lieve scorrere

a chi di bellezza muore


Sul ciglio dell’alzaia ogni mattina veniva una donna, sorriso saccheggiato e imprigionatoocchi accartocciati da un sonno perduto ed agitatoin una mano stringeva una foglia di tè  e nell’altra un ciondolo e una monetina“testa o croce” -diceva-  “ci sarà buona fortuna in questa mia mattina…”Gli sguardi da lontano sembra non facciano male,  ma a volte finiscono per ferire come piuma tagliente quando li vedi avvicinarsi lentamente e calarsi nel vuoto,nel volerti dire che non c’è più niente da dire .nella gola scivola il liquore peggiore :  ”ti amerò più di quanto io sia capace di amare”.Miky  aveva un bracciale d’argento che lustrava ogni qualvolta piangeva e,  con le sue lacrime migliori  contava il tempo e misurava la sua distanza da ogni felicità.Miky  aveva affidato il suo sogno migliore ad un poeta scellerato che ne cantasse  la luce e l’eclissi  vedeva il mondo e si appassionava.Miky  aveva un eroe femmina che le faceva compagnia al sangue e ai i sogni e,  al collo un segreto legato stretto come nodo ,ansia….Guardava, sorrideva e mi diceva:  “ sono fortunata a non avere le tue stesse amicizie”.