IL BRODO DI PRODI

PAUSA...(ci rivediamo a settembre)


Come sarà questa estate?Non ci è dato saperlo; tra una guerra che si consuma velocemente e ripropone il solito conflitto alle nostre coscienze un po' addormentate e un governo, quello Prodi, che - alcuni sperano - non ce la farà a superare l'autunno, sarà sicuramente, termometri a parte, una estate calda.Un po' meno per le migliaia di reclusi che, con l'indulto, potranno respirare un'aria più fresca (ma non si diceva "stare al fresco"?, battutaccia...).Per quello che ci riguarda, lancio una riflessione sul tipo di pausa che ognuno di noi potrà concedersi, magari relativizzando anche i propri personali affanni.E invito a interrogarsi sulla dimensione che ognuno vorrebbe riconquistare.Quando si è bambini esiste la vacanza, che significa finalmente interrompere gli studi, trascorrere più tempo con i genitori, sperimentarsi in una condizione di gruppo ma anche di solitudine. E ogni anno cambia: si torna in vacanza carichi delle esperienze dell'anno trascorso e ci si confronta con i ritrovati compagni d'estate.Poi, con l'adolescenza e l'età adulta, si conquista la dimensione del viaggio, affrancandosi dalla presenza dei genitori e magari con amici o fidanzati, ci si proietta in un progetto di itinerario (magari semplicemente un campeggio), che rappresenta il desiderio di conoscenza (di se, degli altri, dell'altro).Un viaggio può durare settimane, mesi e a volte condizionare la nostra stessa esistenza.Quando si entra nella dimensione di adulti, con le responsabilità del lavoro e di una famiglia, la pausa cambia ancora nome, si va "in ferie".Che significa, semplicemente, sospendere il proprio impegno fisico e di responsabilità, ma non quello mentale, perchè ad un certo punto si dovrà "tornare dalle ferie".In ogni caso vi auguro una BUONA ESTATE.