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Post n°441 pubblicato il 29 Giugno 2009 da LucyTermoli.TN


La sessualità, il rapporto uomo-donna, manifestano che uno squilibrio si è prodotto nell’essere umano, dopo la sua creazione:

Lo spostamento dell’istinto sessuale è uno dei sintomi principali della Caduta. Il mondo è andato sempre peggio di epoca in epoca. Le varie forme sociali cambiano e ogni nuova moda comporta particolari pericoli: ma il “duro spirito della concupiscenza” ha percorso ogni strada e siede sogghignando in ogni casa, da quando Adamo è caduto...

E’ un mondo corrotto, il nostro, e non c’è armonia tra i nostro corpi, la nostra mente e l’anima. Tuttavia, la caratteristica di un mondo corrotto è che il meglio non si può ottenere attraverso il puro godimento, o quella che è chiamata la realizzazione di sé (che di solito è un modo elegante per definire l’autoindulgenza, nemica della realizzazione degli altri); ma attraverso la rinuncia, la sofferenza. La fede nel matrimonio cristiano implica questo: grande mortificazione. Per un cristiano non c’è alternativa. Il matrimonio può aiutarlo a santificare e a dirigere verso un giusto obiettivo i suoi impulsi sessuali; la sua grazia può aiutarlo nella battaglia; ma la battaglia resta. Il matrimonio non lo potrà soddisfare – come un affamato può essere soddisfatto da pasti regolari. Presenterà tante difficoltà per mantenere la purezza che si addice a quello stato e altrettante soddisfazioni. Nessun uomo che si sia sposato giovane, per quanto sinceramente innamorato di sua moglie, le è mai stato fedele per tutta la vita con la mente e con il corpo senza un deliberato e consapevole uso della sua volontà o senza negazione di sé. Queste cose non vengono quasi mai dette nemmeno a quelle persone cresciute nella fede della Chiesa. Quelle che vivono al di fuori sembra che non ne abbiano mai sentito parlare. Quando l’innamoramento è passato o quando si è un po’ spento, pensano di aver fatto un errore e di dover ancora trovare la vera anima gemella. Per vera anima gemella troppo spesso si scambia la prima persona sessualmente attraente che si incontra. Qualcuno che forse davvero avrebbero fatto meglio a sposare, se solo... Da qui il divorzio, per risolvere quel “se solo”. E naturalmente di solito hanno ragione: avevano fatto un errore. Solo un uomo molto saggio, arrivato al termine della sua vita, potrebbe esprimere un equo giudizio su quale persona, fra tutte, avrebbe fatto meglio a sposare! Quasi tutti i matrimoni, anche quelli felici, sono errori: nel senso che quasi certamente (n un mondo migliore, o anche in questo, pur se imperfetto, ma con un po’ più di attenzione) entrambi i partner avrebbero potuto trovare compagni molto più adatti.

 

Ma la vera anima gemella è quella che hai sposato.

  

Di solito tu scegli ben poco: lo fanno la vita e le circostanze (benché, se c’è un Dio, queste non sono che i Suoi strumenti o la Sua manifestazione)...
Al di là di questa mia vita oscura, tanto frustrata, io ti propongo l’unica grande cosa da amare sulla terra: i Santi Sacramenti. [...]. Qui tu troverai avventura, gloria, onore, fedeltà e la vera strada per tutto il tuo amore su questa terra, e più di questo: la morte. Per il divino paradosso che solo il presagio della morte, che fa terminare la vita e pretende da tutti la resa, può conservare e donare realtà ed eterna durata alle relazioni su questa terra che tu cerchi (amore, fedeltà, gioia), e che ogni uomo nel suo cuore desidera [21].

Il rifiuto di ammettere che esiste un problema dell’affettività umana, che chiede un cammino per arrivare all’amore, è nefasto:

Si è venuta a creare una situazione in cui le persone comuni, irreligiose e irriflessive, non solo non sono più frenate dalla legge per quanto riguarda la loro incostanza, ma anzi sono incoraggiate all’incostanza dalla legge e dai costumi sociali. Non occorre aggiungere che si è venuta a creare una situazione in cui è incredibilmente difficile educare la gioventù cristiana alla morale sessuale cristiana (che in base alla nostra ipotesi è una morale giusta per tutti e che andrà perduta, la sua sopravvivenza dipendendo dalla gioventù cristiana) [22].

La fiducia sconsiderata nella tecnologia riflette anch’essa il Peccato d’origine:

 
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