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Un uomo confuso. L'ultima serie di dietrofront.

Post n°34 pubblicato il 07 Febbraio 2011 da ilpensieroscomodo

Quando sembrava che nulla in terra potesse sconfiggere o indebolire il potere del premier, ecco spuntare le dichiarazioni di Nicole Minetti e delle altre “papi-girls”!
A differenza delle altre inchieste a suo carico (Processo Mills – Processo Mediatrade - Diffamazione aggravata dall'uso del mezzo televisivo - Favoreggiamento della prostituzione minorile - Concussione e minaccia a un corpo politico amministrativo e giudiziario e Concussione Aggravata), le intercettazioni sono sempre state la bestia nera di Silvio Berlusconi; senza contare i numerosi bonifici per la Minetti, Noemi e Ruby – Rubacuori (più che altro Ruba-Soldi).
La situazione si è messa talmente male che ha portato Mr. Premier a tendere una mano all’opposizione, cavalcando il monito di Napolitano circa l’instaurazione di un nuovo clima politico pro riforme. Gesto politico ben noto all’opposizione ma che questa volta non si è lasciata ingannare dal “malizioso invito invitante” di Berlusconi. Pierluigi Bersani e D’Alema, per la prima volta concordi, hanno rispedito al mittente l’invito di una cooperazione dicendo:<<questa volta non ci caschiamo e anche se ha promesso di rilanciare l’economia, continua ad aumentare le tasse ai cittadini!>>. Si, anche io mi son sconvolto quando ho sentito la “voce dell’opposizione” ma questa volta, finalmente, ci siamo. Magari Silvio non cadrà; magari comanderà ancora per 2 anni. Fatto sta che la presenza di partiti e quotidiani avversi alla finta politica del fare degli ultimi 3 anni da speranza ai deboli d’animo come me. La rivolta in Egitto ha dimostrato che perfino gli egiziani ne hanno fin sopra la testa. Certo, quella lì è dittatura mentre in Italia c’è si una dittatura ma pur sempre democratica!
Perfino Niccolò Ghedini sembra essersi arreso alla vita mondana del suo padrone, dopo lunghi mesi rinchiuso a palazzo Grazioli e ad Arcore, l’avvocato ha ricordato di avere una famiglia e che i figli non si crescono da soli. Aggiungiamo il voto al federalismo che vede tragicamente in bilico questo governo (vedi caduta Berlusconi 1996). Il PDl, spesso tradotto in Partito della Lega, è continuamente minacciato da minacce più interne che esterne. Basta lasciar scorrere il tempo che inciampa nuovamente da solo in una nuova inchiesta giudiziaria. E poi dicono che sono i magistrati comunisti! A me pare proprio che sia lui a cercarsele!
Concludo con la volontà del Berlusca di scendere in piazza per manifestare contro la magistratura, pilastro della nostra società civile e creatrice dello stato di diritto italiano, anche se non percepibile facilmente. Naturalmente, dopo un breve incontro con Gianni Letta-risolvoguai, ha deciso che forse forse non sarebbe una buona idea scendere in piazza per i suoi interesse, una volta tanto, e che ritirare l’intenzione è cosa nobile. Certo, sarebbe stato ancora più nobile non esternare la volontà di annientare la magistratura.

Matteo Esposito

 
 
 
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