<< Papà, tu lo sai come nascono i bambini? >>
La voce di mia figlia cade leggera; pulita come la neve che, fuori dalle finestre, si posa a terra imbiancando il viale.
Da un paio d'ore è seduta davanti a me, le gambe incrociate, sul tappeto rosso del salotto.
Silenzioso, chiudo il quotidiano e prendo ad osservarla:
Intenta nelle grandi faccende del suo piccolo mondo, non ha ancora distolto lo sguardo dai fogli che sta impiastricciando con i colori a cera. Solo di tanto in tanto ferma la mano e, piegando leggermente la testa di lato, con una buffa espressione a metà tra il corrucciato ed il severo, controlla con meticolosa concentrazione il procedere dell'opera, prima di rimettere il pastello sul pavimento e cambiare nuovamente colore.
Cinque anni compiuti da poco e già somiglia incredibilmente a sua madre.
Ogni volta che la guardo, riscopro in lei qualcuna tra le strane Virtù che giusto stamattina, esattamente come a quel tempo, mi hanno fatto innamorare di mia moglie, tanto che a tratti mi soffermo a sorridermi che questa cosa delle somiglianze proprio non la so convenzionalmente capire.
Inviato da: animale.notturno
il 10/09/2014 alle 10:41
Inviato da: elektraforliving1963
il 10/09/2014 alle 09:59
Inviato da: elektraforliving1963
il 03/06/2014 alle 13:32
Inviato da: animale.notturno
il 23/05/2014 alle 08:51
Inviato da: elektraforliving1963
il 22/05/2014 alle 09:41