le ricordo suo padre quando le parlo così…ci fermiamo in un bar- yogurteria…siamo seduti ad un tavolino…lei ordina un latte caldo, io non ricordo cosa…finalmente abbiamo la possibilità di guardarci negli occhi, di parlare con più calma…non c’è molta gente nel bar…scherziamo ma non ancora sciolti del tutto...comincio a parlare di me e mi annoio da solo sentendomi….come al solito mi gioco la carta dell’ironia  dell’auto- ironia…lei mi parla della scuola, degli esami di maturità…ha un modo veloce di parlare...nonostante una certa sicurezza ostentata mi sembra una persona in cerca di rassicurazioni sul suo modo di essere…usciamo dal bar…ora siamo nella mia macchina…tra peluche e gadget il mondo della mia lumaca di latta già le appartiene…sembra a suo agio nella mia macchina -giocattolo…abita in periferia...anch’io d’altronde,  ma dall’altra parte della città…mi indica la strada, sicura…siamo sotto casa sua… vedo la sua finestra, la sua casa e ora mi dispiace un po’ lasciarla…ci salutiamo ancora un po’ imbarazzati...mi dice di mandarle un messaggio quando sarò arrivato a casa…ha già capito tutto sul mio scarso senso dell’orientamento…è già buio da un pezzo, la mia Renee sbuffa sulle buche della tangenziale che mi riporta a casa...è inverno, credo sia Ottobre o Novembre...il riscaldamento non funziona.

 
 
 

Valore

Post n°26 pubblicato il 03 Marzo 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che .

Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual'e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

ERRI DE LUCA

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 01 Marzo 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare
un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t'erano mai
passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato...
Canta.
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti. Non perder tempo con l'invidia.
A volte sei in testa. A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare
della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla.
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono.
Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita,
perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un 85nne.
Sii cauto nell'accettare consigli, mal sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta."

(tratto dal film "The Big Kahuna")

 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

...Di una cosa sono sicuro.
Non potrà amarla come l'amavo io, non potrà adorarla in quel modo, non saprà accorgersi di tutti i suoi dolci movimenti, di quei piccoli segni del suo viso. 
E' come se solo a lui fosse concesso vedere, conoscere il vero sapore dei suoi baci, il reale colore dei suoi occhi.
Nessun uomo mai potrà vedere ciò che ho visto io.
Lui meno di tutti.
Lui reale, crudo,desideroso solo del suo corpo, incapace di vederla veramente, di capirla, di rispettarla.
Lui non si divertirà a quei dolci capricci.
Lui non amerà anche la sua piccola mano, le sue unghie mangiate, i suoi piedi leggermente cicciotti, quel piccolo neo nascosto, non poi tanto.
Forse lo vedrà sì,che terribile sofferenza, ma non sarà mai capace di amarlo.
Non in quel modo.

 
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da giovane_holden74
Foto di giovane_holden74

Angelina Jolie cerca di spiegare perchè preferisce me a Brad Pitt...

 
 
 

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