IL BRODO DI PRODI

DARE UN SENSO


Cosa vuol dire fare politica oggi (in Italia)?Io credo che nel dibattito che, in molti, ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi, quello legato alla costruzione del Partito Democratico, dovrà esserci anche questo tema.Non è secondaria, infatti, una riflessione sul fare politica, sull’impegno militante, sullo stare in una forza politica, anche ai fini di un ripensamento della sua forma organizzativa.In questi anni una certa cultura egoistica dominante, in parte sovrapponibile con il fenomeno del Berlusconismo, in parte strutturale alla cultura italiana, ha determinato un mutamento del significato dell’esperienza militante, che appare oggi sempre più caratterizzato da una forte componente di ambizione personale e personalistica.Chi fa politica lo fa mettendo al centro le proprie ambizioni e puntando ad un percorso di crescita, inteso come progressiva conquista di ruoli (nel partito, nelle istituzioni, in enti, ecc.) e sempre meno con spirito di servizio.Distinguere la sana ambizione, che è quella in grado di coniugare un forte riferimento ai valori e agli ideali con la presunta capacità di saperli affermare nella pratica politica, da quella tutta orientata all’affermazione di sé (per il potere), è un’operazione spesso complessa.Il punto vero, allora, sembra quello di come incrementare i livelli di democrazia interna e come potenziare i processi di selezione (e formazione) delle classi dirigenti all’interno delle forze politiche.Più forti saranno questi elementi, tanto maggiore sarà la possibilità di contenere le degenerazioni.Tentando, al contempo, di avviare una riflessione profonda sulla possibilità e necessità di restituire alla politica e alla militanza un collegamento forte al senso e significato della nostra esperienza esistenziale.