« Bargnani non bastaToront...Cambiamento epocale in Svezia »

Come lo giudicherà la storia?

Post n°103 pubblicato il 15 Maggio 2007 da HENRY_VIII

immagineSenza dubbio i posteri guarderanno a Tony Blair con più benevolenza di quanto facciano oggi i cittadini britannici, scrive l'Economist.

Poche persone verseranno anche una sola lacrima quando, il 27 giugno, Tony Blair lascerà il suo incarico da premier dopo dieci anni al governo. Secondo i sondaggi, Blair è al minimo della sua popolarità. Quando, lo scorso 3 maggio, ci sono state le elezioni in Gran Bretagna, gli elettori hanno colto l'occasione per sottolineare il loro malcontento premiando tutti i partiti fuorché il Labour, quello del primo ministro.

Tra i laburisti c'è chi avrebbe preferito che Blair fosse andato via prima per evitare un tracollo che implica una rimonta difficile. Delle due l'una: o Blair ha promesso troppo e concluso poco, o i britannici sono degli ingrati. La realtà come al solito è più complicata.

Dal 1997, quando Blair è salito al potere, a oggi la situazione in Gran Bretagna è migliorata sotto molti punti di vista. Basti pensare alla crescita economica costante in questi anni. Quelli economici sono dati certi, misurabili. Quello che invece non si può misurare è il modo in cui Blair ha aiutato la Gran Bretagna a diventare un posto più cosmopolita e più tollerante.

Ora nel paese ci sono le unioni civili per omosessuali, leggi che tutelano i diritti umani, l'autogoverno per Scozia e Galles, progressi politici in Irlanda del Nord, meno differenze di classe. L'immigrazione in aumento, soprattutto proveniente dall'Europa orientale, non ha creato grossi traumi. Abbracciando la globalizzazione Londra è diventata una delle metropoli più dinamiche del mondo.

Certo si possono fare tante osservazioni, e analisi anche negative, sulla condotta del governo Blair, ma questo settimanale non si pente affatto di averlo appoggiato in questi anni.

E allora perché l'era di Blair ha lasciato l'amaro in bocca ai britannici? La risposta è una sola e consiste in una parola: Iraq. Gli errori politici compiuti da Blair e la cattiva gestione della questione irachena non gli hanno permesso di essere il grande premier che avrebbe potuto essere. Una cosa è certa: in futuro Mr. Blair e il suo operato saranno rivalutati e il bilancio del suo governo sarà migliore di quanto non è adesso.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

I miei Blog preferiti

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

driver64smaltorossoVLitha84slippery.zonemaggiedeiconsortiilprimocapoandrea.983gianniguidafranco460
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom