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Leonard Peltier - II parte 

Post n°133 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da hunkapi.genova
 

dopo il post http://blog.libero.it/HUNKAPI/3981494.html proseguiamo con il racconto sulla vicenda di Leonard Peltier inserendo stralci tratti da libri e articoli vari

Prefazione del libro "Leonard Peltier - La mia danza del Sole" ed. 2005 Fazi Editore di Ramsey Clark:

.......Desidero dirvi perchè la vita di Leonard Peltier è così importante.
Ci sono ben più di duecento milioni di indigeni nel nostro pianeta, forse addirittura trecento milioni.
Vivono sparsi su sei continenti e su un'infinità di isole e sono la specie umana in maggior pericolo di estinzione. Eppure la sopravvivenza dell'umanità dipende dalla loro salvezza.
Leonard Peltier è il simbolo di questa lotta.
Sono rattristato, afflitto e indignato che così tanti americani si siano dimenticati, o addirittura non abbiano mai saputo, chi è Peltier e cosa rappresenta.
Se ci dimentichiamo di lui, noi dimentichiamo la lotta stessa.
Stranamente è molto più conosciuto al di fuori di questo paese, in Europa, in Canada, nel Sud America, in Asia e in Africa.
In ogni parte del mondo, persone illuminate vedono in lui la lotta dei popoli indigeni per la loro sopravvivenza, per la loro dignità e indipendenza e per il proprio futuro.
Si chiedono: come è possibile che quest'uomo sia stato tenuto in carcere così a lungo, quando chi lo tiene prigioniero sa che è innocente? Qui negli Stati Uniti la sua voce e il pressante messaggio di tutti i popoli indigeni della terra sono stati imbavagliati se non addirittura soffocati. 
Quelli che l'hanno messo dietro le sbarre e insistono a tenercelo dopo un quarto di secolo, credono che Peltier sia ormai stato affidato alla pattumiera delle storia insieme alla causa dei popoli nativi. Noi non dobbiamo permettere che ciò accada.
Io credo di poter spiegare, al di là di qualsiasi ragionevole dubbio, che Leonard Peltier non ha commesso alcun crimine.
Anche nell'ipotesi che fosse colpevole di aver tirato il grilletto dell'arma che uccise i due agenti dell'FBI - ed è provato che non fu così - non solo sarebbe stata un'azione di autodifesa ma anche di difesa della sua gente e del diritto dei popoli e degli individui di essere liberi dalla dominazione e dallo sfruttamento.
Nessun testimone attendibile ha affermato di aver visto Leonard sparare a qualcuno in quel tragico giorno del 1975 a Oglala, nella riserva di Pine Ridge nel Sud Dakota. Non è stata presentata alcuna prova che abbia ucciso qualcuno, se non prove indiziarie false e totalmente fuorvianti.
Tra le tante, troppe, cose tenute nascoste in questo processo ingiusto in maniera allarmante, un processo che ha disonorato e continua a disonorare il sistema giudiziario americano, c'è la sconcertante violenza nella riserva di Pine Ridge, violenza che ha condotto direttamente agli eventi di quel giorno. Quella violenza, diretta contro gli indiani tradizionalisti della riserva, che aveva già causato la più nota tragedia della vicina Wounded Knee, dopo l'assedio del 1973, ed era enormemente cresciuto tra il '73 e il '75.
All'epoca degli episodi di Wounded Knee, c'erano solo pochi agenti dell'FBI in tutto lo stato del Sud Dakota. Spesso soltanto uno. nel 1975, invece, ce n'erano sessanta, impegnati in numero soverchiante contro una piccola popolazione indiana. In quei due anni, più di sessanta indiani dela riserva di Pine Ridge - alcuni sostengono che furono almeno trecento - morirono di morte violenta e mai spiegata e, nella stragrande maggioranza dei casi, a seguito di azioni istigate dal nostro stesso governo federale. Di questo non abbiamo alcun dubbio.
Con la complicità del governo, un gruppo paramilitare di malviventi, che si autodefinivano orgogliosamente GOON (Guardians Of the Oglala Nation) fu rifornito di armi, equipaggiamento, addestramento e incentivi, per creare un'ondata di violenza tuttora ricordata come "il regno del terrore"......
......Al processo di Leonard la pubblica accusa ha ricostruito uno scenario per il quale non esistono prove. Hanno rappresentato una storia immaginaria in cui uno degli agenti, ferito e sofferente, si porta le mani davanti al volto e supplica di non essere ucciso ed è invece finito da Peltier, sparandogli alla testa trapassando le mani protese, poi si volta e finisce l'altro agente, uccidendo entrambi da distanza ravvicinata. L'unico problema è che non esiste nessuna prova di tutto ciò, nessun testimone ha dichiarato niente del genere. ......
......In seguito, nel 1985, dopo che Leonard aveva già scontato un decennio in carcere, uno dei procuratori distrettuali ha ammesso che l'accusa non conosceva chi aveva sparato......
......Ora è passato un altro decennio e leonard Peltier è ancora in carcere! E' chiuso lì, condannato per due accuse di omicidio e sta scontando due sentenze d'ergastolo per un crimine che il governo sa di non aver potuto provare!
Imprigionandolo e tenendolo rinchiuso, lontano dalla sua gente, il governo continua a perpetuare la sua disonorevole politica di dominazione e d'oppressione delle popolazioni indiane di cui Leonard Peltier è diventato il simbolo......

 
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