Post n°45 pubblicato il 11 Aprile 2015 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°44 pubblicato il 04 Marzo 2015 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°43 pubblicato il 06 Gennaio 2015 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°42 pubblicato il 28 Dicembre 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°41 pubblicato il 27 Novembre 2014 da Ines_de_Bobadilla
Se un problema si ripresenta come una costante nella nostra vita, è inutile lamentarsi e prendersela con la sfortuna o con il destino cinico e baro. Anzi, la cosa migliore è agire in senso contrario ribaltando la prospettiva: siamo proprio noi, inconsapevolmente, a cercare quel problema! Possibile? Si, perché la nostra anima ci orienta sempre verso la direzione in cui è nascosta la nostra vera identità e solo incontrandola possiamo utilizzare tutte le energie interiori che fino ad oggi non abbiamo sfruttato e realizzare noi stessi. Se dunque la nostra identità si cela proprio in quello sbaglio, è lì che l’anima, inesorabilmente ci porta, fino a che non apriamo bene gli occhi… “Quando potrò finalmente essere felice?” ripetono molte persone, rinviando all’infinito il benessere. Ad esempio Chiara. lettrice di Riza Psicosomatica ci scrive lamentandosi delle sue relazioni, sempre sbagliate, che la fanno soffrire,: “Sono troppo generosa, do tutta me stessa, faccio ogni cosa per loro, li amo alla follia e loro invece...finiscono sempre a letto con un’altra!”. È un caso o c’è un senso se incontra solo dei “Casanova”? Non è un caso… Se ritorna…non è per caso! Numerose testimonianze di persone che soffrivano affermano che dopo aver riconosciuto “il vero nucleo del problema” che non era altro che interno a se stesse, hanno preso maggior consapevolezza di sé: “ Da quando ho capito che in amore voglio essere io quella che dipende - racconta Viola - ho smesso di cadere come una stupida tra le braccia di uomini che poi si approfittavano di me e della mia buona posizione economica. Ora so distinguere l’uomo…da un parassita!”. Quel che Viola ha compreso è che la persona con la quale il “problema ricorrente” si presenta in realtà non c’entra per niente con quel problema; la lotta è tutta fra te e un lato della tua personalità che neghi ma che ti appartiene e tu “usi” l’altra persona per mettere “in scena” il tuo conflitto! Se tutto questo è vero, vuol dire che gli ostacoli sono preziosi, che ne hai bisogno e che sei proprio tu a cercarli perché lì si celano quelle energie e capacità che aspettano solo di essere scoperte e sviluppate. Raffaele Morelli |
Post n°39 pubblicato il 27 Settembre 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°38 pubblicato il 27 Luglio 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°36 pubblicato il 22 Marzo 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°35 pubblicato il 22 Marzo 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°34 pubblicato il 18 Marzo 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°33 pubblicato il 10 Marzo 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°32 pubblicato il 02 Marzo 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°31 pubblicato il 31 Gennaio 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°30 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°29 pubblicato il 18 Gennaio 2014 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°28 pubblicato il 02 Gennaio 2014 da Ines_de_Bobadilla
Per gran parte dell'età adulta, i maschi producono da dieci a cento volte più testosterone delle femmine: i livelli di questo ormone vanno da trecento a mille picogrammi per millilitro negli uomini, in confronto ai venti-settanta delle donne. Benché il testosterone maschile diminuisca in media del tre per cento all'anno a partire dal picco più alto, situato all'eta di venticinque anni, di solito si mantiene sopra i trecentocinquanta picogrammi per millilitro fino alla mezza età e oltre ... e trecento sono sufficienti perché un uomo conservi l'interesse sessuale. Per far scattare gli impulsi sessuali di una donna ci vuole molto meno testosterone, ma ce n'è comunque bisogno per mettere in azione il centro cerebrale del sesso; il picco più alto si riscontra nelle giovani attorno ai diciannove anni, mentre nelle donne fra i quarantacinque e i cinquanta il livello scende perfino del settanta per cento. Se la quantità disponibile è così bassa, il centro del sesso situato nell'ipotalamo, come un'auto rimasta senza benzina, non trova il carburante chimico necessario per accendere il desiderio sessuale e la sensibilità genitale: i motori fisici e mentali dell'eccitazione sessuale sono in panne. L'interesse e le prestazioni sessuali femminili destano lamentele a tutte le età. Alcune fra le più diffuse durante e dopo la perimenopausa riguardano una diminuzione della libido e dell'eccitazione, orgasmi più deboli e avversione al contatto fisico e sessuale. Milioni di donne vedono il proprio interesse sessuale sparire all'improvviso, e i ricercatori hanno scoperto schemi straordinariamente simili in tutto il mondo. I motivi biologici di questo calo vanno rintracciati nei profondi cambiamenti ormonali nel cervello: in questa fase le ondate di estrogeni, testosterone e progesterone prodotte dalle ovaie che prima lo impegnavano stanno esaurendosi. La produzione di androgeni e testosterone da parte delle ghiandole adrenali e delle ovaie, che si era impennata intorno alla pubertà ed era rimasta alta fra i venti e trent'anni o poco più, scema di circa il due per cento all'anno, finché all'eta di settanta o ottant'anni si riduce al cinque per cento. La libido femminile diminuisce con l'età a partire dal terzo decennio di vita, e in modo particolarmente massiccio se una donna ha subito l'asportazione delle ovaie. L'interesse femminile per il sesso comincia a declinare e i rapporti sessuali a diradarsi nel quarto e quinto decennio di vita. In ogni caso, la maggior parte delle donne che al momento della menopausa hanno partner sessuali continua ad avere rapporti. Negli ultimi due o tre decenni, lo stereotipo della femmina facilmente eccitabile, entusiasta del sesso e perfino predatrice ha sostituito la visione più tradizionale della donna sottomessa che deve essere sedotta o rilassata con un buon cocktail. Ovviamente, in entrambi i casi, si tratta di pura invenzione. Purtroppo, all'inizio della menopausa, molte donne scoprono che non solo è difficile avere rapporti sessuali soddisfacenti, ma che questi possono addirittura essere impegnativi dal punto di vista fisico, poco allettanti o impossibili, E' facile ritrovarsi d'improvviso alle prese con scarse o inesistenti pulsioni sessuali, problemi di eccitazione o incapacità di provare un orgasmo; tutti cambiamenti fisici che a dir poco possono sorprendere e scoraggiare. L. Brizendine
|
Post n°27 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°26 pubblicato il 05 Dicembre 2013 da Ines_de_Bobadilla
|
Post n°25 pubblicato il 08 Novembre 2013 da Ines_de_Bobadilla
Dopo essermi masturbata in bagno, mi siedo sul bordo della vasca e aziono i muscoli della mia rrosa, per espellere l'acqua aspirata durante le contrazioni. In caso contrario, può mettersi a colare all'improvviso molte ore dopo, cosa che mi obbliga a cambiare le mutandine, oppure, se non sono a casa, ad andare in bagno per toglierle e metterle nella borsa. Alina Reyes |
Post n°24 pubblicato il 31 Ottobre 2013 da Ines_de_Bobadilla
|
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: Ines_de_Bobadilla
il 18/11/2016 alle 16:05
Inviato da: arw3n63
il 22/06/2015 alle 17:37
Inviato da: endless.moment
il 10/03/2015 alle 22:44
Inviato da: Ines_de_Bobadilla
il 25/01/2015 alle 13:14
Inviato da: Ines_de_Bobadilla
il 25/01/2015 alle 13:14