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virginiagrr il 14/08/08 alle 22:23 via WEB
Per me i bocchini sono più duri, rigidi e meccanici.
Questo mi richiama l'onomatopea della parola. Usi le labbra, non è escluso qualche contatto della cappella sui denti, insomma una cosa definita e piuttosto semplice fatta con la bocca.
Il pompino,pur nella genericità ormai acquisita dallaparola, richiama come giustamente sottolineava la tua amica il lavoro di una pompa.
Intanto ha una sua volgarità latente, che ne estrapola un senso di lussuria, di proibito che non ha il perbenista bocchino.
Poi da l'idea di qualcosa di voluminoso, di un gioco d'aria e di fluidi e soprattutto, di venire eseguito con tutto l'apparato orale.
Dalle labbra al palato, al cavo profondo, la gola ( e le evocazioni erotiche si sprecano e si moltiplicano). Una pompa è priva di denti.
Viene richiamato anche il fine ultimo che è appunto quello di aspirare un fluido, e sappiamo che la parte conclusiva è fondamentale per la qualità della fellatio.
Infine qualcosa che sfugge alla volontà razionale, una pompa è una macchina, ha anche un che di biologico, quindi di istintuale e animalesco, di primitivo. Sappiamo che le pompe esistono in biologia, sono organismi che svolgono tale funzione a livello mlecolare, o semplici meccanismi muscolari: primo fra tutti proprio l'interno del principale soggetto del pompino: il pene o cazzo che dir si voglia, con i suoi corpi cavernosi che pompando si riempiono di sangue e aria, provocandone l'erezione.
Quindi io continuerò a fare dei pompini. I bocchini li lascio a quelle che poi sputano o che prendono appena un po' di cappella...
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