Creato da indiana_63_883 il 12/08/2008

Vita On The Road

Storia di un uomo e della sua moto..."In Viaggio"

 

 

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Nostalgia

Post n°102 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da indiana_63_883
 

Oggi pomeriggio, mettendo un pò a posto i files, le foto, la musica sul notebook, ho ritrovato parecchie fotografie di Harleyna. Non posso spiegare a chi non sa certe cose, ma alla maggioranza delle persone sembrerà strano se non assurdo che io possa provare nostalgia per un oggetto, per un qualcosa di inanimato che esiste solo in funzione di chi la possiede e le da vita. Personalmente, guardando le foto, tornando indietro e andando avanti tra le cartelle con le freccette... mi sono soffermato su una foto in particolare che ritraeva la mia 883R color arancio brillante ferma sul cavalletto laterale e sullo sfondo un paese dell' irpinia. Mi è tornata in mente quella giornata, passata in solitaria con lei, tra tornanti, rovine romane e strade statali, sotto un solleone da spaccare le pietre. Era una domenica di metà di luglio di quest'anno che sta per finire. Quel giorno Gigi non potè seguirmi, ma io avevo bisogno di aria "in faccia" e decisi di... "andare". Imboccai la Napoli-Milano con intenzioni "bellicose" ma poi all'altezza di Caserta Sud, mi ravvidi e pensai di percorrere tutta la valle dell' isclero con direzione Cusano Mutri o Benevento. Poi come sempre accade, in giornate come quella, cambiai mille volte percorso e seguii il mio istinto di motociclista che mi condusse nel paesino ritratto nella foto, dove era in corso una festa, il paesino era Sant' Agata dei Goti. Ovviamente attraversai il corso principale in prima e al minimo di motore, ma poi, uscito dal paese, mi lanciai in una scorribanda tra le curve delle stupende statali una tempo patria dei Sanniti. La semplicità, la leggerezza di quella moto, la sua essenzialità, il fatto che fosse "mia", che fosse la mia "prima" harley e non so perchè, ma la sentivo particolarmente unita a me, mi fece trascorrere una giornata come tante altre in sua compagnia, veramente unica. Oggi, i miei pensieri, senza nulla togliere a "Dark Princess" sono andati a lei, hanno seguito linee immaginarie e percorsi su cartine stradali, su passi di montagna, statali, strade costiere, ho rivisto e rivissuto tutta la nostra storia, chilometro per chilometro. So che leggendomi, qualcuno comincerà a pensare seriamente che non sono poi tanto "normale", ma in fondo lo so già, e poi, è molto difficile trasmettere certe sensazioni vissute intensamente fino al punto da stare lì con lo sguardo fisso nel monitor a guardarmi il suo motore, il suo serbatoio, la sua sella e a pensarla sola, in concessionaria, tra tante altre moto in "vendita" nella vetrina dell'usato e pensare che forse un giorno, ma spero tra molto tempo, qualcuno la comprerà trattandola come un "semplice oggetto", come un normale mezzo di locomozione, come uno scooter, che invece non è. Come lei stessa ha scritto per mia mano (cfr. autobiografia di una harley - indiana tales) è nata con il preciso scopo di donare felicità al suo proprietario, è come una spada famosissima... "Excalibur" che non a caso poteva essere maneggiata e posseduta solo da un predestinato. "Come il mago Merlino aveva annunciato, solamente l'uomo in grado di estrarre la spada dalla roccia sarebbe diventato re. Artù, inginocchiato di fronte alla roccia, fece proprio questo: prese la spada, la portò con sé fino alla Cattedrale e la depose sull'altare. Artù fu unto con l'olio santo e, alla presenza di tutti i baroni e della gente comune, giurò solennemente di essere un sovrano leale e di difendere la verità e la giustizia per tutti i giorni della sua vita." Ricordando tutto questo, ho fatto un parallelismo con la mia Harley, ed ho pensato che anche lei fosse nata per un "predestinato". E così, ho continuato per tutto il pomeriggio a fantasticare tra re, principi, spade e harley davidson, viaggi e strade, foto e moto, favole fiabe e realtà. Un caldo saluto alla mia harleyna che spero mi ricorderà sempre.

Indy

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Commenti al Post:
principessina_magghy
principessina_magghy il 28/12/08 alle 19:04 via WEB
Che fosse nata per un "predestinato" questo si era capito dal suo piccolo particolare (filtro errato)...ma ora sono certa che per tutto il tempo che ancora vivrà...lei resterà per sempre "harleyna di Indy"...anche se il suo prossimo possessore la dovesse trattare male...lei ricorderà sempre tutto quello che oggi tu hai descritto in questo racconto...tutti i vostri giorni trascorsi insieme...e non proverà alcun dolore .. Ed ora… tra Re, Principi, spade,Harley Davidson, viaggi, strade, foto, moto, favole, fiabe e realtà…se ancora senti e provi sentimenti per harleyna vuol dire che eri e resterai solo tu il “predestinato”… in quel lontano “27 agosto 2007”… vi siete guardati negli occhi...vi siete parlati con il cuore…vi siete scelti… Sicuramente questo è un po’ difficile da capire ma non ti crucciare e non dare importanza a persone che non ti comprendono…sei più normale di quanto tu non possa nemmeno immaginare…parola di Principessa (possiedo una spada come quella di Excalibur) lei ti ricorderà per sempre… P. ss Magghy
 
tautotes
tautotes il 28/12/08 alle 20:08 via WEB
leggendo, leggendoti..non puoi sapere l'emozione..io non so nulla di moto, ma so tanto di sogni, favole e battiti di cuore mentre la mente "vola" tra racconti ed immaginazione...tenerezza ed emozione...perchè anch'io m'incanto ancora...ciao Indy
 
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IO E L'HARLEY


"La vernice che scottava e toccarla era un piacere.
Il motore incerto e pigro nei primi chilometri.
Ne è passato di tempo e di strada.
Ne abbiamo visto di mondo.
Ne abbiamo avuto di freddo.
E abbiamo riso.
E una volta ti ho spinta per sei chilometri.
E però ci siamo divertiti.
E le rughe non le sento più.
E quel fumo leggero che vien fuori dagli scarichi è senz'altro allegria.
Non può essere olio.
Ma poi ti guardo nel tappo e capisco che hai sete.
Ho sete anch'io e siamo in un bar.
Io dentro che bevo e tu fuori che stai lì.
C'è una ragazza bionda che mi parla.
Io intanto bevo."
Carlo Talamo

 

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POESIA DI CARLO TALAMO.


Non vivo per te.

Vivo con te.

Da tanto tempo,sono abituato ai tuoi difetti e ai tuoi capricci.

Da cent'anni sopporto gli scherzi e la malattie immaginarie che tanto inquietano chi

non ti conosce.

Sto qui.

Sto con te.

Me ne vado a spasso con te.

Traffico con tutti quei pezzi che hai.

E mi diverto.

E vibro.

E vivo.

 

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Perché io viaggio su una moto

E assaporo il vento

Si è vero…è piena di bulloni…

Ma quando mi perdo nei miei pensieri

Lungo questo asfalto

Non c’è nessuno che

Mi può fermare!

 

PINK FLOYD - SHINE ON CRAZY DIAMOND LIVE

 

L'AMORE E LE PASSIONI NON DORMONO...

Niente è più brutto di una parola d'amore pronunciata freddamente da una bocca annoiata.

(Nagib Mahfuz)

 

VAGABONDO - I NOMADI

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