Creato da: 1carinodolce il 08/06/2008
NATO PSICOLOGO! ^__^
 

I miei link preferiti

 

 
« Messaggio #116La festa di Halloween »

103.000 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Post n°117 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da 1carinodolce

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
citazioni_bellisssss
citazioni_bellisssss il 10/09/09 alle 11:20 via WEB
Indiani e cow-boys. “Noi” e “loro”. Bush e Saddam. Matrix (uno dei film più moralisti che io conosca). Se, tuttavia, poniamo attenzione non alla sua formulazione, ma alla sua sopravvivenza come motivo del vivere e dell’agire (magari sotto mentite spoglie), allora scopriamo che il tempo in cui viviamo è quasi completamente pervaso da questa melassa manichea. La letteratura è un aiuto in tal senso, perché ci offre, se non altro, una buona casistica del problema. Per esempio, c’è tutto un filone – con varianti sia europee che americane – che identifica l’inquietudine (ossia l’instabilità, il dover sempre andar via, il non poter mai raggiungere la meta) con il senso se non addirittura con lo scopo. È la filosofia che ritroviamo ad esempio nell’opera di uno scrittore-cult del nostro tempo come Bruce Chatwin – che peraltro è un grande scrittore – oppure in autori e uomini di spettacolo, secondo i quali l’uomo è estromesso dalla Terra Promessa (dal suo destino) e il senso della sua vita sta nel camminare verso di essa, anche se non la raggiungerà mai. Altri giocano la carta dell’arte come distrazione, divertimento rispetto a un Fato che ha già emesso le sue sentenze, ha già chiuso i giochi. Uno scrittore che è anche mio buon amico, Alessandro Baricco, concentra tutta la sua opera, spesso ingegnosa, su questo equivoco di fondo. Il desiderio, qui, è una specie di scherzo beffardo della natura, una malattia o alterazione, o forse un mistero che però sappiamo già essere senza risposta. Ma, come diceva Giacomo Contri nello scorso numero, il desiderio non è un buco da riempire, bensì qualcosa che avviene. Quando siamo “giù” è perché siamo mancanti, ma quello che ci manca è proprio il desiderio. La compagnia degli amici fa riaccadere il desiderio attraverso la presenza misteriosa del suo iniziale compimento. Insomma, la posizione manichea è la posizione del non-compimento nel senso della non-soddisfazione, e questo è l’esatto contrario dell’infinito, sia perché i giochi sono già fatti, sia perché viene sempre lasciato fuori qualcosa.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963