Il pensiero scomodo

Buon Natale.


Se qualcuno mi avesse chiesto: “Perché lo fai?”, non avrei potuto che rispondergli “Perché so che devo.” Nulla di più semplice.Questo è uno sporco mondo dove la gente è drogata sia a livello psichico, che psicologico, che fisico. Tanti sono i mali, tante le sofferenze e tanti i dispiaceri. C’è gente che fatica ad arrivare a fine mese, gente che fatica a respirare per un intero giorno, gente che desidera morire. E poi ci sono i giovani che hanno bisogno di avere il proprio futuro.Se le cose continuassero a restare così, nessuno di noi giovani avrà diritto al suo futuro. Ci si può soffermare ore a discutere e ragionare sulla liceità delle rivendicazioni da parte dei movimenti studenteschi, da parte degli operai, dei sindacati, della gente che, volente o nolente, tira avanti perché indietro non si può. Non è quello il punto.Io sono straconvinto che l’atto di arroganza con il quale la gerontocrazia sta rubando il futuro a chi verrà poi non è accettabile. Ma, allora, cosa fare?Non sono ancora in grado di capire se Berlusconi sia prodotto o creatore di questa assurda epoca. Sta di fatto che è simbolo e protagonista di tutto ciò che gira attorno all’insensato mondo politico che ci governa. Sono vieppiù convinto che, quello attuale, verrà ricordato come “periodo di dittatura blanda” o di “regime nascosto”. Lo status di drogati, di cui prima, ha portato il popolo, vero ed unico depositario della sovranità ma non del potere, a non considerare come male assoluto l’incredibile accentramento di potere mediatico, economico e politico nelle mani di un singolo. E, allora, trovano terreno fertile le continue leccate di culo di Minzolini, le sparate di Fede, le dichiarazioni al vetriolo di Gasparri, La Russa e company, per non parlare dei presunti scoop de Il Giornale e Libero. Ma, alla fine dei conti, l’abile manipolazione dei media da parte di un gruppetto di persone ci ha portati sull’orlo di un precipizio e, laddove ci si accinga a cadervi giù, non esiterà a scavare in fondo purchè ciascuno di noi cada ancora più in basso. Perché non c’è limite al peggio.C’è chi, come me, per sentirsi un po’ più libero, e quindi, felice, le prova e le ha provate tutte, guardando ore e ore di cinema di qualità, leggendo libri di indubbio valore artistico (che gioia il De profundis di Oscar Wilde.), scrivendo, studiando e vivendo al meglio la sua vita. E’ tanto, si deve ammettere. Ma non può bastare.E allora non mi resta che tornare al quesito iniziale “Perché lo fai?”, ovviamente riferito all’impegno profuso per mantenere vivo il blog e perorare la causa della giusta e libera informazione. Beh, “Perché devo.” Non basta. Occorre argomentare. E allora mi viene da dire questo: un giorno, se potrò permettermelo, avrò uno o due figli. Se il mio futuro è grigio, il loro potrebbe essere nero. Sui libri di storia loro leggeranno di questo dittatore nascosto, di questo Silvio Berlusconi. Ne dovranno studiare le gesta. Avendo fede nella verità storica, il suo operato verrà preso per quello che è stato, un continuo mettere mano alla giustizia per far si che la stessa non si avvalga della sua, incontestabile, facoltà di punire chi trasgredisce la legge. Ma la verità storica farà il suo corso quando lui sarà gia morto da tempo, non infangando altro che la sua memoria. Qualcuno di noi, giovani di oggi, gli sopravviverà e si ritroverà a parlare di lui alle successive generazioni (i miei uno o dure figli). Mi sarei sentito un vigliacco o un pusillanime se, parlandone con chi verrà dopo di me, sarei stato costretto a dire: “non ho potuto fare niente per contrastarlo.” Sarò fiero, orgoglioso, felice e in pace con me stesso quando, grazie alla passione usata per il blog e il pdf potrò dire: “Nel mio piccolo, ho contribuito a far cadere il regime.” Ecco perché devo farlo.Gustavo Marigliano