INDONESIANDO
Blog di viaggi, scoperte, cultura e speranza in insoliti luoghi fra Bali e Lombok.
NOI!
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BIDAN BIDAN BIDAN!!!Identitikit: ostetrica del piccolo villaggio di Amed. Si chiama Desy, ha trenta tre anni e una bella bambina. E' stata la prima alla cui porta ho bussato per chiedere il permesso di assistere ai parti. Ho scoperto ben presto che non parlava una parola di inglese, così come tutte le altre. A scuola, alle ostetriche non lo insegnano. Ai medici si! Così è iniziata la mia caccia ad una traduttrice. Difficoltosa e turbolenta. Poi ho incontrato Iluh e finalmente abbiamo potuto cominiciare a lavorare. Tutte le bidan (ostetriche in indonesiano) mi dicevano che non potevano aiutarmi perchè senza il permesso del super capo dei medici non potevo fare nulla. E allora via a cercare il super capo dei medici... Ogni volta che andavo al Puskesmas (centro per la salute che tutto sembra tranne un centro per la salute...) i suoi colleghi mi dicevano che era andato a far colazione o a pranzare. Un giorno mi son piantata li e l'ho aspettato. Senza fare una piega mi ha detto che per lui non c'era nessun problema. Però non mi avrebbe rilasciato nessun timbro o permesso scritto. Ho fatto finta di essere soddisfatta. Al pomeriggio son tornata dicendogli che la mia università esigeva un certificato per attestare l'avanzamento della mia ricerca (dai è stata una bugia a fin di bene!), che per me non c'era problema, ma l'università proprio non ne voleva sapere... "A se le cose stanno così...ci mancherebbe." E ha cominciato ad apporre timbri e firme a non finire sul foglio di carta che mi ha permesso di accedere al mondo delle nascite. Desy mi chiamava ogni volta che una donna arrivava in travaglio. Ogni tanto non faceva in tempo perchè alcune donne giungevano da lei e i figli li partorivano sul ciglio dell porta!!! Io ogni volta cercavo di farmi più lieve e trasparente possibile. Mi sentivo la persona più fortunata e felice del mondo. Quando i parti avvenivano di notte, la figlia di Desy a volte si svegliava e non trovando la sua mamma veniva a cercarla. La sua testolina spuntava dalla tenda blu e lei stava li, immobile, ad osservare un nuovo miracolo. Io in tutto questo me ne stavo seduta sulla mia seggiolina di plastica verde col cuore pulsante di adrenalina. Assistere ad una nascita ti fa respirare una scarica di ormoni portatori e portatrici di un potere ancestrale e misterioso. Desy è stata la prima, e a dire il vero l'unica ostetrica a chiamarmi. Le altre erano intimorite dal colore della mia pelle e dalla mia non conoscenza dell'indonesiano. Con lei invece era tutto fluido e naturale anche quando non c'era Iluh (che ogni tre per due aveva da preparare un cerimonia!). Nella foto siamo insieme ad un neo papà che ha appena seppellito la placenta del suo bambino. Il rituale prevede che il nonno paterno (in questo caso assente e sostituito da Desy) ripeta tre volte il nome del padre del piccolo, il quale a sua volta deve ripetere tre volte "Ya", "Si". Si crede che attraverso quest'azione il bambino da grande non sarà sordo. L'immagine è stata scattata nell'istante appena successivo a tale evento, mentre Desy si volta verso di me ed esclama: "Ada", "C'è". Una nuova vita ha compiuto il suo ingresso nel mondo. |
E VOI?
STATE PENSANDO DI PARTIRE? BENE. VI ASPETTIAMO!
NON STATE PENSANDO DI PARTIRE? BHE...E' ORA DI FARLO!!!!
PERCHE'?
Siamo in viaggio da sempre, siamo in viaggio perchè ci fa stare bene. L'Indonesia ci ha chiamato e, per diversi motivi, l'abbiamo raggiunta. Ci piacerebbe raccontarvi di noi e delle terre che stiamo vivendo. Per questo...abbiamo creato questo spazio virtuale.
Siamo partiti insieme, amando i motivi per cui lo facevamo. Io, Annalisa, per svolgere una ricerca in Antropologia della Nascita, Jean per cercare lavoro come abile Istruttore di Sub. Sembra che siamo riusciti a fare entrambe le cose!!!
Annalisa e Jean