Perche' "tutte le parole scritte dagli uomini sono forsennato amore non corrisposto; sono un diario frettoloso e incerto che dobbiamo riempire di corsa, perche' tempo ce n'e' poco. Un immenso diario che teniamo per Dio, per non recarci a mani vuote all'appuntamento".
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il significato del tatuaggio
Post n°394 pubblicato il 31 Agosto 2008 da icarus1981
Tutto passa, quando ti sentivi perso e all'improvviso torni al tuo volo tutto ha un nuovo significato tutto è piu grande, tutto è piu forte, e allora nn hai piu paura guardi la morte sorridi e la scacci, non c'è nulla che meglio possa farmi sentire vivo che tenere la sua mano al buio, restare in silenzio, sentire il suo respiro, il suo cuore e sperare che possa per sempre battere x me. |
Post n°393 pubblicato il 26 Agosto 2008 da icarus1981
Hai sorriso e da quel giorno sono imperatore |
Post n°392 pubblicato il 21 Agosto 2008 da icarus1981
I venti non si sa mai quando arrivano, come arrivano. Sono improvvisi e inspiegabili come i moti del cuore. Un istante prima sei calmo, sei sereno ed ecco che ti senti addosso un’agitazione, una frenesia… i venti cambiano cose che eran lì immutate da sempre: spiagge, boschi, ghiacciai. Abbiamo anche noi forse i venti del cuore? Qualcosa che quando arriva è più forte di tutto e non vuole sentire ragioni? È così, pensa,i che si diventa pazzi? È cosi che appare di schianto una verita’ che non conoscevi e che non volevi conoscere? Lì. in mezzo a quel turbinio, a quel vocio, a quello strusciare angoscioso dell’aria sui muri, lo vidi. Il vento, quello che una volta nella vita entra nel cuore di un uomo e glie lo sconquassa. Fuori era tutto un ululato. E così nel cuore di quel bandito (o era un buono, non ricordavo) che voleva suicidarsi. La pistola mi aveva impressionato: chissà se avrei tirato o no il grilletto. Ma adesso capivo. C’era troppo vento in me perché lo tirassi. E un vento e come il libeccio: quando arriva non è mai per caso. Non è mai senza un perché…. E poi quando il vento si attenua, si placa, ti guardi intorno e vedi che tutto è stato sconvolto, che tutto è mutato, irriconoscibile. L’albero pende spezzato, le pietre sono rotolate via, i vetri infranti, i vasi di fiori in cocci, la fontana zeppa di rami e di foglie. Ti volgi intorno e c’è una luce mai vista, spettrale, come sei il mondo ricominciasse da lì e tutta quella rovina fosse stata necessaria. I venti dell’anima portano qualcosa come questa luce, ma prima devono trascinarti giù, più giù perché senza fine non c’è un inizio. Che straordinaria forza, continuo a pensare oggi, è quella di trascinarmi gli affetti fino a perderli uno a uno,quanto più ce li hai nelle viscere e nel sangue. Che battaglia perduta e pur combattuta fino all’ultimo respiro contro un nemico che non si vede, che delirante segno di sé conoscersi e soffrirsi fino allo spasmo, sapendo di possedere un’immensa luce dentro di se che esce a brani, a strappi a barlumi. Che straordinaria, incrollabile fede nella vita, questo andare incontro a Dio, alla fine, sorridendo così, perché si è stati più forti di tutte le gioie e di tutte le sventure, di tutti i misteri, di tutti gli odi e di tutti gli amori. Io sono un uomo: altro non c’è, non contano né il viaggio né gli incontri, non contano la tempesta e il sole, non contano i giorni, le ore; non conta nemmeno il senso delle cose, che brilla o si spegne. Io sono un uomo e basta: al di là e oltre, con o senza tutto questo. |
Post n°390 pubblicato il 17 Agosto 2008 da icarus1981
Sorrisi, ripensando a una barzelletta su un gladiatore che avevo visto in un vecchio film. Però non gliela raccontai, così forse lei credette che sorridessi per le sue parole. Si chinò su di me, appoggiando la testa sul petto. Io le sollevai una manciata di capelli, stavolta con più delicatezza, osservandone le punte strinate. Quindi scivolai con le mani sulla sua schiena, massaggiandogliela e pensando com'era strana tutta quella cura tra noi, adesso, dopo che avevamo veramente lottato come due gladiatori.. Dovevo avere almeno 10 anni più di lei, ma la cosa non mi preoccupava. La baciai di nuovo, poi mi alzai e, raccolti i miei vestiti dal pavimento, andai alla porta per chiuderla.
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Post n°389 pubblicato il 12 Agosto 2008 da icarus1981
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Post n°388 pubblicato il 05 Agosto 2008 da icarus1981
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Post n°387 pubblicato il 05 Agosto 2008 da icarus1981
Questo sarebbe il mondo che avevo sognato, l'insulto che a vent'anni mi aveva innamorato, la consunzione rosa nel cielo della sera, la parola d'amore sospirata leggera, io da questo strisciare e fingere poesia non conosco nessuno, nessuno è casa mia e ho guardato lontano cercando di vedere.... Questo sarebbe il mondo che volevo cambiare, per poi farmene cosa, che non fosse giocare? Invenzione del freddo, e il sangue sempre rosso, la voglia di buttati tutto l'amore addosso. La palla di biliardo che perde tutti i punti per rompere la noia di essere vincenti, le campane di Barga che sussurrano. dormi.... Questo sarebbe il tempo che inventa la memoria, le lotte di un amore che fa grande una storia, filosofi a incastrare sentimento e pensiero, partita he finisce da sempre zero a zero. Coglionate di "forse", di "poi si può cambiare" e l'inganno dei sensi che ti fanno impazzire, i figli, i figli forse solo per non finire.... |
Post n°386 pubblicato il 05 Agosto 2008 da icarus1981
e quando ti cadrà lo sguardo chiaro |
Post n°385 pubblicato il 04 Agosto 2008 da icarus1981
Vorrei dirti sempre che t'amo ma non quando e facile oppure le braccia conserte si guarda quel muro davanti, e si ascolta il rumore vorrei lo sapessi non sono il migliore ho un patto con glia anni cavalco ho paura, mi tengo da sempre una mano sul petto dovesse mai smettere, ascolta, di battermi il cuore |
Post n°384 pubblicato il 02 Agosto 2008 da icarus1981
In quel momento fu come se il tempo si fermasse, e l'Anima del Mondo sorgesse con tutta la sua forza davanti al ragazzo. Quando guardò gli occhi di lei, un paio di occhi neri, le labbra indecise fra un sorriso e il silenzio, egli comprese la parte più importante e più saggia del Linguaggio che parlava il mondo e che chiunque, sulla terra, era in grado di capire con il proprio cuore. E si chiamava Amore, una cosa più antica degli uomini e persino del deserto, che tuttavia risorgeva sempre con la stessa forza dovunque due sguardi si incrociassero come si incrociarono quei due davanti a un pozzo. Le labbra della giovane, infine, decisero di accennare un sorriso: era un segnale, il segnale che il ragazzo aveva atteso per tanto tempo nel corso della vita, che aveva ricercato nelle pecore e nei libri, nei cristalli e nel silenzio del deserto. Ed era là, il linguaggio puro del mondo, senza alcuna spiegazione, perché l'universo non aveva bisogno di spiegazioni per proseguire il proprio cammino nello spazio senza fine. Tutto ciò che il ragazzo capiva in quel momento era che si trovava di fronte alla donna della sua vita e anche lei, senza alcun bisogno di parole, doveva esserne consapevole. Ne era certa più di quanto lo fosse di ogni altra cosa al mondo, anche se i genitori, e i genitori dei genitori, le avevano sempre detto che, prima di sposarsi, bisognava frequentarsi, fidanzarsi, conoscersi, e avere del denaro. Ma, forse, chi lo affermava non aveva mai conosciuto il linguaggio universale: perché, una volta che vi si penetra, è facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri si incontrano, e i loro sguardi si incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e quella straordinaria certezza che tutte le cose sotto il sole sono state scritte dalla stessa Mano: la Mano che risveglia l'Amore e che ha creato un'anima gemella per chiunque lavori, si riposi e cerchi i propri tesori sotto il sole. Perché, se tutto ciò non esistesse, non avrebbero più alcun senso i sogni dell'umanità. |
Post n°383 pubblicato il 29 Luglio 2008 da icarus1981
Sai non capisco ancora cosa sia, è qualcosa che va oltre la vita le parole, è un brivido che si ferma a metà lungo la mia schiena e non riuscirà mai ad arrivare infondo, xche ho scelto da solo in quel momento, ti ho voluto lasciare un ricordo senza voce un ricordo senza spiegazione, e sicuramente questo non cambierà le cose… nulla potrà cambiare le cose, ma almeno tutto questo resterà in memoria di ciò che c’è stato, ciò che c’è e ciò che ci sarà… parole tue… ci sarò |
Post n°382 pubblicato il 27 Luglio 2008 da icarus1981
Utopia aveva una sorella maggiore |
Post n°381 pubblicato il 26 Luglio 2008 da icarus1981
Impara ad amare la libertà Impara ad amare in libertà. Rispetta la verità e l'opinione di tutti nello stesso modo in cui desideri che essi rispettino la tua verità e ti ascoltino e ti amino in libertà. Quando questo sarà realizzato, l'amore sarà duraturo. Non verrà mai gettato via, perchè sarà divinamente unico e profondamente nobile. Nessun essere dimentica la nobiltà e nessun essere dimentica la libertà. (tratto dai libri di Ramtha) |
Post n°380 pubblicato il 25 Luglio 2008 da icarus1981
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Post n°379 pubblicato il 24 Luglio 2008 da icarus1981
Ci sono situazioni che vale la pena ricordare, altre no Ci sono gesti che ingabbiano, altri che liberano C’è gente falsa, ipocrita, opportunista che merita solo indifferenza Ci sono gli errori che fanno crescere, Situazioni banali che sono, fantastiche Risposta al tuo mi tratti male, numero 1 sono innamorato di Katia ( non me l’ha data dopo mezzora, ha sempre fatto piccoli passi ponderati uno dietro l’altro senza mai saltarne uno anche se avrebbe voluto, è sincera estremamente sincera, ha 8 anni meno di me ed è molto più intelligente di me, rinuncerebbe a tutto e tutti per stare con me non me lo ha detto ma so che è cosi) numero 2 parole di mamma, non ti fidare è molto bugiarda… non mi piace… se piace a te piace a tutti ma apri gli okki… sante parole mammina… Mi guardò degli occhi mi chiese cosa pensassi di lei risposi – penso che tu sia una puttana- lei rispose – e tu sei un bastardo- mi voltai feci x andarmene… lei mi chiamava torna qui urlò , mi voltai la guardai… piangeva come chi non era mai riuscito a vincere a nascondiono…
Il fante di pikke disse ad alice - il Re rosso sta sognando, indovina un po’ cosa sogna?- - nessuno puo immaginarlo non si può mika sapere- - sta sogando di te? E sai dove sarai tu quando il re rosso si sveglierà- - immagino qui dove sono adesso- - no, xche tu esisti soltanto quando il Re rosso ti sogna-
Ci sono situazioni, che hai vissuto un milione di volte, ci sono espressioni che hai sentito altrettante volte, ci sono attimi che durano una vita, ci sono vi te che durano un secondo, ci sono i soldi, gli amici, la famiglia, la salute io baratterei tutte queste cose x rivedere domani gli occhi di Katia mentre facciamo l’amore… |
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