Il pensiero scomodo

Un paese allo sfascio


Da questa settimana cambiamo nuovamente formato. Abbandoniamo il pdf e ci affidiamo solamente ai blog. Ogni 1-2 giorni aggiorneremo il blog con i pezzi scritti da noi. Attendiamo commenti e suggerimenti.Mai così in basso dal dopoguerra.Gli avvenimenti di queste settimane sono agghiaccianti. Sono anni che il mondo ci ride dietro, da qualche tempo ci stanno considerando sempre meno e, da qualche settimana, si stanno preoccupando per noi.Nella nostra storia non siamo mai stati un modello in positivo, ma nemmeno un modello in negativo. E' triste osservare ormai cosa si pensa in Tahilandia di noi. La dissoluzione di ogni benchè minima parvenza di sobrietà, di onestà, di qualsiasi valore positivo in generale, è evidente. E, mai come in questo periodo, chi è al potere riesce ad essere peggiore di chi il potere glielo ha "prestato". Questo non vuole essere l'ennesimo pezzo sulla moralità del nostro premier, non ce n'è bisogno. Ormai è chiaro a tutti, anche a chi lo ha sempre votato, a chi continuerà a votarlo, a chi gli lecca il culo e a chi trae benefici dalla sua politica. Qualunque persona intelligente almeno quanto un ornitorinco sa quanto vale come persona, come uomo. Ma a me, personalmente, non frega nulla, Questi sono problemi suoi e della sua coscienza. Perchè sono convinto che, al di là di tutto, del fatto che sfugge ai magistrati, che si sia arricchito, che mantenga la sua ricchezza col suo potere e che si diverta in quel modo, alla fin fine, si deve pur infilare sotto le coperte. Ed allora, negli istanti immediatamente precedenti al sonno, prima di cadere tra le braccia di morfeo, sono sicuro che fa i conti con la realtà. La vera realtà. Non quella edulcorata presente nelle sue memorie difensive e quella completamente inventata raccontata in tv dai suoi servi. I ricatti di quelli che credeva buoni amici (oltre che direttore del Tg4...), la considerazione che le ragazze che sovvenzionava avevano di lui, il pensiero dei figli che, checchè ne dicano, sono coscienti della condizione in cui si ritrova il loro padre. Ed alla sua coscienza, purtroppo per lui, non può sfuggire. Non c'è legittimo impedimento che tenga.Ma, dicevo, non è la sua moralità il vero problema. Il vero problema è quello che ha combinato alla società, la traccia del suo cammino. L'inizio della dissoluzione della società in ogni sua più piccola fibra. Sia chiaro, Berlusconi non è nè il primo, nè sarà l'ultimo dei politici (anche se non credo lo si possa definire tale) disonesti e amorali. Ma, di gran lunga, è quello che ha influenzato di più la storia del nostro paese. A partire dalla sua discesa in campo, preceduta dalla sua scalata al potere economico, culminata con l'asta al ribasso della qualità dei programmi televisivi propinati dalle sue tv. Ha iniziato coi comunisti. Sono stati e, sono ancora, il suo bersaglio preferito. Nonostante ci sia gente come D'Alema, che credo sia difficile definire comunista. Però lo fa. Negando l'evidenza. Poi è stata la volta dei giudici. Anche loro comunisti. Tacciati di voler sovvertire il voto popolare. Ha fatto rimbalzare talmente tanto questo concetto che ormai sembrerebbe assurdo affermare che i giudici sono espressione di uno dei poteri dello Stato, quindi sullo stesso piano dei politici. Indipendenti da loro. E poi c'è stato l'attacco al sistema informativo. Non gli è bastato comprare almeno un'unità per ogni mass media esistente. Ha deciso di voler controllare il pubblico, come la Rai. Con il risultato che oltre Santoro, Floris e Lerner in tv non si può che assistere a programmi controllati da lui. Che comunque prova a sabotare, tramite i suoi servi, tramite i vari Masi e Minzolini, anche loro servi ma pagati da noi cittadini.Il paese è allo sfascio. Quando il capo del governo attacca i giudici e il presidente della camera. Quando i giudici si affidano al presidente della camera per poter giudicare il presidente del consiglio. Quando i membri del parlamento impediscono ai giudici di giudicare il presidente del consiglio, che intanto però cerca di sabotare in tutti i modi sia le indagini, sia il tentativo da quei pochi giornalisti ancora liberi che diffondono le notizie in maniera seria e oggettiva. Quando ogni voce dissonante da quella sacra del governo viene infangata in maniera sleale e meschina. E quando, alla fine, il 40% del popolo si dichiara ancora indeciso riguardo al voto che potrebbe essere anche imminente. Quando tutte queste cose avvengono, è allora che si può tranquillamente affermare che il paese sta andando a rotoli. Sul fuoco di una crisi economica mai sopita e con la classe politica che anzichè cercare di procurarsi un estintore continua a controllare che non si bruci tutto. Questa settimana è successo di tutto. Frattini, Ministro degli Esteri, praticamente mai presente in aula dal suo insediamento, si è trovato a rispondere durante un question time a proposito della casa di Montecarlo. La casa di Fini, di Tulliani, o forse no. Magari si. E, comunque, ma cosa diavolo significa? Che senso ha sapere di chi è quella casa? E va bene, ammettiamo che è di Tulliani. Saranno affaracci suoi? Invece no! Bisognava screditare l'avversario di turno. E allora fuoco su Fini, così cerchiamo di parlare d'altro.C'è stata anche la mozione di sfiducia per Bondi. Le mitiche opposizioni, prima hanno chiesto di votarla, poi si sono fatti appioppare un giorno in cui molti esponenti dei loro partiti erano assenti. Con il risultato che Bondi è ancora lì, nonostante la sua insulsaggine. Tanto è col piffero che si dimette, Silvio docet.Il Pd riesce ad essere sempre un passo avanti rispetto agli altri. Ovviamente verso il baratro. In una situazione del genere, con un premier così indebolito dalla sua così potente inettitudine, dovrebbe essere un gioco da ragazzi ottenere elezioni e vincerle. Ma loro no, loro sono sadici. Non c'è ancora un leader, non c'è ancora una coalizione, tra una settimana forse il programma. Ma che cosa stanno aspettando? Perchè non decidersi subito sul da farsi e cominciare in anticipo sta benedetta campagna elettorale? Bah. Sbaglia Bindi quando dice che la pochezza delle opposizioni non fa il gioco di Berlusconi. Quanti di voi si sono sentiti chiedere "ma oltre Berlusconi, cosa c'è?". Il vuoto per adesso. Ed è quello che vuole. E che sembra vogliano anche nel Pd.Quale potrebbe essere una soluzione? E' questo quello che ci chiediamo tutti. Io credo che in realtà, almeno in teoria, non dvorebbe essere molto difficile. In primis, il Pd sceglie il candidato premier, la sua coalizione e comincia a martellare in tv e su ogni mass media per cominciare ad inculcare nella testa della gente che un'alternativa c'è. Poi ci sarebbe da vincere le elezioni, cosa molto facile una volta stabilito il da farsi con unità d'intenti. E poi chiudere la partita: sistemare una volta per tutte l'atavico problema del conflitto di interesse, costringere Berlusconi ad affrontare un processo che sia uno e poi governare decentemente questo paese. Non dico bene, badate. Mi accontento della decenza.Gustavo Marigliano