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I RAPPORTI PRE-MATRIMONIALI

Post n°481 pubblicato il 02 Aprile 2010 da citazioni_bellisssss

  

I rapporti pre-matrimoniali
 

I rapporti pre-matrimoniali contribuiscono a costruire l’abitudine di separare la sessualità dall’amore per la totalità della persona,
rafforzando la tendenza a gustare il frutto proibito.
I rapporti sessuali prima del matrimonio sono rapporti che si svolgono prima che venga realizzata una piena comunione di vita fra i partners e prima che venga preso un impegno definitivo e totale verso l’altra persona:
prima di arrivare al matrimonio vero e proprio resta nei fidanzati la concreta possibilità di un ripensamento e quindi è presente in loro una certa riserva psicologica.
 
Questa situazione fa sì che i rapporti prematrimoniali conducano ad un incontro non personale ma istintivo, che privilegia e rafforza – anche senza volerlo – la ricerca del benessere fisico e/o affettivo.
In questo modo la ricerca del benessere fisico e/o affettivo finisce per avere, nella relazione, un ruolo dominante,
gli aspetti della persona legati al piacere sentimentale e/o fisico vengono inconsciamente concentrati, fissati, ingigantiti e separati dall’insieme della persona:
la vita reale, la comunione di vita, la totalità della persona dell’altro, gli interessi comuni, i progetti comuni, la fedeltà a Dio, la capacità di sacrificarsi, la responsabilità, la capacità di riconoscere i propri errori, la capacità di chiedere perdono e di perdonare, la capacità di ricominciare,
insomma, tutto ciò che è fondamentale e non è legato al piacere finisce per avere un ruolo debole, marginale, assolutamente secondario.
 
I rapporti pre-matrimoniali, per la psicologia esaltante che creano, impediscono la reciproca conoscenza e l’assimilazione vicendevole della personalità.
I fidanzati, attraverso il controllo della sessualità, possono conoscersi meglio, possono mettere alla prova la loro capacità di amarsi per gli aspetti integrali della loro personalità, per le idee e le concezioni di vita che hanno, indipendentemente dalle esigenze momentanee dell’istinto:
in questo modo possono allenarsi al reciproco rispetto e alla fedeltà .
 
Studi sociologici sui separati – sono state intervistate più di 2500 persone – dimostrano che alla base della scelta del partner c’era stata soprattutto l’attrazione fisica, l’aspetto fisico:
solo in qualche caso la scelta era stata determinata dal bisogno di voler aiutare e salvare l’altro.  
 

Dicono gli studi che, inizialmente, l’attrazione fisica fa provare un piacere intenso e questo piacere porta ad attribuire alla persona delle caratteristiche positive – processo di idealizzazione del partner -, questo processo di idealizzazione, con l’entusiasmo che comporta, fa minimizzare le differenze esistenti, facendo credere e sperare che le divergenze – riguardanti il carattere, gli interessi, la concezione di vita – siano facilmente superabili dato il clima psicologico esaltante creato dall’attrazione stessa.
 
Quando si instaura una piena comunione di vita, la spinta iniziale, cioè la forza propulsiva determinata dal fascino dell’aspetto, diminuisce
mentre le divergenze diventano più evidenti e non sono più sopportabili.
 
La ricerca ha riscontrato che, tra le persone ancora sposate, a differenza dei separati, c’era stata alla base una scelta motivata più da caratteristiche di personalità, da interessi comuni che da attrazione fisica
(cfr. Donata Francescato, op.cit., pp.28-38 e p.57).

 

La persona giusta, ai fini di una relazione coniugale, è, dunque, quella con la quale stiamo bene insieme a parlare – con cui stabiliamo una comprensione e una complicità sulla base dei comuni interessi e della comune concezione della vita – senza la necessità, al fine di mantenere in vita il fidanzamento stesso, di dover provare un piacere intenso per l’aspetto fisico del partner:
questo piacere falsifica la reciproca conoscenza della personalità perché dà l’illusione, prima del matrimonio, di poter superare le divergenze e può essere potenziato e prolungato, nei tempi del fidanzamento, attraverso i rapporti sessuali, i quali creano soltanto l’atmosfera di una falsa intimità, una falsa intimità che, durante la vita coniugale, è destinata a sciogliersi e a scomparire come la neve al sole.
 

L’attrazione fisica e l’unione dei corpi sono come dei potenti allucinogeni che possono dare per molto tempo l’illusione di un’unione delle persone.

 

Ogni innamorato dovrebbe chiedere all’altro:
il matrimonio non è soltanto dormire insieme, mi ami abbastanza da aspettare?
 

(Bruto M. Bruti)  

 

 
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