La tribù delle rocce

Post N° 73


Scusatemi l'assenza, ma veramente ho passato un week-end di fuoco! Renato e Silvia sono tornati a passare il fine settimana da me e casa mia era un po' un accampamento. Sono arrivati venerdì sera da Padova (questo è la terza settimana di fila che ci vediamo!!!) e dopo aver fatto le solite 4 chiacchere di mezzanotte, siamo andati a nanna perchè la mattina ci aspettavano c.a. 200 km per andare a Kostrena in Croazia per immergerci nel suo fantastico, e a me caro, mare! La tabella prevede partenza alle 8, arrivo alle 10.30 c.a., immersione di 45 minuti, partenza da Kostrena perle 12.15 c.a., pranzo a base di grigliata di carne in un posticino da Abazia a Rupa che conosco e arrivo a Udine per le 16.00. Gli orari ormai sono collaudati e non ho mai sforato di molto dal programma. A Udine piove ma l il tempo previsto per Sabato mattina è Nuvoloso ed il mare poco mosso. Partiamo in perfetto orario, sul confine Sloveno/Croato troviamo la neve (ma stiamo attraversando le montagne dell'Istria e quindi è normale) ma all'orizzonte il cielo sembra schiarire. Arriviamo a Fiume (Rieka) e le increspature che vediamo dall'alto sul mare non pèromettono niente di buono. A Kostrena arriviamo alle 10.15 puntuali come un orologio svizzero. E' nuvoloso e non piove e non fa freddo ma tira un po' di Scirocco ed è fastidioso. Dalla costa il mare sembra abbastanza mosso ma non è la prima volta che ci immergiamo con i cavalloni e quindi siamo convinti che sarà una splendida immersione. Parcheggiamo la macchina e ci dirigiamo verso il Diving da dove parte la scalinata che porta la mare. NESSUN SUB in zona, molto preoccupante! Mi affaccio alla ringhiera sulla scogliera e rabbrividisco! Le Onde sono alte più di un metro e mezzo e ci impediscono di scendere in acqua senza correrre rischi. Il titolare del Diving ci sconsiglia di entrare in acqua dicendoci che l'anno scorso un sub austriaco c'è rimasto sugli scogli. Non serviva che me lo dicesse perchè eravamo già intenzionati a rinuciare. Ho chiesto se mi poteva indicare un posto dove ci fosse un porticciolo riparato per un comodo accesso tra le barche, ma tutta la costa li vicino non aveva punti così. La nostra idea è quella di andare a Medveja (posto che conosco come le mie tasche) e di scendere dal porto ma ci vuole più di mezzora in macchina. Renato (anche se i Km fatti sono tanti) mi dice che a quel punto, l'immersione la rimandiamo ad un altra volta e ci godiamo le bellezze del paesaggio e della scogliera a strapiombo imbiancata dallo spumeggiare delle onde. Con un po' di rammarico accetto e ci facciamo una bella passeggiata lungo la camminata che ricorda la strada degli innamorati alle Cinqueterre in Liguria. Abbiamo mantenuto la nostra tabella di marcia e a mezzogiorno ci siamo diretti verso il ristorante dove abbiamo fatto una pantagruelica "immersione" tra Cevabcici (salcicette speziate), Rasnici (spiedini di pollo) e una specie di polpetta fatta con la carne dei Cevabcici ripiena di formaggio di cui non ricordo il nome accompagnata dalla buonissima pivo (Birra) Carlovacko! E siamo ritornati a Udine alle 15.30 come previsto. La sera cucina Giapponese con riso saltato Teriraky con Gamberi e verdure e Birra Sapporo e anche domenica ci siamo dati ai piaceri luculiani con un pranzo a base di gnocchi di zucca e ricotta affumicata e la sera piadina romagnola originale con squaccherone e rucola, mortadella e finocchione, a casa di altri amici sub.Da ieri dieta ferrea per far recuperare fiato allo stomaco!!!