INGIUSTIZIE

Michael

Stasera Mr.Hitch ha deciso di parlarvi di un amore veramente speciale. Un sentimento che và ben oltre il concetto a cui ci inducono a meditare i nostri comuni problemi d’animo. Vi sto parlando dell’amore disperato di una giovane madre che vorrebbe riavere il suo naturale ed innegabile ruolo di genitore; di un bambino che, in una terra lontana lontana, piange e soffre ingiustamente, ogni giorno, per il diniego crudelmente offerto,  alle continue ed incessanti richieste della madre naturale di poterlo riabbracciare e riportare a se,  qui in Italia. Non vi parlerò di stelle, di sogni ne, tanto meno, starò qui a profondere parole di sentimenti d’amore verso avvenenti e certamente meritevoli donne o dell’importanza di ricercare la propria felicità in tal senso. Oggi vorrei solo dedicare questo mio semplice ma affettuoso pensiero a quella dolce e straordinaria mamma che si chiama Sara, che ho avuto la fortuna di conoscere su questa community nonostante, a volte, noi uomini ci soffermiamo a guardare, con ego palesemente narcisistico, sempre quello che contorna un persona, piuttosto quello che di veramente speciale si porta dentro ognuno di noi, anche nella vita di tutti i giorni.  Mentre oggi molti  di noi ambiscono, egoisticamente,  ad una vita migliore, più soldi a fine mese, macchine luccicanti e donne stupende  da poter amare, io chiedo semplicemente, questa sera, che questa giovane ragazza madre, che ha sofferto l’atrocità di essere lasciata sola perfino da chi l’ha messa al mondo, possa al più presto riabbracciare suo figlio Michael e riportarlo a casa con se. Questo post servirà certamente a poco contro sentimenti di incomprensibile contrapposizione dei genitori che hanno adottato questo bimbo, le assurde leggi vigenti in materia di anonimato e del diritto di riconoscimento del figlio da parte dei genitori naturali, nonché verso i Tribunali che, talvolta, non possono o non vogliono vedere quanti bimbi  soffrono ingiustamente (anche negli anni oltre l’infanzia), vicende analogamente tragiche ed assurde come questa di cui vi ho appena parlato.

E vi lascio riflettere, sul significato delle mie parole, riportandovi quelle pronunciate dalla Dott.ssa Nancy Verrier in merito al concetto di “ferita primordiale” (di cui vi invito a leggere anche gli approfondimenti curati da parte di Sara  (nickname “Babyangelove”)  sul blog dedicato proprio a suo figlio):

"Non c’e' niente di paragonabile a un bambino…” Quando Donald Winnicott disse queste parole, cio' che intendeva e' che esiste un’unione madre/figlio – unione emozionale, psicologica e spirituale – in cui il sapere proviene dall’intuizione e l’energia viene scambiata. Il bambino e la madre, anche se separati fisiologicamente, sono ancora psicologicamente uniti. Non c’e' bisogno di dire quanto questo concetto abbia una tremenda importanza per il bambino separato dalla propria madre alla nascita o subito dopo. Ma chi ha mai dato importanza a tutto questo?

Chiunque voglia copiare, anche solo in parte, questo post per riportarlo nel proprio blog, sappia che riceverà, da parte mia, l’affetto e la stima che si deve ad una persona sensibile ed altruista verso chi soffre, ingiustamente, la crudeltà e l’egoismo degli altri individui che arrogano il diritto di elevarsi ad essere umani.

Termino rispettosamente qui e non aggiungo altro.

                                        Con amore     Mr. Hitch