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Post n°16 pubblicato il 05 Marzo 2014 da ingegnere.italiano
Essere o non essere. Era il dilemma di William Shakespeare nell’Amleto.
Oggi siamo costretti a porci un simile dilemma: restare o cancellarsi dall’Ordine.
E necessario a questo punto, da buoni tecnici, fare due conti.
Quota associativa annua € 150,00; Corsi di aggiornamento professionale ( tra benzina, tempo e costo dei corsi) spesa annua minima € 350,00; Assicurazione RC Professionale (minimo per una attività limitata) € 250,00 INARCASSA (Meglio non parlarne).
In totale sono necessari circa € 800,00 annui che servono a pagare probabilmente i gettoni di presenza a qualcuno o spese di trasferta, alberghi, aerei etc.
Questo si che è un dilemma.
Se poi l’Ordine, per il 90%, ti propone i corsi di aggiornamento a pagamento al solo scopo di fare cassa e ti spaccia dei "convegni" pubblicitari, organizzati da ditte per la vendita di software e quant’altro, come corsi di aggiornamento profesionale con relativi attribuzione di crediti professionali possiamo tranquillamente affermare che la frittata è fatta. Ci si chiede quale sia l'interesse economico dell'Ordine professionale nell'organizzare corsi di aggiornamento professionale? Conclusioni: il lavoro manca; il Consiglio dell’Ordine pensa solo a vendere fumo; gli incarichi vengono dati sempre agli stessi. Forse e meglio .............. cancellarsi.
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