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Post N° 219

Post n°219 pubblicato il 30 Maggio 2007 da globogol

SPEZIA, AD UN PASSO DALLA RETROCESSIONE di Ilaria Gallione

La sconfitta contro il Piacenza potrebbe costare davvero cara allo Spezia. I play-out a due turni dal termine rappresentano un’ancora di salvezza, perché il vero incubo ora è la retrocessione diretta. Un solo punto di distacco dal Verona è troppo poco, se si considera che domenica prossima i veneti incontreranno il Cesena, che ormai in campionato non ha più niente da dire. L’avversario più temibile è però l’Arezzo, che dopo la sentenza del 7 giugno, quasi sicuramente vedrà ridotta la propria penalizzazione. Fino a quel giorno sarà difficile fare pronostici, anche se la squadra di Antonio Conte ha dimostrato di essere una delle formazioni più in salute di tutto il campionato. Il Rimini ne sa qualcosa. La stessa cosa non si può dire per lo Spezia. I bianconeri gettano letteralmente alle ortiche il primo tempo, per poi risorgere nella ripresa, grazie all’ingresso in campo di Max Guidetti. Quando sembra possibile raggiungere il pareggio ci mette lo zampino il direttore di gara, che costringe lo Spezia a disputare ventotto minuti in doppia inferiorità numerica. Gli aquilotti nei primi 45 minuti non riescono a creare gioco e subiscono la pressione degli avversari. Padalino è incontenibile, anche perché a marcarlo c’è un inconsistente Addona. Al 15’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo l’incornata di Olivi si stampa sulla traversa. Al 33’ i rossi di Iachini passano in vantaggio. Campagnaro vede libero Nocerino che dal limite si coordina e lascia partire un gran destro che si insacca alle spalle di un colpevole Santoni. Nella ripresa si assiste ad un match più vivo ed emozionante. Al 7’ Guidetti rileva uno spento Guzman e dà alla propria squadra la scossa di cui aveva bisogno. A quel punto si erge però da protagonista il signor Trefoloni di Siena, che alla vigilia sembrava una garanzia e che invece si è dimostrato eccessivamente fiscale. All’8’ espelle Frara per proteste e al 22’ sventola in faccia a Gorzegno il cartellino rosso per un fallo veniale su Campagnaro. Tra le due espulsioni c’è da segnalare la traversa colpita da Guidetti, che meritava miglior fortuna. In doppia superiorità numerica è inevitabile che si aprano per il Piacenza delle praterie e in contropiede arriva il raddoppio. A siglarlo è Degano, già autore di due reti nella gara di andata, che, su cross di capitan Riccio, devia a porta vuota. Santoni, probabilmente messo fuori causa dal mancato intervento di Simon è completamente spiazzato. Nonostante tutto lo Spezia continua a crederci e mostra quel carattere che nella prima frazione sembrava inesistente. Al 41’ Trefoloni concede un generoso calcio di rigore ai bianconeri per un fallo su Colombo. Saverino, costretto a concedere il bis, accorcia le distanze. Due minuti dopo esce Fusco e gli subentra Varricchio, che dopo una manciata di secondi costringe Coppola ad una deviazione in angolo. Al 50’ lo Spezia ha l’occasione di pareggiare su calcio di punizione dal limite, ma, pur provandoci tre volte, la palla finisce sempre sul fondo. Quello che brucia ancora più della sconfitta è la consapevolezza di essersela cercata. Perché preferire Guzman, che ancora deve dimostrare tanto, ad un bomber collaudato come Guidetti, che, anche se non è al massimo della condizione, può sempre fare la differenza? Mister Soda, trincerato dietro ad un assurdo silenzio stampa impostogli dalla società, non può giustificare certe discutibili scelte. Urge trovare delle soluzioni prima che sia davvero troppo tardi. Domenica prossima al “Picco”, diventato da diversi turni terra di conquista, scenderà il Treviso. Sarà davvero la partita della vita.

ILARIA GALLIONE (ilaria.gallione@libero.it )

 
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