BARESITA' ESTREMA

 Il Bari tra l'illusione russa e l'incubo della C 

Peggio di così non si può. Il Bari, dopo la prevedibile sconfitta rimediata a Bologna, incassa una pesante batosta interna contro il Cesena e vede avvicinarsi sempre più lo spettro della zona retrocessione.
Si respira davvero un brutto clima calcistico nel capoluogo pugliese. La squadra biancorossa non ha tratto alcun beneficio dall’arrivo in panchina di Beppe Materazzi: con la striminzita rosa a disposizione non si possono certo fare miracoli, ed invertire il trend negativo a questo punto della stagione comincia a sembrare un’impresa piuttosto proibitiva.
L’attenzione dei tifosi si è così spostata quasi esclusivamente sui possibili sviluppi a livello societario. La pesante contestazione alla famiglia Matarrese ha portato, nei giorni scorsi, ad una serie notevole di colpi di scena che proveremo a sintetizzare, nei limiti del possibile.

Dopo la gara contro l’Arezzo il presidente Vincenzo Matarrese ha pubblicamente dichiarato l’intenzione della famiglia di voler cedere il Bari a giugno, etichettando i contestatori come “pseudo-tifosi” e precisando che in ogni caso la società non verrà mai “svenduta”.
Queste affermazioni hanno scatenato immediatamente tantissime voci su presunti imprenditori intenzionati a rilevare la squadra biancorossa. Si è parlato prima di una cordata bresciana e poi di una milanese, ma la notizia più sensazionale e per certi versi sconvolgente è apparsa sabato 10 marzo sulla pagina locale un noto quotidiano: Roman Abramovich, il magnate russo proprietario del Chelsea, circa un anno fa avrebbe formulato una proposta di acquisto per il Bari. Un incontro tra una delegazione del miliardario russo, il presidente della Lega calcio Antonio Matarrese e suo nipote Salvatore (figlio di Vincenzo) si è tenuto alcuni mesi fa nell'abitazione della madre del sindaco di Bari, Michele Emiliano. Il primo cittadino barese ha confermato l’indiscrezione, rivelando che non se ne fece più nulla per la richiesta dei Matarrese (si parla di venti milioni di euro), ritenuta esagerata dai russi. Non si è fatta attendere la replica degli attuali proprietari dell’As Bari: con un comunicato stampa apparso sul sito ufficiale, l’amministratore delegato Salvatore Matarrese non ha negato l’incontro, precisando tuttavia che in quella circostanza si parlò di investimenti immobiliari e nel mondo del calcio ma non di cessione della società, e che i russi non si qualificarono come emissari di Abramovich. Insomma, qualcuno tra il sindaco e i Matarrese mente: a Bari in questi giorni non si parla d’altro, e la visita del presidente russo Vladimir Putin del 14 marzo contribuisce comprensibilmente ad alimentare le voci su questa presunta trattativa.
I tifosi del Bari, in ogni caso, non vogliono restare con le mani in mano ad attendere il corso degli eventi. L’obiettivo primario è diventato il cambio a livello societario:anche in occasione della gara disputata al San Nicola contro il Cesena, è stato pesantemente contestato il presidente Matarrese e sono stati esposti striscioni assolutamente eloquenti: “Meglio in eccellenza che questa presidenza”, “Liberateci dai Matarrese”, e uno addirittura in russo “Imprenditori russi compratevi la squadra di calcio del Bari”.
Tutti i cicli sono inevitabilmente destinati a concludersi: anche l’avventura della famiglia Matarrese alla guida del Bari, dopo ben 30 anni, potrebbe essere giunta davvero al capolinea.