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Post n°3 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da ILoveRadioRock
Visto che questo blog vuole essere un punto di diffusione di tutto ciò che è Rock a Roma credo che sia il caso di segnalare questo evento. Per ora non ne so molto. Se riuscirò ad approfondire vi riferirò. Per ora vi riporto quanto già presente sul sito dell'Auditorium Scritto e Diretto da Con Quando: il 26, 27 e 28 Gennaio 2010 " In anteprima mondiale, Rock Revolution, il primo grande spettacolo / memoria del rock, un viaggio in musica e immagini attraverso i volti, le canzoni, gli avvenimenti, i personaggi che in 50 anni hanno scritto la “rivoluzione del rock”. Più che uno spettacolo, un’esperienza teatrale ad immersione totale in cui la scena invade tutta la sala rivestendola con i segni e le grafiche del tempo, in una partitura unica per voci, strumenti, ambienti virtuali e “apparizioni impossibili”. La Sala Sinopoli si veste di luci, colori e suoni per un viaggio alle radici della cultura rock attraverso una serie di quadri che rivisiteranno l’iconografia, i simboli, gli avvenimenti storici, scandendo i brani più belli e significativi che ne hanno fatto la sua storia attraverso la storia stessa, intervallati con le voci originali dei “testimonial” del tempo come Che Guevara o Martin Luther King. Da Elvis Presley ai Clash, dal Rock’n’Roll alla Swinging London passando attraverso la Psychedelia, Woodstock, il Guitar Show con Frank Zappa e Jimi Hendrix, il Punk, i Led Zeppelin, i Ramones... La colonna sonora è una sapiente combinazione fra performance live, mix fra strumenti, voci del tempo e banda magnetica, con l’energia e il ritmo del rock. Il motore dello spettacolo è la Rock Revolution Band, formata da: Narayana, Alessandra Ferrari, Alessio Spini, Angelo Del Vecchio. I quattro giovanissimi, straordinari ragazzi che hanno conquistato la notte bianca di Barcellona la scorsa estate, aggiungono al naturale talento una solida preparazione musicale, presenza scenica, flessibilità e spontaneità." |
Post n°2 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da ILoveRadioRock
Non saprei dire quale sia il mio artista preferito. A seconda dei tempi e dei momenti è cambiato più volte. Però sono sicuro che in Gran Bretagna dopo i Beatles Adesso su YouTube ci possiamo gustare Jam Session trasmesse da tutti i canali del Mondo. Come questa versione di The Wanton Song che a me piace moltissimo perchè è molto più bella della versione in studio. Anche se molto fedele all'originale, è suonata molto meglio ritmicamente. Non me ne voglia il povero John 'Bonzo' Bonham , pace all'anima sua.. ma i batteristi di adesso hanno fatto tecnicamente dei progressi enormi e non solo in studio, dove grazie a Pro Tools & company, è diventato tutto più facile. Questa ascoltatela con buone cuffie ed esaltate i bassi per apprezzare l'uso del pedale. Anche Bonzo, comunque, all'epoca mi procurava veri orgasmi di piacere nel sentirlo: mi piace pensare che se adesso molti batteristi sono diventati così bravi, lo si debba anche al suo esempio. |
Uno dovrebbe cercare sempre d'iniziare col botto. E c'è chi invece inizia malissimo.Qualche anno fa intrapresi la carriere di ciclista amatoriale. Mesi di tabelle di marcia, km macinati guardando sempre il "cycling computer" per contare pedalate al minuto, battiti cardiaci al minuto,fissando sempre i cronometro per completare una salita limando i tempi minuto dopo minuto tentando di emulare eroismi d'altri tempi.Il grande giorno del debutto arriva. Quella mattina era filato tutto liscio: appuntamento con la squadra all'alba, arrivo puntuale al check della gara. Non mi sembrava vero visto che in genere faccio sempre qualche cavolata. Non ci credevo ancora che quel giorno sarei riuscito a correre una gara.. ed infatti .. Tutto baldanzoso mi avvicino alla linea di partenza quando un giudice di gara mi fa notare che non avevo il caschetto ( obbligatorio) in testa.Vi risparmio tutto quello che è successo da quel momento in poi: da quando sono corso a riprendere dall'auto della squadra il dimenticato salva-capoccia fino a quando, partendo in ritardo rispetto al resto dei corridori, mi sono ritrovato per strade e stradine di paesi, cercando di raggiungere la coda della corsa, a chiedere pateticamente ai locali se avessero visto dei ciclisti passare da quelle parti. Ho rinunciato solo dopo aver raggiunto una superstrada e non c'era più un cazzo di nessuno a cui chiedere. Tornato alla partenza ho aspettato pazientemene cinque ore prima di rivedere i miei compagni di squadra.. e non vi dico le prese per il culo successive. Debutto folgorante! Che c'entra tutto questo con il Rock? Un cavolo. Però è la prima cosa che m'è venuta in mente quando la sera del primo concerto che avrei voluto raccontare in questo blog, per la precisione quello dei Dodos al Circolo degli Artisti i primi del Dicembre 2008 , non ho trovato la mia macchina fotografica con cui volevo immortalare momenti della serata. Mi sono incazzato da morire tra me e me con la mia ragazza che si frega sempre la mia Nikon. Non ci volevo andare più e poi sono andato lo stesso. Ho visto solo gli ultimi tre pezzi ma per fortuna ho fatto in tempo a bere due Martini. Forse ne avrei bevuto ancora qualcuno se al chitarrista non si fosse rotta una corda ed avesse pensato che era il momento buono per finirla lì. Vabbè serata proprio sfigata. Del resto non è che avessero tutto 'sto grande repertorio. Buona navigazione ma prima di salutarvi vorrei fare un appello ai gestori del Circolo: per 5 euro potreste mettere un po' piu' di Martini nei bicchieri invece che quelle due dita da pezzenti ?!
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