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Post n°3 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da gio_bat24
Francesco Trevisani - Battesimo di Gesù
CONSIDERAZIONI Ciò che accomuna i festeggiamenti è il fuoco. Da altre fonti abbiamo scoperto che le mamme avevano i loro mezzi per scoprire se i figli maschi, più trasgressivi, avevano fatto il bagno in mare prima del 24 giugno. C'era chi si accorgeva lavando gli slip poiché il sapone non scorreva; c'era poi chi, incredibile a dirsi, arrivava ad "assaggiare" i polpacci del proprio figlio per capire se sapevano di sale e lo faceva con la pompa in mano, pronta a dare una dolorosa punizione. Abbiamo discusso per capire le motivazioni di questa mamma e molti di noi pensano che volesse accertarsi che suo figlio non avesse trasgredito al divieto di bagnarsi prima di San Giovanni. Oggi che abbiamo perso questo tabù ci chiediamo quale fosse il motivo di tale proibizione. Ad Alghero c'era il detto "San Giuan lu primè ban" (A San Giovanni il primo bagno). Non ne avevo mai capito il significato. Alla luce di queste testimonianze diventa chiaro. L'ABERO DELLA CUCCAGNA L'albero della cuccagna presente nella festa di san Giovanni merita un approfondimento. Secondo James Frazer l'albero della cuccagna è collegato ai culti arborei della fertilità che si svolgevano in primavera presso popolazioni di origine celtica. L'arrampicata all'albero della cuccagna che è molto alto non è priva di rischi, oltre ad essere quasi impossibile se eseguita individualmente. Infatti il palo è privo di appigli ed è cosparso di sostanze vischiose. Indubbiamente era uno spettacolo divertente e coinvolgente. Chi arrivava in cima prendeva tutto quanto vi era stato appeso. In tempi di ristrettezze come quello del dopoguerra era senz'altro una bella vincita. Pare che i pali provenissero da Porto Torres e che fossero in realtà alberi di grandi barche alti almeno 5-6 metri e più. Venivano cosparsi di grassi naturali o di pece. In seguito si usò anche olio per macchine. In cima si collocava un cerchione di bicicletta e lì venivano legati i "premi" tra i quali figurava sempre una gallina viva legata per le zampe, con la testa all'ingiù. Alla base si disponevano almeno tre ragazzi che facevano da appoggio. Da li' partiva colui che doveva tentare l'arrampicata che diventava possibile solo dopo molte prove, quando le sostanze grasse erano state asportate. La vincita veniva divisa tra i membri del gruppo che avevano così modo di festeggiare alla grande. |
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