Immersione nella riserva Marina del WWF di Miramare (TS) – 27.05.2007Partiamo da Udine io, mia Moglie e Renato che è venuto da Padova e si è fermato a dormire da noi. Piove, ma il cielo sembra rischiararsi verso il mare. Mi fermo a fare benzina e in un attimo ci troviamo “al centro del CICLONE” incomincia a venir giù il finimondo, davanti a me un muro d’acqua e tutte le macchine in autostrada vanno a 50 km l’ora, se non fosse che gli altri sono partiti da Padova alle 7 di ‘sta mattina e sono quasi arrivati a Trieste e ci hanno detto che il tempo là è migliore, sicuramente avremmo desistito. In effetti, arrivati quasi a Palmanova usciamo di punto in bianco dal muro e, INCREDIBILE, la strada è asciutta e s’intravede qualche raggio di sole dalle nuvole.Rincuorati arriviamo alle 10.30 a Miramare. Ci beviamo un buon caffè con gli altri. Siamo in 18 sub e ci divideremo in due gruppi di nove. Io aprirò il primo gruppo con Giuseppe che effettuerà qualche ripresa, mentre io mi dedicherò a qualche scatto. Nel primo gruppo c’è anche mia moglie che scenderà con Renato. Alle 11.00 abbiamo l’appuntamento con la guida che, però arriva in ritardo e perde quasi mezz’ora per stipare l’attrezzatura sul furgoncino (un po’ disorganizzato!) e nonostante le mie mille raccomandazioni di non appoggiare nulla di pesante sul mio borsone ci piazza altri due borsoni pesanti sopra!!! Per fortuna che non ha causato danni!All’una riusciamo ad entrare in acqua (ho un piccolo buco allo stomaco!!!). La visibilità è buona.La guida decide di farci fare un pezzo a nuoto fino alla parete (100 mt. c.a.), (perché ha paura di perdersi visto che non ha la bussola forse) io con tutta l’attrezzatura e stagna faccio troppa fatica e lo seguo ad un metro sotto la superficie, sotto di me ci sono solo 5 mt. d’acqua ma incrocio una bell’orata (Sparus aurata) ed una copia di grossi saraghi (Diplodus vulgaris)!Arrivati alla scogliera adiacente al Castello di Miramare mi fermo sul fondo attendendo tutti. La guida scende e mi chiama. Risalgo e mi prendo il “cazziatone” perché mi sono immerso senza il suo permesso (ero esattamente un metro
Post N° 167
Immersione nella riserva Marina del WWF di Miramare (TS) – 27.05.2007Partiamo da Udine io, mia Moglie e Renato che è venuto da Padova e si è fermato a dormire da noi. Piove, ma il cielo sembra rischiararsi verso il mare. Mi fermo a fare benzina e in un attimo ci troviamo “al centro del CICLONE” incomincia a venir giù il finimondo, davanti a me un muro d’acqua e tutte le macchine in autostrada vanno a 50 km l’ora, se non fosse che gli altri sono partiti da Padova alle 7 di ‘sta mattina e sono quasi arrivati a Trieste e ci hanno detto che il tempo là è migliore, sicuramente avremmo desistito. In effetti, arrivati quasi a Palmanova usciamo di punto in bianco dal muro e, INCREDIBILE, la strada è asciutta e s’intravede qualche raggio di sole dalle nuvole.Rincuorati arriviamo alle 10.30 a Miramare. Ci beviamo un buon caffè con gli altri. Siamo in 18 sub e ci divideremo in due gruppi di nove. Io aprirò il primo gruppo con Giuseppe che effettuerà qualche ripresa, mentre io mi dedicherò a qualche scatto. Nel primo gruppo c’è anche mia moglie che scenderà con Renato. Alle 11.00 abbiamo l’appuntamento con la guida che, però arriva in ritardo e perde quasi mezz’ora per stipare l’attrezzatura sul furgoncino (un po’ disorganizzato!) e nonostante le mie mille raccomandazioni di non appoggiare nulla di pesante sul mio borsone ci piazza altri due borsoni pesanti sopra!!! Per fortuna che non ha causato danni!All’una riusciamo ad entrare in acqua (ho un piccolo buco allo stomaco!!!). La visibilità è buona.La guida decide di farci fare un pezzo a nuoto fino alla parete (100 mt. c.a.), (perché ha paura di perdersi visto che non ha la bussola forse) io con tutta l’attrezzatura e stagna faccio troppa fatica e lo seguo ad un metro sotto la superficie, sotto di me ci sono solo 5 mt. d’acqua ma incrocio una bell’orata (Sparus aurata) ed una copia di grossi saraghi (Diplodus vulgaris)!Arrivati alla scogliera adiacente al Castello di Miramare mi fermo sul fondo attendendo tutti. La guida scende e mi chiama. Risalgo e mi prendo il “cazziatone” perché mi sono immerso senza il suo permesso (ero esattamente un metro