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« Dichiarazione | Massacro di Wounded Knee » |
Un momento significativo dell'etnocidio indiano negli Usa, già fortemente avviato con il Dawes Allotment Act (1887) che introduce nelle riserve la proprietà privata e l'attribuzione a coloni, si ha nel 1950 con la politica della termination, la liquidazione cioè del problema indiano, il cui obiettivo dichiarato era la assimilazione degli Indiani attraverso vendita ulteriore delle terre, urbanizzazione forzata, non riconoscimento dell'organizzazione politica ed economica e della differenziazione etnica.
Un ulteriore momento significativo si ha con la costituzione nel 1976 in 26 stati di organizzazioni antindiane unificate nell 'Interstate Congress for Equal Rights and Responsabilities (Icerr) che mirano alla abolizione delle regole della riserva, ad una deregulamentation sulle riserve, che darebbe a proprietari privati e corporations ( non solo di legname, pesca acque bestiame, ma anche e soprattutto risorse energetiche e uranio) la possibilità di sfruttare le risorse esistenti sulle riserve secondo le regole del profitto.
Contro il mondo degli imprenditori riuniti intorno all'Icerr c'è quello degli Indiani riuniti intorno all'American Indian Movement (Aim) con alcuni momenti forti della loro lotta: la Marcia dei Trattati Infranti su Washigton (1972), l'occupazione di Wounded Knee in ricordo di quella più antica resistenza del 1890, la Convenzione di Standing Rock (1974).
I territori Navajos, già ricchi di carbone e petrolio si sono rivelati molto interessanti per "wasichu", l'uomo bianco. La grande riserva Navajo nel sud est degli Usa, infatti, e i territori Sioux sono diventati i punti caldi della guerra delle risorse: essi infatti nascondono quasi i due terzi delle riserve americane di uranio. L'Accademia Nazionale delle Scienze ha definito i territori dei Navajos "zona di sacrificio nazionale". Lo sviluppo minerario di Black Hills in territorio Sioux e delle terre Navajos è il nodo di una guerra delle risorse tra attivisti indiani e polizia federale. Nei tre anni che seguirono l'occupazione da parte dei Sioux di Wounded Knee, nel 1973, ci furono sessanta "assassini politici", tutti di oppositori dello sviluppo minerario e membri dell'American Indian Movement. Contro di essi l'FBI ha riesumato un programma, il Contelpo, elaborato negli anni sessanta contro le Black Panters. Raccomanda, inoltre, alle polizie locali di "sorvegliare strettamente i dirigenti dell'Aim, di arrestarli in ogni occasione, fino a che essi non possano più versare la cauzione". (Le monde diplomatique ott.1981) "Wasichu, i divoratori di grasso- afferma John Trudell, presidente dell'Aim- quelli venuti a rubare il lardo appeso agli alberi, più avidi degli orsi ne rubavano ancor di più di quanto ne potevano consumare. Oggi son venuti a rubare l'uranio. Wasichu non conosce che la distruzione. Ma colui che divora il grasso non sa ancora che è se stesso che sta distruggendo. I suoi attacchi contro la terra affretteranno la sua fine"
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