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IL TOTEM DEL DUBBIO

LAICO AGNOSTICO E RELATIVISTICO

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La maldicenza non risparmia nessun ricercatore della verita'.Piu sei in alto e piu sei preso di mira da chi vuol salire e non ha le capacita'.Piu sai e' piu diventi il bersaglio degli ignoranti.

 

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Le donne tibetane subiscono sterilizzazioni e aborti forzati

A migliaia sono imprigionati, torturati e condannati senza processo

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f a c e b o o k

Post n°97 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da sassoc

Da qualche tempo internet ha aperto una nuova frontiera, Facebook.
Questo nuovo modo di comunicare e di stare assieme agli altri rappresenta un nuovo modo di fare comunità, diverso dalle varie chat, dai vari Messenger o Skipe perché, a differenza di tutto il pregresso, fa a meno dei nik name, ci si registra cioè con il proprio nome e cognome reale.
Nelle chat le persone che si incontrano non hanno nome e cognome, sono solo dei nik dietro ai quali vi sono uomini e donne che mai abbiamo (ovviamente generalizzando) conosciuto prima.
Accade così che dietro al nik ci si possa creare una personalità fittizia, inventata solo per il piacere di apparire diversi da ciò che realmente si è o, come accade spesso e ben volentieri, per “cuccare” meglio, mostrando di essere esattamente come il nostro interlocutore ci vorrebbe.
Le chat perciò galleggiano in un’aria che odora di fasullo, le stesse amicizie che vi si creano difficilmente vanno oltre la schermata avendo la medesima consistenza dell’aria densa, ed in questo sta tutto il loro limite.
Messenger o Skipe sono leggermente diversi, dietro al nik generalmente vi sono persone che conosciamo e frequentiamo giornalmente nella vita reale, sono pertanto un’estensione del tradizionale telefono del quale hanno preso il posto per la gioia di coloro che pagano la bolletta Telecom.
Face book ha davvero rivoluzionato il modo di fare comunità virtuale per il fatto che dall’altra parte del video vi sono persone vere, con nome e cognome, persone che conosciamo o abbiamo conosciuto nella vita reale e che per mille ragioni ci sono distanti.
Vecchi compagni di scuola, commilitoni, persone con le quali abbiamo condiviso fette importanti della nostra vita, persone dalle quali il corso della vita ci ha separato.
Secondo il mio parere è proprio questa la ragione principale del successo di face book, la carica di nostalgia che è in grado di evocarci quando, digitando un nome che ha ormai posto solo nel nostro cassetto dei ricordi, prende forma un’immagine, ritorna dal passato colui o colei con la quale si sono divise emozioni, sentimenti o semplici avventure della vita di tutti i giorni.
Altra grande opportunità offerta dal libro delle facce è quella di poter interloquire, in modo semplice con molte persone famose che normalmente frequentano mondi a noi lontani.
Ci ritroviamo così a inviare una domanda, una frase, un complimento a personaggi noti ed importanti del mondo del cinema, della canzone o della politica, allo stesso modo come rivolgiamo la parola ad un nostro vecchio compagno delle elementari. L’ottenere poi una risposta appaga, facendoci sentire, anche noi “poveri mortali”, un poco più importanti,
Vi è poi un terzo elemento da non trascurare che contribuisce, e non poco, al successo di fb.
Questa enorme comunità virtuale permette di girare da un personaggio all’altro e ci fa ricostruire un intreccio di conoscenze e amicizie incrociate appagando la voglia di voireismo che cova in ognuno di noi.
Come accade per ogni cosa, soprattutto per le novità, vi è chi ne fa la scorpacciata, gettandovisi a capofitto; chi la evita temendo chissà quale catastrofe in essa insita.
Io credo che, come per ogni cosa, l’uso corretto di uno strumento possa portare dei vantaggi, e fb non fa eccezione.
È uno strumento carino, simpatico, che può allietarci l’esistenza, sempre che si continui a tenere a mente che possiamo vivere benissimo anche senza di esso poiché non è da esso che la vita trae ragion d’essere.

Carlo

 


 
 
 
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ROSENROT

Sah ein Mädchen ein Röslein stehen
Blühte dort in lichten Höhen
So sprach sie ihren Liebsten an
Ob er es ihr steigen kann

Sie will es und so ist es fein
So war es und so wird es immer sein
Sie will und so ist es Brauch
Was sie will bekommt sie auch

Tiefe Brunnen muß man graben
Wenn man klares Wasser will
Rosenrot oh Rosenrot
Tiefe Wasser sind nicht still

Der Jüngling steigt den Berg mit Qual
Die Aussicht ist ihm sehr egal
Hat das Röslein nur im Sinn
Bringt es seiner Liebsten hin

Sie will es und so ist es fein
So war es und so wird es immer sein
Sie will und so ist es Brauch
Was sie will bekommt sie auch

Tiefe Brunnen muß man graben
Wenn man klares Wasser will
Rosenrot oh Rosenrot
Tiefe Wasser sind nicht still

An seinen Stiefeln bricht ein Stein
Will nicht mehr am Felsen sein
Und ein Schrei tut jedem kund
Beide fallen in den Grund

Sie will es und so ist es fein
So war es und so wird es immer sein
Sie will und so ist es Brauch
Was sie will bekommt sie auch

Tiefe Brunnen muß man graben
Wenn man klares Wasser will
Rosenrot oh Rosenrot
Tiefe Wasser sind nicht still

 
 
 

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