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Post n°14 pubblicato il 31 Agosto 2007 da Tokins_Ale
Capitolo 12 Era enorme, scuro, puzzolente e aveva due occhi piccoli come sassolini. Dire che era grande era uno scherzo. Quella cosa non era un mammifero ma un rettile che si riteneva normalmente estinto da tempo. Il Giganotosaurus era un dinosauro carnivoro della lunghezza di quindici metri circa, con una testa lunga due metri e pesante sette o otto tonnellate; questo invece, un suo probabile strettissimo parente, era lungo circa venti metri con una testa di tre metri e pesante circa dieci tonnellate. Il bestione scostò di lato la testa, accecato dalla torcia di Cromwell e fece scattare le enormi mascelle. Chiuse e aprì diverse volte gli occhi e guardò minaccioso i due minuscoli esseri umani. Spalancò l’enorme bocca ed emise un suono terrificante che paralizzò i due. Mosse un’enorme e muscolosa zampa e quando toccò terra fece tremare la zona circostante, Cromwell e Richard si girarono e iniziarono a correre nella direzione da cui erano venuti. Il Giganotosaurus li rincorreva facilmente e saltellava da un albero all’altro, ogni tanto si fermava per guardarsi in torno, come se facesse fatica a vedere. Stavano correndo da alcuni minuti e il dinosauro li aveva ormai raggiunti, Cromwell si fermò, si girò verso il lucertolone ed estrasse la pistola dalla tasca, la impugnò con entrambe le mani e aspettò immobile. Richard intanto continuò a correre e girò la testa di lato, vide Cromwell fermo e si fermò a sua volta. L’uomo era calmo e tranquillo come se l’animale che gli correva in conto non fosse un’enorme lucertola bipede, ma come se avesse in fronte un gatto o un cane. Il Giganotosauro a dieci metri circa da Cromwell spalancò le fauci e si abbassò toccando quasi terra con la mascella. Quando fu a meno di cinque metri l’uomo mirò alla gola dell’animale e fece fuoco. Un piccolo razzetto rosso schizzò fuori dalla pistola e filò dritto nella bocca del dinosauro, che scosse violentemente la testa ed emise un altro di quei terribili ruggiti, tossì violentemente per cacciare fuori dalla gola il proiettile incandescente con vani risultati. I due uomini rimasero atterriti e osservarono l’animale reso furioso dal fuoco che gli bruciava in gola, era ormai senza controllo e saltava a destra e a sinistra scuotendo il capo senza tregua. Si fermò, fulminò i due con lo sguardo e si ritirò nella giungla sconfitto. Intanto al campo Gibbs, seduto sulla roccia, udì il ruggito e subito dopo un suono a lui molto familiare CIP Un pigolio, due, dieci, venti e anche di più, il vecchio cowboy si scordò del ruggito e si concentrò sui pigolii: se quelle erano galline o pulcini lui sarebbe stato in grado di catturarle e poi… I suoi pensieri vennero interrotti: la ragazza si era svegliata «Che cosa è stato?!» «Galline, o comunque pulcini» «Galline? Quel frastuono?» «Ahhh… quello….Boh!» Prese una pistola a razzi e una camicia rossa da una valigia e seguì lo stormo di galline. «Ma come Boh?!?» |
Inviato da: servus71
il 03/03/2008 alle 21:43
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il 17/10/2007 alle 18:29
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il 13/10/2007 alle 16:27
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il 07/10/2007 alle 22:48
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il 01/10/2007 alle 19:58