Creato da sergio.merzario4658 il 05/10/2010
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« da Enzo riceviamo e vole...acr »

acr il baggese

Post n°203 pubblicato il 28 Aprile 2014 da sergio.merzario4658

Dall'Assessore Franco D'Alfonso... RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO! a cura di Acr e Crv

Dopo la prima riunione avevo elaborato la nota che unisco per uso del lavoro di gruppo; non entro in considerazioni di tecnica amministrativa
Concordo sulla necessita' di ben strutturare le poche vere citta' metropolitane (CM) esistenti in Italia e sottolineo tra loro il ruolo strategico di Milano quale modello da riproporre con opportuni adattamenti a climi e culture diversi lungo lo Stivale.
---
Oltre alla creazione della CM guardo con attenzione e speranze alla riforma del TitoloV Costituzione per ridimensionare le distorsioni della attivita' delle Regioni e individuare diverse e più moderne soluzioni per il governo dei territori, finalizzate ad attrarre energie professionali ed economiche disperse nella provincia profonda o prosperanti all'estero.

Sono poco convinto che Expo avra' funzione di leva per rilancio strutturale e d'immagine del Paese e di Milano; ci lascera' un po' di nuove infrastrutture viarie e di trasporto (pubbliche)e ricettive (alberghi, ristoranti e affini) private, oltre a un picco d'incassi per turismo organizzato e poco altro; a margine segnalo che un semestre di sovraffollamento rischiera' di far percepire una sorta di recessione nel 2016, per cui bisogna impegnarsi da subito a portare in citta' ulteriori eventi x ammortizzare il contraccolpo.

Credo che l'obiettivo centrale attorno a cui strutturare il documento debba essere la Costruzione di una realta' territoriale dotata di risorse e di relazioni, al suo interno e verso l'esterno, capaci di attrarre per la convenienza offerta: persone, competenze, capitali d'investimento.
In sintesi, quello che a più riprese, da inizio '900, e' stato fino a vent'anni fa e da allora "non e' più" o "e' sempre meno".

A cavallo tra marzo e aprile ho passato una settimana a New York, dove sono andato a visitare due dei maggiori centri di lancio  di start up d'impresa (Union Square a Manhattan e Dumbo a Brooklyn); mi sono reso conto che un Sindaco metropolitano (Bloomberg per la cronaca) e' riuscito in due mandati ad attivare i meccanismi capaci di rendere conveniente tornare a fare impresa in una citta' scombinata e in crisi come la Grande Mela. Ho tratto ottimismo e contatti per ridisegnare qui da noi modi d'operare che là stanno funzionando in modo soddisfacente.

Aggiungo  qualche osservazione puntuale sui temi che conosco per esperienza diretta e ritengo utili al sostegno economico della CM:

- Diffusione d'imprese: si parla molto d'imprese innovative; convine precisare che dobbiamo pensare intensamente alla crescita , oltre che a imprese della
 ricerca hitech, di aziende specializzate nella progettazione di prodotti che hanno un mercato internazionale.
 C'e' ancora spazio per moda, design, grafica, meccanica+robotica, farmaceutica. Non per megalinee di produzione standardizzata ma per medie linee
 flessibili, connesse a centri di ideazione e prototipazione, versatili e internazionali. Realtà che già oggi sono sia dentro la cerchia dei Navigli sia nei
Comuni di corona della provincia milanese.

- Politiche attive del lavoro: richiedono anche che il mercato degli alloggi sia ampio, vario e coerente con la domanda di chi lavora nei settori indicati sopra e/o studia nella CM, per cui vanno collegate al tema Csa e Mobilità.

- Mobilita': all'interno della nostra CM le infrastrutture devono essere funzionali a chi la vive nei tempi del lavoro, dello studio e del riposo e rendere nota
 la Milano metropoli per la rapidità e l'efficienza del suo sistema di commuting, anche a dimensione regionale.
 Di tutti i modi di collegamento con l'esterno sottolineo la primaria necessita' di attrezzare un hub aeroportuale collegato al meglio per via
 di terra all'intero NordOvest e NordEst. La CM per essere tale deve essere raggiungibile in modo diretto, non a tappe. Da questo risultato
 dipende  in particolare il necessario ruolo mondiale della sua Fiera, che rischia di essere tagliata fuori dai circuiti d'eccellenza. Per inciso, Malpensa
 ridotto a smistamento merci per Etihad significherebbe la retrocessione di Milano in fondo alle classifiche internazionali (peggio di quanto sta succedendo
 nel calcio)

- Commercio e turismo:
  Milano ha forte tradizione di "luogo degli scambi" di ogni tipo e ampiezza. Ritorna qui l'attenzione alla Fiera come strumento di promozione generale
  degli scambi di merci, di cultura materiale e di confronto delle
  innovazioni."

P.L.

 
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