Il pensiero scomodo

Italia: l'origine dell'anomalia.


Lo scopo di noi de “Il Pensiero Scomodo” è stato fin da subito quello di dire ciò che gli altri non dicono. Tra le tante questioni taciute, vuoi per la lontananza in termini di tempo, vuoi per l’influenza di determinati personaggi, c’è anche, e soprattutto, la storia degli ultimi 30 anni della nostra Repubblica. I meno giovani, come noi, non hanno vissuto sulla propria pelle la strategia del terrore, la storia della P2, tangentopoli, il patto Stato-Mafia. Ma sta vivendo l’anomalia Berlusconi.Tuttavia, nonostante l’evidenza, c’è ancora chi nega che ci sia un problema, o, peggio ancora, chi crede che il problema Berlusconi sia paritario a, per fare due nomi, al problema Bassolino, o al problema Mastella. Ma non è così. Proprio per niente. Lungi da me voler credere a questioni utopistiche circa la presunta moralità, l’etica e la legalità di qualsivoglia rappresentante politico. Ma la differenza è chiara: c’è chi ruba per se stesso, quando può e chi ruba per se e i suoi “amici”, in maniera scientifica, creandosi le occasioni per farlo e i sotterfugi per evitare di dover pagare il conto. E questo è più grave e pericoloso del Bassolino o del Mastella di turno. Ed, in questa rubrica, argomenterò la mia riflessione.Si è detto del fatto che, negli ultimi 30 anni, la nostra Repubblica è stata oggetto di disastrosi scandali, che hanno messo alla luce pesanti pecche nell’organizzazione della democrazia. Grazie a”Il Pensiero Scomodo” ed, in particolare, a questa rubrica, cercherò di spiegare perché, utilizzando fonti certe e provando ad azzardare delle ipotesi. Quantomeno credibili.L’inizio.  L’origine del male, secondo questa chiave di lettura, ha un nome: loggia massonica P2.La massoneria è un ordine che ha lo scopo di raggiungere il “perfezionamento dell’individuo”. E’ difficile collocare in un definito periodo storico la nascita di organizzazioni di questo tipo, in quanto una delle caratteristiche principali è la segretezza. Tuttavia, si sa per certo che ne esistono sparse in tutto il mondo, ancora oggi, e che sono collegate tra loro. In Italia, la prima loggia massonica è stata la Grande Oriente d’Italia, fondata nel 1805. Nel 1908, ci fu uno scisma, che portò alla nascita di un nuovo filone massonico, la Gran Loggia d’Italia. Una delle caratteristiche delle logge massoniche, oltre alla segretezza, è quella di contenere più correnti, facenti parte della stessa organizzazione generale. La loggia massonica P2, di cui sopra, è stata una delle correnti all’interno del Grande Oriente d’Italia.Inizialmente, la loggia massonica in questione era denominata Propaganda, al momento della sua nascita, nel 1877. Già nel 1893 ci fu il primo scandalo legato a questa loggia, cui erano affiliati numerosi deputati, senatori, banchieri ed imprenditori di spicco. Quella faccenda entrò nella storia come “scandalo della Banca Romana”. Data la situazione particolare dell’Italia, dove ben sei istituti di credito potevano emettere moneta, fu facile per alcuni esponenti della loggia inquinare questo meccanismo di emissione di valuta, traendone vantaggio. Si vociferò addirittura dell’interessamento di Umberto I, re d’Italia, pesantemente indebitato con la banca Romana. Lo scandalo provocò una riforma del sistema di emissione di moneta italiano, coinvolse personaggi come Giolitti e Crispi, i quali furono bersagliati dall’opinione pubblica. Il processo, tuttavia, si concluse con un nulla di fatto, anche a causa della sparizione di alcuni documenti. Lo scandalo della banca Romana ebbe come conseguenza anche il ridimensionamento di questa loggia, con leggi ad hoc.In epoca fascista, a causa dell’abolizione della libertà di associazione, la Grande Loggia d’Oriente fu costretta a sciogliersi, e con essa l’allora loggia Propaganda. Ma, dopo la Liberazione, poté ricostituirsi e, a causa della logica di assegnazione di denominazioni da parte del Grande Oriente d’Italia, dovette chiamarsi Propaganda 2 (e, da allora, fu da sempre riconosciuta come P2).Il 1969 fu un anno di estrema importanza per la storia della loggia massonica P2. E’ l’anno in cui vi entra a far parte un tale Licio Gelli.Per ragioni mai chiarite, Gelli, da imprenditore toscano, riuscì a far subito carriera all’interno della loggia. Nel 1970, va in scena lo storico golpe Borghese. Sintetizzando, il golpe Borghese, è stato un tentativo di colpo di Stato, rientrato poco prima di essere stato attuato, spalleggiato dai servizi segreti italiani, dalla mafia e dalla P2. Vi rimando a Wikipedia per saperne di più.Nel 1971, Gelli è posto a capo della loggia P2. A soli 2 anni dal suo ingresso.Nel 1973 c’è l’unificazione delle due grandi logge italiane: la Grande Oriente d’Italia e la Gran Loggia d’Italia. In quell’occasione, la loggia P2 ebbe numerosi nuovi iscritti. Anche se la riunificazione tra le due grandi logge durò solo due anni, la P2 si ritrovò con un organico ben più ampio.E adesso un breve flash back, riguardante il periodo della strategia della tensione. Quel periodo è stato una delle pagine nere della storia della Repubblica italiana. Con “strategia della tensione”, si indica quel periodo che parte dalla fine della seconda guerra mondiale, con particolare riferimento agli anni tra il 1969 e il 1984. E’ un periodo caratterizzato da numerosi attacchi terroristici (di recente s’è chiuso il processo per i fatti di Piazza della loggia a Brescia, per citarne uno), con varie teorie al riguardo. A prescindere dalle teorie ipotizzate, sta di fatto che in quel periodo ci fu qualcuno, o qualcosa, che aveva intenzione di destabilizzare il mondo politico italiano. Probabilmente per creare i presupposti di un nuovo golpe.Tra le tante ipotesi sulla strategia della tensione, c’è quella del coinvolgimento della P2. Ad ogni modo, l’alacre lavoro dei giudici, impegnati a dirimere le questioni riguardanti i vari attentati, li portò ad indagare di membri della P2. Sollevando un polverone. Si parla del dicembre del 1974.Tutto questo portò alla sospensione della loggia P2. Ma fu una sospensione solamente ufficiale, perché, ufficiosamente, i membri della loggia non ne risentirono. C’è da precisare che, la sospensione, riguardava solamente la loggia P2, non il Grande Oriente d’Italia. Ciò voleva dire che gli iscritti alla P2, seppur sciolta la loro corrente, rimanevano massoni iscritti alla Grande Oriente d’Italia.Nei due anni successivi, fino al 1976, Gelli si adoperò per far rinascere la loggia P2, senza entrare in contrasto con la grande Oriente d’Italia, il cui Grande Maestro Venerabile era un certo Salvini. Gelli ripeté le iniziazioni, ricostituendo una loggia di cui era capo. Ma anche questa nuova P2 fu, ufficialmente, sciolta.Nonostante le questioni “burocratiche”, tra il 1976 e il 1981 la loggia massonica P2 ebbe il suo periodo d’oro, con tentativi di espansione anche in Sudamerica. In tale periodo, tuttavia, non agiva più come organizzazione massonica, ma come organizzazione propria, pur mantenendo rapporti con la Grande Oriente d’Italia, probabilmente basati sul ricatto, o, per essere politically correct, “reciproca dipendenza”.Nel 1981 per Gelli venne emesso un mandato di cattura, per spionaggio politico o militare. Le indagini relative al rapimento di Michele Sindona, portarono alla luce i documenti riguardanti la loggia P2, posseduti da Gelli nella, ormai celebre, Villa Wanda. Una apposita commisione parlamentare, presieduta da Tina Anselmi, rivelò buona parte dei segreti di questa loggia massonica. Ma di questo si parlerà nel prossimo numero.Gustavo Marigliano.