La tribù delle rocce

Post N° 152


Immersione a Pirano (SLO) 04.02.2007Sveglia alle sette e alle 8.40 si parte per Trieste. Ci dobbiamo trovare con Lorenzo a Rabuiese prima del confine Italo-Sloveno. Il tempo è ottimo, il sole splende ed in cielo non c'è una nuvola e la temperatura è mite (per niente invernale!) Mio figlio è impaziente di arrivare al mare e continua a dirmi "papà quaqua (acqua) anchi (granchietti)" e simula le chele con le manine. Dopo una doverosa pausa caffè varchiamo il confine e ci dirigiamo a Capodistria dove ci aspetta Gregor che ci porterà al diving di un suo amico a Pirano per fare un'immersione nell'antistante parete. 
Arriviamo al Diving per le 11.30 c.a.. Lorenzo ha qualche inconveniente da risolvere con l'assemblaggio del suo rebreather e quindi aspettiamo le 13.30 c.a. Affamati ci immergiamo lo stesso, sul fondo incontriamo una forte corrente a favore che ci fa fare l'immersione senza quasi pinneggiare (al ritorno purtroppo dovremo faticare!!!) 
La visibilità è pessima però qualche foto la riesco a fare (a parte un bel grongo che alla mia vista si è intanato e la foto ha immortalato solamente un frammento del suo corpo!!!
Scorgo anche due bellissime flabelline. Gregor oltre la corrente pinneggia velocemente mentre Lorenzo che fa prove con il suo reb va come una tartarughina, io sono nel mezzo e spesso li perdo di vista entrambi. Arrivati al punto dove ci sono i due tubi che portano al fondo di 30 mt., guardo il computer: abbiamo già fatto 45 minuti ad una profondità media di 12 mt. e ho 130 bar nella bombola incominciamo la discesa e la visibilità si riduce ulteriormente. Penso alla lunga  pinneggiata che mi attende e sento lo stomaco che reclama cibo e decido di lasciarli proseguire per rientrare con comodo verso il diving. Faccio cenno a Lorenzo che mi da l'ok e prosegue con Gregor. 
Risalgo lentamente fino alla quota di 5/6 mt. (il primo tratto tirandomi lungo le rocce per non faticare troppo e consumare il meno possibile), arrivato su un piccolo pianoro intorno ai 5 mt la corrente non è così forte come in parete e mi consente di pinneggiare tranquillamente senza fatica.
  La visibilità, a differenza dell'andata, è ottima e mi faccio qualche scatto decente in assoluto relax.  Fotografo un bel granchio facchino.Esco esattamente al punto d'ingresso di fronte al diving ed ad aspettarmi trovo... Gregor e Lorenzo??? Come diavolo hanno fatto mi domando. Appena uscito la risposta mi lascia di stucco: "ce la siamo fatta a piedi".  Infatti riemersi dalla parete a -30 sono usciti da una scaletta sull'altro lato della punta di costa di Pirano ed hanno attraversato il centro a piedi tutti bardati (va beh che siamo a Carnevale!!!) per evitare la corrente. Se lo avessi saputo avrei calcolato diversamente i miei consumi che tutto sommato, considerata anche una piccola trafilatura da un  OR del mio Primo stadio di rispetto, sono stati veramente bassi visto che sono uscito con poco meno di 100 bar!!! Mia moglie e la ragazza di Lorenzo ci attendevano affamate (mio figlio per fortuna aveva già pranzato) e sistemata l'attrezzatura Gregor ci porta in un posto fantastico a mangiare (una fattoria spersa in mezzo alle colline vicino al confine Croato). Arriviamo quasi alle 16.00 ma il pranzo/cena che faremo ci ricompenserà di ogni sacrificio fatto!!! Bellissima giornata   LE FOTO