Ali di farfalla

27 aprile 2009

Questo è il giorno di una fine, il giorno in cui Grazia è stata assassinata.
Già, assassinata, perché questa è la parola da usare, non possono esistere sinonimi ad un evento, come quello di cui è stata vittima Grazia.
Qualcuno, forse ha avuto paura ad usare tale parola, i giornali e le televisioni hanno parlato di uccisione, di tragedia, di follia, di delitto passionale, omicidio di gelosia.
Tutte affermazioni derivanti dalla notizia, infondata, di una relazione sentimentale tra Grazia ed il suo assassino, affermazioni necessarie quasi a giustificare l'atto, come se la condizione di fidanzati, sminuisse, in una società ormai degradata e priva dei principi elementari del rispetto della vita umana, il vero valore della stessa.
Poi, l'epilogo del "presunto"suicidio dell'assassino, anche qui, come in segno di pentimento, l'espiazione di una pena, il "non luogo a procedere".
Tutto finito, poche righe senza possibilità di replica, avanti con un'altra notizia, questa, fa ormai parte del passato.
Ma, quel passato è tuttora e sarà per sempre presente nello sguardo vuoto della madre, del padre, del fratello, della sorella e di tutti noi, un vuoto che nessuna replica potrà mai colmare, nessun discorso o parola.
Questo, però è anche il giorno di un inizio.
Quello del dolore, della rabbia, delle domande senza risposta, degli sguardi bassi, ma è anche quello della dignità, dell'affermazione del rispetto per Grazia e per tutte le donne, per tutte le persone che si sono trovate in una situazione analoga o che purtroppo si ritroveranno, soli, indifesi, costretti, da vittima a doversi difendere e non ad essere difese.
Non può passare il teorema secondo cui le cose capitano agli altri e non a me o ai miei cari, quando ciò avviene è troppo tardi e non resterà che raccogliere i ricordi e continuare ad interrogarsi sui se e sui ma!
Questo blog nasce proprio per tenere vivo il ricordo di Grazia, ma anche, e soprattutto punto di incontro e confronto su tematiche e problemi sottovalutati dalla nostra società, dove le anomalie sono ormai divenute "normalità" e passano via come acqua di un ruscello che corre verso il mare, ma qui le onde non sono ferme, anzi in continuazione riportano quell'acqua sulla riva, rilanciandoci impietosamente quegli interrogativi.

Tutte le immagini e i testi che portano la mia firma sono di mia proprieta
qualora ci fosse qualcuno che ne volesse fare uso proprio sarei grata di venire
avvisata prima GRAZIE

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