Creato da Crasso74 il 30/04/2008

STORIA ROMANA

Notizie, curiosità, vita quotidiana nell'antica Roma

 

 

MA CHE BLOG E'?!

Post n°6 pubblicato il 07 Maggio 2008 da Crasso74

Non ho capito di cosa tratta il tuo blog. Dalla struttura che gli hai dato sembra essere uno di quei blog fatti da insegnanti neoassunti in ruolo...giusto per prendere qualche punto di credito. Non è che puoi mettere qualche bella foto? Non so se hai capito..

 
 
 

IL COLOSSEO

Post n°5 pubblicato il 07 Maggio 2008 da Crasso74
 

L'Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto col nome di Colosseo,  è uno dei monumenti di epoca romana più famosi nel mondo.
  Il nome Colosseo deriva dall'enorme statua bronzea di Nerone che venne eretta nelle vicinanze e che, vista la grandezza, era conosciuto come il Colosso di Nerone.
  La costruzione dell'anfiteatro venne avviata da Vespasiano ma completata da Tito nell'80 d.C. e aperta al pubblico con una solenne inaugurazione durata ben cento giorni di cui rimangono delle descrizioni nelle cronache antiche.
  Il Colosseo venne costruito con lo specifico scopo di dare alla  Roma un luogo degno della fama dei suoi giochi gladiatorii che venivano in precedenza svolti nell'edificio provvisorio in legno fatto costruire da Nerone nel Campo Marzio dopo che il vecchio anfiteatro di Tito Stanlio Tauro andò di strutto nel famoso incendio del 64 d.C.
  In precedenza i giochi erano svolti o nel Foro Romano o nel Foro Boario che venivano dotati per queste occasioni di strutture mobili.
  Durante tutto l'Impero il Colosseo ebbe ripetutamente interventi di restauro dovuti a causa di incendi e terremoti: sono da ricordare interventi da parte di Antonino Pio, di Eliogabalo e Alessandro Severo, quest'ultimo restauro dovuto a causa di un disastroso incendio nel 217 d.C., e altri restauri, commemorati da epigrafi, dopo il terremoto del 443 d.C.
  Dopo il 523 d.C. non si hanno altre notizie di spettacoli; il Colosseo iniziò la sua fase di degrado di rovina  che trasformò l'anfiteatro in una cava di materiali per le costruzioni.

 
 
 

IL PANTHEON

Post n°4 pubblicato il 06 Maggio 2008 da Crasso74
 
Foto di Crasso74

È vero che, quando piove, l’acqua non entra nel Pantheon nonostante l’apertura sul tetto?

C’è qualcosa di vero in questa leggenda, solitamente riferita dalle guide ai turisti.
Il Pantheon di Roma, costruito nel 27 a.C. da Agrippa e riedificato da Adriano (110-125), fu inizialmente luogo di culto pagano, per divenire poi una chiesa cristiana e mausoleo di uomini illustri (i re d’Italia Vittorio Emanuele II e Umberto I).
La cupola, realizzata con calcestruzzo mescolato a tufo e pietra pomice su una cassettatura in legno, sale a rosoni sempre più piccoli che convergono verso il centro, dove si trova l’unica “finestra” della chiesa, detta “oculus” (occhio), di circa 9 metri di diametro.
Il Pantheon non è stato protetto da copertura oltre che per ragioni tecniche (la cupola sarebbe caduta per il peso eccessivo) e simboliche (per comunicare direttamente con le divinità), anche per sfruttarne la particolarità (dal foro entra un fascio di luce che consentiva studi di astronomia).
Quando piove, l’apertura crea un “effetto camino” cioè una corrente d’aria ascensionale che porta alla frantumazione delle gocce d’acqua. Così, anche quando la pioggia fuori è battente, la sensazione è che all’interno piova meno; sensazione rafforzata dal fatto che i fori di drenaggio sia centrali che laterali sul pavimento impediscono il formarsi di pozzanghere.

 
 
 

LA BALISTA

Post n°3 pubblicato il 06 Maggio 2008 da Crasso74
 
Foto di Crasso74

BALISTA

 

Macchina bellica impiegata, soprattutto negli assedi, per lanciare giavellotti, pietre, frecce o dardi infuocati, palle di piombo, mediante lo scatto di un arco di grandi dimensioni. L’ arco della balista romana era costituito da due aste di legno, inperniate in un telaio posto su un cavalletto. Queste due aste erano tenute in pressione da due fasci di fibre intrecciate, che fungevano da mezzo di propulsione, essendo tese al massimo, come molle. Una robusta corda, agganciata alle due aste, veniva tesa e fissata all’ estremità di un carrello mobile, trattenuta da un grilletto o pernio. Il giavellotto, o altro, era collocato in una scanalatura del carrello, cosi che, sganciando di colpo dal pernio la corda tesa dalle due aste dell’ arco, veniva spinto violentemente in avanti e scagliato ad una distanza di qualche centinaio di metri ( un giavellotto o dardo fino a m. 350; una pietra di 800 grammi fino a m. 180).

La struttura della balista era mobile, entro certi limiti, sia nel piano orizzontale che in quello verticale, in modo tale che il lancio del proiettile poteva essere orientato secondo le necessità.

Posta su un apposito carro, trainato da cavalli, la balista era impiegata anche in battaglie campali e, in tal caso, era denominata CARROBALISTA.

Questa macchina non è una invenzione romana, dato che era già conosciuta dagli Assiri, dai Greci e dagli Egiziani.

 
 
 

GERMANICO

Post n°2 pubblicato il 06 Maggio 2008 da Crasso74
 
Foto di Crasso74

Qualcuno sa darmi delle informazioni sulla morte di Claudio Giulio Cesare Claudiano Germanico? Quanto c'è di vero nell'ipotesi dell'avvelenamento da parte di Gneo Calpurnio Pisone?

 
 
 
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