Creato da lombardia88 il 04/01/2009

imbrrogliati

quello che ci capita,imbrogliati a VARIO MODO

 

 

fate girare

Post n°87 pubblicato il 24 Gennaio 2012 da lombardia88

 

 
 
 

caccia ball, bossi lega nord,finiti

Post n°85 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da lombardia88
 
Tag: bossi

 

lega nord,lega dei ball,ma poi la signora del bossi, la signora come se chiama marroni,non ha visto che accade agli altri paesi, gheddafi,benaly,mubarak,ecc la gente del 2000 non vuole dinastie, cioè non basta essere figli per ereditare,

 

veramente sono diventati più buffoni di prima, l'argine che maroni tenta di mettere è assurdo,impossibile,senza nessuna speranza, quandoi un partito è in mano alle fattucchiere è la fine che fa è questa, cioè la fine, come fai a credere ad un partito che da una  parte strombazza padania libera dall'altra porta i soldi in tanzania,mette la moglie del capo a capo di una fondazione e suon mi pare di 600milioni all'anno, e poi mette il figlio ad ereditare il posto del malcapitato malato di corpo e di mente del capo, è il partito che sempre è stato, la saccoccia loro e le balle agli altri, ma poi la signora del bossi, la signora come se chiama marroni,non ha visto che accade agli altri paesi, gheddafi,benaly,mubarak,ecc la gente del 2000 non vuole dinastie, cioè non basta essere figli per ereditare,ci vuole cervello e nella lega ne manca parecchio,poi io ci abito nel regno di bossi, è peggio della calabria, omertà,falsità,evasione massiccia, regole niente, solo facciata, cioè la mafia al nord ci è arrivata con l'aiuto di bossi e berlusconi, adesso l'unica via è la tanzania, cerchio magico vacci che hai rotto i coglioni

 

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http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/21/dopo-pace-umbe...

Dopo la pace tra Bossi e Maroni 
la Lega tenta di ricompattarsi a Milano

Manifestazione del Carroccio a forte rischio contestazioni: le liti interne tra cerchisti e barbari sognanti non si sono placate. E se la corrente dell'ex ministro dell'Interno ha incassato la battaglia sul capogruppo alla Camera e sui congressi, gli uomini di Rosi Mauro e Reguzzoni sono sul piede di guerra. Così in piazza ci saranno bandiere della Tanzania e fischietti pronti per contestare anche i vertici del partito. E che l'unità fosse solo apparente lo confermano le parole di Rosi Mauro che punzecchia Bobo: "Io non parlo attraverso facebook"

 

Il manifesto affisso al consolato della Tanzania

Pericolo Milano per la Lega. Il Carroccio si è dato appuntamento in piazza Duomo per manifestare contro il governo Monti ma è forte la preoccupazione che oggetto della contestazione diventi Umberto Bossi. E che il corteo si trasformi in una resa dei conti (anche fisica) tra i "barbari sognanti" di fede maroniana e i seguaci del fantomatico Cerchio Magico, capitanato da Rosi Mauro, braccio armato di Manuela Marrone, moglie del Senatùr e strenua sostenitrice di Marco Reguzzoni e, ovviamente, nume tutelare del figlio, il trota Renzo, che vorrebbe mettere a Capo del partito. 

 

 
 
 

berlusconi,menomale che te ne vaiiiiiiiiiiiiiii

Post n°84 pubblicato il 13 Novembre 2011 da annainfuriata

Post n°186 pubblicato il 13 Novembre 2011 da annainfuriata

 

 

ma non vuole morire, ma non la vuole capire, la fine arriva per tutti,ma per uno che si crede dio non è capibile,non è ammissibile,non è democratico,ma chi non si rende conto della propria fine fa male a se e a chi gli sta vicino, un uomo sempre pronto a mentire tanto da credeci pure lui, hanno votato su 42 milioni di italiani il popolo delle leibertà con bossi e fini compresi 17 milioni di cittadini, che sono il quasi 39% dei 42 milioni,ma noi italiani aventi diritto siamo 50milioni,dunque la metà sarebbe 25 milioni,ma non è manco dei 42 milioni il 50% +1,dunque non è la maggioranza degli italiani che ha votato berlusconi,ma una maggioranza politica, cioè dettata dalla legge porco di calderoli,se poi metti che fini aveva ai tempi il 6% dei voti ,la maggioranza berlusconi-bossi non l'hanno più da un anno e mentono alla gente, grazie alle tv, poi c'è il web e quello non lo possono manipolare, manco le tv estere possono manipolare, tutti hanno un'antenna e le vedono, dunque basta trattarci come deficienti, a casa o governo tecnico o a casa, ma se l'italia va in fallimento poi la galera se la devono fare, il debito prodi l'ha lasciato al 105%,oggi è al 120%, chi ha rubato soldi ai terremotati, chi ha messo milanesi a fare quello che ha fatto, chi ha usato bisignani, chi ha dell'utri nel partito, chi ha verdini, chi ha avvocati parlamentari pagati da me per i cacchi suoi, vergogna chiedete a noi cose impossibili, non potete tornare vergini dopo bordelli di massa e pubblici

 

berlusconi è rimasto male per le contestazioni in piazza, anzi per i festaggiamenti per le sue dimissioni,pure maroni non capisce, e che bossi magari ci rimane offeso, primo per noi il fatto che si sia dimesso è festa, noi votiamo di tutto, tranne per lega-pdl, secondo visto che ci siamo chiariamo a bossi-maroni-berlusconi che non sono maggiornaza nel paese nè per numero elettori ,nè per sondaggi, e neanche come rappresentazione parlamentare se non fosse per i vari scilipoti comprati, cioè fini che era il 5% dell'elettorato e che berlusconi ha fatto fuori,rappresenterà qualche uno o solo loro hanno facolta di essere rappresentanti di una minoranza degli italiani grazie alla legge porco.


Per i modi non graziosi di dare addio ad un uomo che noi detestiamo, per via di trascorsi e pure odierni fatti vair, che vanno dalla mafia alla corruzione, all'evasione fiscale, a leggi personali e tutto e di più, ricordo che quando prodi fu dimesso alla camera i leghisti stapparono spumante e mangiarono a mò di porci la mortadella , q1uesto non in strada ma in parlamento, per poi continuarte con rutti, gesti di tita alzate, corna e pernacchie e vari gesti sempre di questa fatta a rete unificate, cioè una lagnanza da loro è solo sceneggiata, chi è porco da del maiale all'agnello, si vergognino di esistere.

Per berlusconi inutile dire che pure nel resto del mondo non lo reggevano più dalle corne, all'insulto al canciellire tedesco dandole della culona inchiappabile, al kapò ecc, cioè se siete cafoni doc, che volete i tappeti di velluto,noi siamo popolo, non siamo parlamentari, e siamo solo stufi di mantenervi, zotici che non siete altro, almeno non fate i buffoni fino all'ultimo, io vi detesto perchè avete rovinato il mio paese e poi siete solo arroganza e basta, andiamo a votare e fatela finita, schifosi che non siete altro, questo lo scrivo perchè stufa di essere offesa da bossi e berlusconi

 

 
 
 

i nostro governanti si prendono tutto,e noi paghiamo

Post n°83 pubblicato il 10 Settembre 2011 da annainfuriata

obama mette un tetto il nostro governo, mette in saccoccia e basta,vergogna sono solo succhiasangue il nostro,DIMISSIONI,GOVERNO DIMISSIONI

Obama: tetto a 500mila dollari per gli stipendi dei manager,e in italia?

 

l'italia è una giungla, manco tutti chiari,sembra che siano ingarbugliati apposta, cioè messi e fatti in modo da non capire, una cosa è certa.quando ti dicono che i parlamentari vanno dimezzati apposta si scordano dell'indotto,cioè di tutto quello che il parlamento tocca, gestisce,che vuol dire chi metto alle poste, alle ferrovie,alle banche,ai consigli ecc, ma perchè non facciamo i conti di quanto è il complessivo esborso delle stato, per me 10miliardi l'anno non bastano, fra regioni,province, consigli e di tutto e di più che s'inventono, con parenti amici e servi,cioè quì si parla anche del posto di lavoro che magari il costo normale sul mercato è di 3000 euro mensili,invece siccome è posto raccomandato della politica ne prendono 5000,dei consiglieri che non servono, delle province moltiplicate, l'ultima monza, dei sottosottosegretari, insomma per dirla chiara, ci stanno prendendo per il culo, ecco perchè la geramani,insomma un paese normale dice cche devo dare soldi per quei barboni lì, ed ha ragione, insomma per forza che siamo al fallimento,obama mette un tetto il nostro governo, mette in saccoccia e basta

 

http://www.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-d75ab37e-...

Una Croce Rossa in rosso, non è un gioco di parole, ma lo stato del bilancio di un ente pubblico che è sotto di cinquanta milioni. Un ente pubblico che da sempre viene soccorso dai contribuenti che riversano nelle sue casse tanti soldi, fino a 160 milioni di euro annui senza mai sapere come questi soldi vengono spesi. La pubblicazione dell’ultimo bilancio visionato dalla corte dei conti risale infatti al 2004.
Sono 150.000 i volontari che dedicano gran parte del proprio tempo libero alla raccolta di fondi per la croce rossa e 5.000 i dipendenti che lavorano tra sprechi e clientele.
E’ una delle contraddizioni della Croce Rossa italiana, il cui Commissario viene nominato dal Governo, in violazione dei principi di indipendenza e neutralità che regolano gli enti omologhi negli altri paesi occidentali.
L’inchiesta di Report, firmata da Sabrina Giannini, svela con testimonianze e documenti inediti come viene gestito l’immenso patrimonio immobiliare

la croce rossa è un esempio, ci sono le poste,l'eni e di tutto e di più, queste attività come la rai vanno privatizzate e basta, noi non possiamo lavorare,prendere 1000 per mantenere, lo dico forte ste merde mal cagate, basta,governo dimettiti, vai a casa, crepa, sparisci, oppure in galera, ti mettiaMO IN GALERA E BUTTIAMO LA CHIAVE

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Roma Crisi economica e riscoperta dell’etica pubblica vanno a braccetto in questo difficile inizio del 2009. Il Giornale ha ieri scandagliato il pianeta degli stipendi d’oro alle star della Rai. Oggi tocca alla sfera dei manager pubblici. Nel mirino soprattutto dopo l’onda di emotività suscitata dal presidente degli Usa, Barack Obama, che ha imposto un tetto di 500mila dollari (circa 390mila euro) agli stipendi dei manager per le imprese che beneficeranno degli aiuti statali. Bisogna quindi chiedersi se lo Stato debba dare il buon esempio.
L’Italia si pone questo problema da molti anni, tanto più che nel nostro Paese lo Stato è ancora molto attivo sia come imprenditore che come regolatore e dunque ad esso sono connesse molte posizioni di responsabilità ben remunerate. Da oltre tre anni l’ondata moralizzatrice trova spazio nel principale «prodotto» del Parlamento: la Finanziaria. Per il 2007 si stabilì una soglia di 500mila euro (più 250mila di parte variabile) per i compensi delle società controllate dal ministero dell’Economia. L’anno successivo si fissò un tetto anche per gli incarichi e i rapporti di lavoro nell’ambito sia delle amministrazioni pubbliche che delle società a partecipazione pubblica non quotate: 289.984 euro, lo stipendio del primo presidente della Corte di cassazione. Il limite è doppio (579.968 euro) per la Banca d’Italia, le Autorità indipendenti e altre amministrazioni dello Stato. L’unica esentata è la Rai. Come si è visto sul Giornale 580mila euro non sono sufficienti a contrattualizzare le star della televisione. Lo scoop, però, è la pubblicazione stessa delle cifre visto che la Vigilanza Rai non ha ancora ottemperato alle prescrizioni della Finanziaria 2008. Per questo motivo del dg Cappon si sa quanto percepiva come ad di Consap (677mila euro), ma non quanto guadagna a viale Mazzini. Idem per il presidente Petruccioli e i consiglieri. Si sa solo che nel 2007 gli amministratori hanno ricevuto in toto 2,3 milioni.
E gli altri enti pubblici? Grosso modo sono tutti conformi ai dettati della legge. Anche per questo motivo non sono inseriti i compensi dei top manager di Eni, Enel e Finmeccanica che sono quotate. Nessuno scandalo per i 2,8 milioni di Paolo Scaroni nel 2007 o per i 4,2 milioni di Pier Francesco Guarguaglini. Qualche perplessità, secondo la Corte dei conti, destano le «buonuscite» da 8,5 e da 2,5 milioni percepite dai Giancarlo Cimoli e Roberto Testore nel 2006 dalle Ferrovie dello Stato. La decisione di Mauro Moretti di abbassarsi lo stipendio a 670mila euro è indicativa. Forse sono un po’ meno in linea gli stipendi dell’ad delle Poste Sarmi (1,5 milioni nel 2006) e dell’ex presidente Mincato (645mila euro). Così come è in linea con la Finanziaria 2007 il compenso del presidente Anas Ciucci o quello del dg dell’Ice Massimo Mamberti (290mila euro). Anche il presidente dell’Authority tlc Calabrò con i suoi 440mila euro si colloca poco sotto il presidente di Fintecna (erede dell’Iri) Vincenzo Dettori. Pure il direttore generale del Tesoro Grilli, percepisce emolumenti commisurati alle prescrizioni. Idem per il governatore di Bankitalia Draghi che si è ridotto il compenso rispetto al predecessore Fazio.
Ma nel settore pubblico è tutto ok dal punto di vista etico? A prima vista la risposta potrebbe essere affermativa. Val la pena, però, segnalare alcuni casi. In primo luogo, talvolta l’amministratore si «assume» come dipendente (spesso come dg) sommando due compensi. Poi ci sono segnalazioni che lasciano dubbi. È il caso di Tirrenia. Spiega la Corte dei conti che nonostante i compensi per presidente, ad e consiglieri siano stati fissati a 275mila euro (dal 2008 a 120mila) gli amministratori nel 2007 sono «costati» 973mila euro. Sul perché è buio fitto.

 

 

ECCO GLI STIPENDI DEI POLITICI: LEGGERE CON ATTENZIONE?
Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti (ma và?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa 1.135,00 al mese.

Inoltre la mozione è stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.


STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE

STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese

PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)

RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese

INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)

TUTTI ESENTASSE
+

TELEFONO CELLULARE gratis

TESSERA DEL CINEMA gratis

TESSERA TEATRO gratis

TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis

FRANCOBOLLI gratis

VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis

CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis

PISCINE E PALESTRE gratis

FS gratis

AEREO DI STATO gratis

AMBASCIATE gratis

CLINICHE gratis

ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis

ASSICURAZIONE MORTE gratis

AUTO BLU CON AUTISTA gratis

RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (per ora!!!)

Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)

La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.

La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!

Far circolare.......si sta promovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazioni possono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani......

FATELA LEGGERE!!!!!
 
 
 

NO ALLA LEGGE BAVAGLIO, DIFFONDIAMO, DIFENDIAMOCI DAL GOVERNO DELLA VERGOGNA

Post n°82 pubblicato il 24 Giugno 2011 da annainfuriata

/2011

voglio essere informato,no alla legge bavaglio

legge,bavaglio,voglio,essere,informato,vergogna,governo,berlusconi,cricca

scaricate la foto su repubblica http://static.repubblica.it/politica/bavaglio.jpg e diffondiamo,non siamo sudditi,siamo cittadini,non si può chiederci di non sapere, perchè poi, se delinquono, se rubano, chi deve saperlo,noi che li paghiamo,noi che facciamo sacrifici, io che come tanti altri non faccio vacanze da anni per risparmiare e sentire queste cose mi fa male al cuore, all'onore, alla mia anima onesta, devono dimettersi, sono solo un'associazione a delinquere,ma i più permettere chi ha avuto condanne anche decadute, legiferate,prescritte e consdonate,mai più manco come bidello, chi lavora nello stato deve essere super pulito, e il governo berlusconi con la cricca sono sporchi di tutto, dimissioni,dimissioni,dimissioni,dimissioni,

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Intercettazioni, il Pdl rispolvera ddl Mastella
ma dal Quirinale arriva il no a un decretoLa nuova idea della maggioranza: approvare le norme votate nel 2007 dal centrosinistra per mettere in imbarazzo il Pd. Il rammarico di Ghedini: "Mi avessero dato retta, ora sui giornali non uscirebbe niente". Il voto entro agosto

di LIANA MILELLA

 

 

 

P4, Alfano: "Intercettazioni irrilevanti e costose". Fini: "No a interventi per decreto"

Il procuratore di Napoli Lepore: "Spetta a pm e gip valutare". "D'Alema: "Leggiamo una valanga di conversazioni che non hanno nulla a che vedere con vicende penali. Questo non è positivo, ma è tardi per una nuova legge". Secondo il vicepresidente del Csm Vietti l'ipotesi di una norma può essere presa in considerazione

Il nuovo bavaglio ancora non c'è, ma il governo sta pensando a come arrivare a metterlo. La maggioranza sta riflettendo sulle modalità di intervento per limitare la pubblicazione delle intercettazioni. A confermarlo è il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che dice: "Il problema delle intercettazioni c'è" e su come interventire "c'è una riflessione". Perché, sottolinea Cicchitto, "è davanti agli occhi di tutti l'esistenza di un autentico scandalo, cioè la pubblicazione di intercettazioni che non hanno nessun rilievo penale. E' un gioco al massacro che va interrotto. E' una situazione assolutamente insostenibile". La maggioranza potrebbe ricorrere ad un decreto? "Questo ora non lo so dire", taglia corto il capogruppo del Pdl.

Che le intercettazioni stiano dando fastidio al governo lo conferma anche il neo-segretario politico del Pdl e ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Secondo il ministro, le intercettazioni telefoniche e ambientali "che leggiamo" sui giornali sull'inchiesta P4 sono irrilevanti e "costano un miliardo di euro". Intervenuto alla presentazione del rapporto del Centro studi di Confindustria su 'Ripresa globale: dallo slancio al consolidamento. Italia in ritardo', il titolare della Giustizia è intervenuto a piedi pari nel merito delle indagini: "Tutte le intercettazioni che leggiamo sui giornali, che sono anche divertenti ma che non hanno niente di penalmente rilevante, non sono gratis per il sistema. Il debito accertato nei confronti delle ditte e degli operatori telefonici è di un miliardo di euro". E, indirettamente, torna anche lui sulla possibilità di una soluzione legislativa alla pubblicazione delle registrazioni sui giornali. "Tutti siamo riformatori in Italia, tutti vogliono riforme ma in casa altrui, nei settori dove operano altri - spiega -. Ma fare riforme, nel concreto, quando intervieni con il bisturi nella carne viva nel funzionamento della società, ha un costo".

Pronta la reazione della procura di Napoli. "La rilevanza o meno delle intercettazioni va valutata dal magistrato requirente e dal giudice giudicante, cosa che è regolarmente avvenuta", dice il procuratore Giovandomenico Lepore, commentando le dichiarazioni di Alfano, che ha parlato di "irrilevanza penale" delle intercettazioni dell'inchiesta P4. "Eravamo obbligati a depositare le intercettazioni - prosegue il procuratore - per metterle a disposizione della difesa". Quanto alla spesa, "è chiaro - dice Lepore - che le intercettazioni hanno un costo, nulla è gratis. Se il governo pensa che gravino troppo sul bilancio, le vieti. Sono certo - conclude il procuratore - che il ministro Alfano, persona intelligente e preparata, voleva solo rivolgere un invito a limitare le intercettazioni per la crisi economica, ma la crisi non può bloccare il lavoro dei magistrati".

A bocciare l'idea del Pdl è, in serata, il presidente della Camera Gianfranco Fini: "No a un decreto, perché neanche uno studente di legge può vedere i requisiti di necessita' e urgenza" e soprattutto no "se fosse quello arrivato in passato al Senato, definito un bavaglio". Gianfranco Fini osserva che "sta ai magistrati valutare se il materiale delle intercettazioni è di rilievo penale, anche se non è la prima volta che ipotesi di accusa si rivelano infondate. Mi auguro solo che da parte del governo - avverte - si riponga nel cassetto l'idea di intervenire con un decreto".

Secondo Massimo D'Alema, in questi giorni "leggiamo una valanga di intercettazioni che nulla hanno a che vedere con vicende penali e sgradevolmente riferiscono vicende private delle persone". Tutto questo non è positivo - dice il presidente del Copasir - ma ora è molto tardi per fare una legge ed è inopportuno intervenire per decreto in una materia così delicata". Secondo il vicepresidente del Csm Michele Vietti già nella scorsa legislatura "si è parlato di varare una legge sulle intercettazioni, senza mai far seguire alle parole i fatti. Comunque non è mai troppo tardi". Parole più dure arrivano dal compagno di partito di D'Alema, il deputato Pd Dario Ginefra, che accusa il guardasigilli, nominato neosegretario del Pdl, di "incompatibilità di funzioni". Un'anomalia che "deve essere immediatamente rimossa", secondo Ginefra

 

 
 
 

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