rivoluzione silenziosa

Post n°126 pubblicato il 07 Ottobre 2005 da Grilcantino

Diciannove centimetri in più, se trasversali, sono un' enormità.
 
Soprattutto se rappresentano la variazione tra la vecchia e la nuova versione di un' istesso modello.
 
Per farla breve:
 
Daihatsu Terios.
 
La concept car che prannuncia la nuova è veramente così più larga.
 
Roba da stracciarsi le vesti, o aggiustarsele.
 
Propendo per compiaciuto aggiustamento, per i vantaggi & per la filosofia.
 
I vantaggi:
 
- ci si preoccuperà meno, scendendo da Turchino, dei colpi di vento laterali.
 
- se saranno tre, dietro, sarà meno un dramma.
 
La filosofia:
 
certo, gl' italici parcheggi non sono pronti per scongiurare imprecazioni di chi scende da una unmetroesettantacinque rispetto a chi scendeva da una unmetroecinquantasei.
 
Epperò, faremo una dieta, noi italiani.
 
Perchè sempre meglio largheggiare in ...larghezza, che non in altezza.
 
Cordialmente
Claudio Trezzani
 

 
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siamo nelle mani di...

Post n°125 pubblicato il 03 Ottobre 2005 da Grilcantino

Siamo nelle mani - automobilisticamente - di Rocco Pelle, o della Micro Vet.
 
Ma procediamo con ordine.
 
Rocco Pelle - ce ne informa Tuttotrasporti - è uno che ha la testa sulle spalle, oltre al talento imprenditoriale.
 
Si, perchè, il pick up Dakota quattromilaesette a benzina lo ha preso solo dopo che il dollaro è sceso rispetto all' euro (umilmente suggerisco: credere ora in una inversione valutaria di tendenza).
 
E soprattutto, lo ha acquistato perchè lui ci attacca rimorchi da patente D, e quando si totalizzano cinque tonnnellate, non è certo storia di star lì a recriminare sul comportamento di un duemila e cinque diesel prima che intervenga il turbo...
 
Ecco perchè siamo nelle mani di Rocco Pelle:
 
l'  Italia è fatta anche di queste eccellenze artigian/industriali, oltre che della moltitudine - ancora di nicchia, fortunatamente - dei cretinetti che prendono l' off road perchè è "in".
 
E siamo nelle mani anche della Micro Vet.
 
Adatta i Daily, la Micro Vet.
 
Ci mette un motore elettrico collegato all' albero di trasmissione, così uno, con la pressione di un pulsante, può decidere di passare dal gasolio agli ampere, sino ai cinquanta all'ora.
 
E s' impegna, la Micro Vet, a fornirla a selezionati enti allo stesso porezzo della versione monomodale.
 
Che poi, Selezionati Enti svela la logica dei Duri Numeri: immagino proprio che Selezionati Enti siano gli Onlus, i No profit, o giù di lì.
 
Della serie: lo sconto lo facciamo solo agli Enti Politically Correct, che così risparmiamo, visto che sono ancora pochi.
 
Ad ogni modo, per fortuna che in Italia abbiamo Rocco Pelle e la Micro Vet (non scherzo assolutamente: l' ironia è semmai rivolta alle reviste del settore, che non sottolineano a sufficienza il fatto che i veicoli Gas Guzzling sarebbero precipuamente dedicati a chi ne ha bisogno per lavoro).
 
E non guardate me, che sono tutt' altro che virtuoso:
 
qualcuno me ne regalasse uno, di deliziosamente rantolante otto v di cinque litri,  avesse pure una architettura ad aste e bilancieri, ed un basamento in ghisa,
 
me ne andrei in giro - a tempo perso - a consumare & inquinare tutto contento, pago del rombo & della coppia.
 
Dai, ragazzi, che apprezzo le stesse cose che apprezzate Voi, epperò non sempre me ne vanto.
 
Cordialmente
Claudio Trezzani
 

 
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lezione dal passato

Post n°124 pubblicato il 24 Settembre 2005 da Grilcantino

Aprile 1957.
 
Giancenzo riscrive della Fiat 600, Gianni controfirma.
 
Ottimo prodotto ulteriormente affinato, dice Quattroruote d' allora.
 
Ma 3 sonanti insufficienze vengono imparzialmente comminate.
 
Bagagliaio, piccola manutenzione, tenuta all' acqua.
 
Bagagliaio: 200 dcm (davanti + dietro), venivano considerati pochi, da una 3,21 X 1, 38 X 1.40: divampate di rossore, Voi che progettate nel terzo millennio.
 
Piccola manutenzione: ammetto, tante cose non sono più neanche da manutenere, oggi. Ma poi ci sono i chips a fare le bizze, e a cosa vale (e vale anche per la stella a tre punte...) non dovere quasi più aprire il cofano se poi l' elettronica lascia a piedi,  pur con parte meccanica perfettamente integra (che poi, è lo stesso discorso dello scrittore che una volta aveva solo da non non cestinare il foglio, per non perdere dati  oggi alla mercè di virus da Word, o da "il sistema è divenuto instabile, ogni dato non salvato sarà perduto").
 
Tenuta all 'acqua: sissì, abbiamo migliorato. Prendete però una coupe/cabriolet dell' ultima generazione. Sissì, sotto l' infuriare degli elementi, non sgocciola una goccia. Ma provate poi a schiacciare il tastino (su alcune - la minoranza  - da tenere premuto; su altre - elitaria maggioranza - da schiacciare uan tantum) per scoperchiare la lamiera...be', in quel momento lì, qualche goccia non escludo vi possa cascare sul capo...
 
Eccola qui sopra, dunque, la lezione dal passato:
 
3 sonanti insufficienze imparzialmente comminate.
 
Dai, riviste d' oggi (qualcosa sta facendo Automobilismo, ove milita Fabio figlio di Giancenzo) che ce la fate!
 
Cordialmente
Claudio Trezzani
 

 
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non solo ruote

Post n°123 pubblicato il 18 Settembre 2005 da Grilcantino

Lo slogan è della Hudson e ha sessant' anni:
 
salire in macchina scendendo.
 
Definitiva rivincita sulle carrozze a trazione equina, in un momento in cui il coefficiente di forma cominciava a ...prendere forma anche nella produzione utilitaria.
 
Si scese ancora, poi, da quei 149 cm terreno/padiglione della Fiat 1100.
 
E oggi ci siamo tornati.
 
Anzi, quella misura lì sta divenendo una sorta di soglia psicologica (alto è bello, ma non esageriamo) per le segmento B e dintorni.
 
Che dopo essersi appropriate (l' italiana del rilancio, le francesi e la tedesca annunciate) dei 4 metri fuori tutto per anni lasciati vacanti dal segmento, lievitano (qualcuna sfora anche la soglia) all' insù.
 
Corsi & ricorsi:
 
in quegli stessi anni cinquanta  cominciava a prendere piega (con risultati rovinosi, di lì a qualche anno, per la stabilità di alcuni modelli statunitensi) la tendenza a diminuire il diametro delle ruote, e anche questo rappresentò una emancipazione mentale dall' effetto/carro.
 
Rischio che oggi non si corre:
 
carrozzerie più alte/ ruote più grosse; ormai i 15 pollici sono divenuti una misura guardata con sprezzo MiniMinoristico.
 
Il risultato di questa Ipertrofia Plurivettoriale?
 
be', se dovessi citare alcune misure di bagagliaio delle più recenti utilitarie in comparazione con modelli meno recenti e più piccoli, susciterei più d'un rossore...
 
In quei casi lì, diventa insomma una questione di aria sopra la testa, per non dire dentro la testa.
 
Ecco, in quei casi lì (grandi & grosse, ma non prorporzionalmente capienti), ripristinerei  i laconici giudizi che Quattroruote metteva in pagella (li metteva, li metteva...), un tempo:
 
mediocre ; scarso.
 
Cordialmente
Claudio Trezzani
 

 
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Quelli Che Sembrano Di Più

Post n°122 pubblicato il 06 Settembre 2005 da Grilcantino

Mauro Coppini ci insegna che cartina di tornasole per un effettivo rendimento di coppia sia verificare l' estensione dell'
 
intervallo di rotazione all'' interno del quale ad un aumento della resistenza all' avanzamento corrisponde un incremento della coppia.
 
Come dire, con mia insipiente banalizzazione:
 
una botta & via, non è il massimo.
 
Che poi, sulla botta & via, i costruttori ci giocano.
 
Lo sanno bene i concessionari d' auto:
 
tornati dal giro attorno all' isolato, i clienti esclamano:
 
meglio questo del benzina [e pazienza per quei trenta cavalli in meno].
 
Che poi, i costruttori ci giocano non solo benzina/gasolio, ma anche gasolio/gasolio.
 
Un lotta intestina tra tedeschi.
 
Come quello che è passato da milleenove a duemila ma la botta dell' iniettore/pompa non è stato ancora capace di diluirla.
 
O quell' altro che - forse rimembrando di quando li faceva a 6 cilindri, anche appena sopra i due litri -  eroga in maniera più dolce.
 
Che poi perde, nella percezione sottopiede.
 
Perchè poi i più concludono:
 
non appartiene all' effimero club di:
 
Quelli Che Sembrano Di Più.
 
Piesse:
 
altro medo tedesco di appartenere a Quelli Che Sembrano Di PIù:
 
prendere un motore a benzina di bassa cilindrata e bassissima potenza specifica ed accordare il giro dell' isolato al potenziale acquirente.
 
Dirà, il potenziale acquirente: come va!
 
Andategli a spiegare, per favore, che quegli ettogrammetri piazzati mille giri più in basso non son quasi altro che la stessa roba dei Diesel, fatte le debimetrate prorporzioni.
 
Cordialmente
Claudio Trezzani

 
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