La tribù delle rocce

Post N° 147


Domenica 07 Gennaio 2007Alle 10.30 ho appuntamento con i ragazzi di Cittadella al laghetto artificiale EUROBAITA AL LAGO per effetuare la PRIMA immersione dell'anno. Io e Trung (un mio amico Vietnamita) che veniamo da casa sua a Vicenza, arriviamo abbondantemente prima e aspettiamo. Trung decide di non entrare in acqua perchè con la semistagna ha paura di avere troppo freddo. Assemblo tutto e attendo Moreno, Ezio e Lisa, e Cristiano che dovrebbero arrivare a momenti, intanto scambiamo 4 chiacchere con alcuni techdiver che abbracciano la filosofia DIR –Do It Right (infatti la loro attrezzatura è perfettamente identica, dagli erogatori, bombole e GAV Halcyon senza elastici, bombolina di Argon, pacco batterie, muta e pinne) fanno ciò perchè avendo la attrezzatura identica in caso di necessita o incidente sanno perfettamente com'è la configurazione del compagno in quanto è la medesima. Io, personalmente,  ne avevo già discusso in passato, non condivido molto i fondamentali del DIR perchè secondo me ogni sub è a sé e con esigenze diverse. Ma è solo la mia opinione. Arrivano gli altri ma sarà solo Cristiano a scendere con me perchè sia Ezio e Moreno (che hanno la stagna) hanno il raffreddore. Con Cristiano (che ha iniziato i corsi quando io me n'ero già andato via) non sono mai sceso in acqua. Ma in acqua è veramente tranquillo e di immersioni lì ne ha fatte già parecchie, gli farò condurre l'immersione perchè io devo fare prove di assetto con la stagna che adesso mi è enorme visto che ho perso 22 kg da quando mi è arrivata!
Ci fiondiamo a 26 mt sulla barchetta (c'è meno acqua dell'anno scorso, almeno un paio di mt, perchè non ci sono state abbondanti piogge) da lì ritorniamo sulla parete a destra e la percorriamo risalendo fino ai 16 mt perchè io sono sceso con la bombola a metà (120 bar) dove proseguiamo per altri 10 minuti. Poi risaliamo a 13 (sempre percorrendola in orizzontale) per fare una "deep stop" di un minuto, risaliamo ancora verso i 10 mt fino ad arrivare sul pianoro dei 5 metri dove dovrebbe esserci la bianchina.
La bianchina c'è ancora o per lo meno c'è rimasto solo un mucchio di rottami quasi informi (La prima volta che l'ho vista, ormai 8 anni fà, era intera ed aveva ancora il tetto, che aveva perso già da un quattro anni), però l'emozione e tanti ricordi sono riaffiorati nella mia mente (quanti scatti e risate ci siamo fatti nelle lunghe pause di deco fatte in sua compagnia!!!) 
Ripercorriamo a ritroso il pianoro per ritornare al punto d'ingresso per una 15ina di minuti (alla faccia della tappa di sicurezza!!!) ed arriviamo alla piattaforma sommersa davanti alla scalinata da cui siamo scesi. Bravo Cristiano (sott'acqua gli stringo la mano!) Guardando nel fango scorgo un pezzo di vaso in porcellana (di alcun valore), l'unica cosa che sono riuscito a vedere oltre i sassi. Una volta il lago era ricco di pesce (persici sole e persici trota, lucci e cavedani e gamberi di acqua dolce Sul fondo melmoso vicino alla barchetta) adesso non c'è anima viva a parte i sub. E' un po' come fare un immersione sulla Luna. Per questo motivo ho scattato solo due foto all'esterno e nessuna in acqua, percui userò foto di repertorio mie (La visibilità era molto meglio di quando ho scattato le foto e la bianchina è ancora un po' più irriconoscibile!).L'acqua era un po' freddina con 7/8 gradi sul fondo. Per fortuna sotto la muta ero vestito più che bene e sono stato al calduccio per tutta l'immersione. Ho fatto un po' di prove in vista di un esame che dovro fare a breve di cui non parlo per scaramanzia. Gestire le sacche d'aria dovute alla grandezza della muta è stato faticoso, ma tutto sommato una bella immersione con un ottima visibilità che ho visto in rare immersioni in "baita".