Che c'è?

Lo stato è morto, viva lo stato.

La terribile vicenda che ha travolto l'Ucraina ha assunto proporzioni e significati complessi. La notizia che l'esercito controlli l'aereporto, temendo il suo blocco per una insurrezione che tra gli altri ha lo scopo di ripristinare l'ordine economica libero, contro misure protezionistiche, apre una contradddizione di ansie in cui i sentimenti travolgono le coscienze. In certo qual modo il traffico sarebbe stato fermato dalle misure protezionistiche e quindi riaperto da questi moti.

Non dobbiamo poi dimenticarci che alla base di questa difficile situazione, non possiamo togliere la vicenda della premier Timoshenko, che ha influenzato in modo pesantissimo i rapporti con l'estero e con la quale delle misure protezionistiche vere non avevano niente a che fare, ne potevano risolvere un problema di tutt'altro genere, quasi politico.

C'è scoppiato mezzo mondo ad aggredire questa affascinante e seducente fanciulla e la constatazione mi pare stia qui.

Ecoequilibri.

Ieri ho notato che i pesci avevano migliorato il loro aspetto, grazie all'adozione dell'intervallo pomeridiano, di funzionamento del filtro, che emula la pioggia amazzonica. La maturazione di 23 ore e la movimentazione di una, hanno ottenuto il risultato sperato.

Rispetto invece alle considerazioni sull'incidenza della profondità del'acqua in acquario, ho constatato una fatica rifessiva, mai vista prima, in una discussione svolta in un forum, per risolvere la quale ho usato un esempio che permette a tutti di comprendere meglio il principio per cui la pressione idrostatica svolge una funzione importante nell'attività biologica della vasca. Ho scritto di buttarci la pasta, ovvero un elemento che conosciamo molto bene ed il cui utilizzo ci permette, di meglio comprendere il rapporto tra pressione e trasformazione in un tempo relativamente breve.

L'incidenza dell'altezza sulla qualità biologica della vasca.

Le vasche si classificano in base ai litri principalmente ed ha assunto una più riconosciuta importanza la larghezza rispetto alle esigenze di spazio utile dei pesci. Non è ancora ben messa a fuoco l'incidenza della profondità dell'acqua sugli effetti che comporta. 
Non possiamo trascurare che questo aspetto determina la pressione sul fondo, che è un fattore sensibile sia per la vita dei pesci, che per la qualità dell'attività batteriologica.
Rispetto a quest'ultimo aspetto bisogna osservare come una pressione più alta comprima maggiormente i residui sul fondale, i cui processi di trasformazione raggiungono uno stadio più avanzato, prima di alleggerirsi al punto da emergere, mobilitandosi nel momento in cui gli scambi gassosi sono più veloci ed abbondanti, senza lasciare in circolazione sostanze non mature.
Indubbiamente più è profonda una vasca meglio è. 
Questo fattore può diventare decisivo nelle piccole vasche, in cui, compromette la qualità dell'acqua, fino a punti pericolosi ed è la ragione per cui è meglio rivolgersi a litraggi medi, in modo da avere anche una altezza e non solo una larghezza sufficienti. 
L'unico aspetto negativo riguarda la manutenzione, che è il motivo per cui mediamente le vasche hanno una altezza abbastanza ridotta, ma oggi l'adozione di pesci pulitori ed una maggiore qualità del filtraggio, lo rende un fattore meno importante. In America, dove evidentemente non hanno sottovalutato questo aspetto, sono ancora diffuse vasche con altezze intorno al metro.

Mi chiedo se sia verosimile individuare una altezza di sicurezza, minima per un acquario, come standard di riferimento generico. Così ad occhio direi che il vetro dovrebbe arrivane a 40 centimetri di altezza, calcolando che tra margine superiore (5 centimetri) e fondo (3/4 centimetri), ne restano liberi poco più di 30.

Barlumi.

Imbattutomi in un topic sul fotoperiodo, si discuteva sull'opportunità della sua interruzione in due intervalli o meno. Alla fine ho precisato che il clima tropicale è più complesso di una semplice scommessa e che bisognava analizzarlo a fondo per trovare i criteri adatti a riportarne le caratteristiche in acquario. Riflettendo su questo aspetto ed al fatto che nel clima equatoriale piove tutti i giorni ho considerato che la mia gestione del filtro ad intervalli poteva essere modificata passando dai 5 brevi periodi attuali, ad uno solo di un'ora nel pomeriggio ad emulare l'effetto dello scroscio di un acquazzone. La cosa è possibile possa avere un effetto benefico sulla flora batteria rispetto ai bioritmi naturali dell'ambiente in cui cresce e sugli scambi gassosi lasciando più tempo sia alla loro maturazione (è un lievito), che alla loro dispersione. Ho programmato 3 giorni a 50 minuti, alternati a tre a 70, uno a 60, tanto per riportare la naturale differenziazione dei fenomeni meteorologici.

18 gradi.

La pressione atmosferica determina un ambiente a strati. Lo possiamo riconoscere guardando le nuvole transitare sulle nostre teste. Questo principio ci permette di capire che anche le correnti d'aria seguono questo principio, salvo casi eccezionali in cui il movimento verticale assume una prevalenza formando un vortice. Questa considerazione apparentemente banale ha un rilevanza decisiva nell'apprezzare l'influenza degli alberi sul clima, perchè fermano le correnti orizzontali permettendo al calore del suolo di salire in quantità maggiore fino a che i rami contrastano l'azione dell'aria. Non siamo concettualmente formati a riconoscere questo fattore, perchè quando parliamo di venti e di temperatura lo facciamo come se fossero indistintamente ed omogeneamente presenti come al suolo. Si può invece rilevare che la dispersione termica è un fattore fortemente dipendente dalle correnti d'aria e che questo fatto coinvolge tutte le nostre attività finalizzate al riscaldamento. Altro errore che noi commettiamo e quello di fare dei controlli che durano il tempo, che un sensore usa per rilevare una sola informazione e non calcoliamo quanto incide l'intera azione sul nostro sforzo complessivo che è l'informazione vera su cui investiamo i nostri sforzi.

Non possiamo prendere la meterologia per una scienza direttamente collegabile all'economia e dobbiamo effettuare quei passaggi che ci permettano di calcolare quanto incida la morfologia del territorio ed il suo ecosistema, sulle nostre condizioni. In breve bisogna capire che i fronti verdi che insistono in un area urbana, hanno una sensibile incidenza sul clima e sui costi ad esso correlati e che si può intervenire sul risparmio energetico, anche piantumano aree particolarmente esposte all'azione dei venti e ritardando ai mesi più temperati gli interventi di potatura.

Rispetto al calore si può anche riconoscere l'incidenza dell'umidità, che aumenta la dispersione termica. Vuotare vasche o recipienti contenenti acqua che si trovano all'aperto, specie in zone molto ventilate, è una operazione che è in grado di scaldare il nostro ambiente. In tal senso si possono piantumare anche perimetri di laghetti in modo da fermare l'azione del vento sulla sua superficie.

Secchio.

L'ottimo sistema di contare i litri immessi in una vasca con taniche graduate é la cosa più ovvia da fare, per conoscerne il contenuto netto in litri d'acqua, che non avevo neanche visto, nella trepidazione che la ricerca a vuoto in internet mi aveva fatto provare. Bene.

Posso aggiungere un lavoro fatto a suo tempo per pesare le biciclette, che in questo caso servirebbe a sapere con maggiore precisione quanti litri ci sono in una tanica sulla cui attendibilità non vengono fornite garanzie e che utilizzare con capienze inferiori ai 20 litri per vasche maggiori di 100, risulta troppo laborioso.

Dato che un litro d'acqua pesa un chilo basta pesare la tanica vuota e piena per sapere quando arriviamo ad una misura esatta ed in questo modo potremo usare qualsiasi contenitore si abbia a disposizione. Una bilancia pesa persone può essere sufficientemente precisa, od in sua vece potremmo dotarci di una bilancia pesa pesci digitale, perchè a molla possono avere scarti superiori al chilo.

Se l'attendibilità del dispositivo domestico è aleatoria, è tarabile mediante l'uso di pesi centificati, ma al punto che stiamo usando (20 chilogrammi nell'esempio preso in considerazione), perchè la progessione dell'errore che eventualmente commette ci è ignota.

Per tarare la bilancia ho escogitato un modo di usare un valore controllato. Si va in un supermercato dove si acquista frutta e verdura sfusa, misurandone il peso sulle bilance certificate in uso, fino al valore che si desidera ottenere anche sommando più tipi di prodotto. Con questo dato si può tarare la bilancia alla massima precisione ufficialmente conoscibile.

Permeabilità dell'arredamento in acquario.

Riflettendo ulteriormente sui fattori incidenti sui litri d'acqua, contenuti in un acquario ho considerato che il grado di permeabilità di ogni oggetto può essere oggetto di studio. Una pietra porosa per esempio può trattenere al suo interno un litro d'acqua la cui incidenza cambia rispetto all'acqua in circolazione libera. Per ottenere l'informazione bisogna lasciar asciugare bene tutti gli elementi da introdurre in acquario, da riempire in modo che tutti vengano sommersi. Si segna il livello del'acqua, prima di introdurli e poi si lasciano che in ammollo, per qualche ora. Si procede poi all'aestrazione dalla vasca, in modo che il loro contenuto in acqua esca con loro. La differenza riscontrabile sul livello dell'acqua rispetto a quello di partenza ci dirà quanti litri contiene questo materiale all'interno della propria superficie, che se non andassimo a verificare riconosceremmo indistintamente, con la capienza netta della vasca.

A questo punto ci balza all'occhio che un oggetto altamente permeabile come una pietra porosa ha un alta percentuale d'acqua al suo interno, molto mobile e ci interessa distinguere tra essa è quella che ne fa parte come umidità e quindi vi resta imprigionata. Facendo sgocciolare l'arredamento possiamo accertare un limite della mobilità idrica del fenomeno, che con un giudizio critico, si può accettare per utilmente eleggibile.

L'acqua che esce naturalmente dall'oggetto messo all'asciutto è acqua molto mobile e quindi da considerare con il netto della vasca, sopra la quale basta lasciar avvenire lo sgocciolamento.

Questo dato oltre ad avere un alta precisione sul litraggio netto della vasca, ci dà un indice relativo a rapporti di scambio tra acqua e materiale dell'oggetto, che può avere effetti diversi sulla natura e sulla quantità di potere filtrante ed arricchente, come ad esempio nel caso del legno.

Può anche interessarci usare una misurazione più precisa rispetto a quella dell'acquario di destinazione, talché dovremo servirci di vasca adatte al volume di ogni singolo oggetto per aumentare le differenze metriche tra i due livelli. E' necessario che la geometria delle vasche sia molto squadrata almeno tra i vetri laterali, in modo che il calcolo sulla misura corrisponda alla realtà. Nel caso il silicone arrotondi questi spigoli, si potra calcolare il fattore dell'intera vasca sottraendo alla superficie del quadrato, avente i lati, lunghi come la superficie coperta dal silicone, con il cerchio avente per raggio la stessa misura. Moltiplicandolo per l'altezza potremo calcolare questo volume.

In conclusione abbiamo trovato tre valori:

La quantità d'acqua complessivamente, penetrata nell'oggetto, distinta in percentuale mobile ed umidità.

Calcolare il volume di corpi irregolari in acquario.

Calcolare i litri di acqua che un'acquario contiene è un'operazione incidente sulle cure che ad esso si rivolgono e di solito si fa un stima molto approssimativa, della capacità netta. Riflettendo sul problema ho visto che si può arrivare all'informazione esatta, misurando la differenza di livello dell'acqua con la vasca arredata e con la vasca vuota. Togliendo od inserendo, la sabbia, i legni, il filtro e quant'altro vi si trova, la differenza di livello ci dà l'informazione sul volume tolto all'acqua della nostra vasca. Supponiamo che, eseguendo l'operazione, il livello cali o aumenti, di 4 centimetri in una vasca di 100x40x50h, riempita fino a 45 centimetri. La vasca contiene 180 litri lordi, di cui 16 di materiali. Sono 164 litri netti.

In due casi.

Mi è capitato in un forum di vedere incompreso il progetto di un nofita che voleva allevare avannotti di trota per poi rilasciarli, giunti a dimensioni limite della vasca, nel fiume, in cui pesca l'allevamento da cui provengono. Io dopo aver messo a fuoco l'intezione del proponente ho dato i suggerimenti richiesti, mentre l'auditorio ha imbalsamato la questione come estranea all'esperienza acquariofila ed acquariologica. Siamo all'en plein dei tabù e dei luoghi comuni, in nome del loro opposto. Bene, la notizia è che questa discussione è stata chiusa per il reciproco disgusto. Può essere che invece che la fine di quel progetto, per chi ha mire di sviluppo ed ecologia, possa essere il simbolo della competenza e di un'etica responsabile, che pone in collegamento, individuo ed ambiente in modo attivo ed incidente. L'aspetto decisivo è che la trota è un pesce che non tollera l'inquinamento e le acque in cui non può vivere sono un indice di degrado, per cui analizzare l'acqua dei corsi d'acqua per valutarne la tollerabilità, è una attenzione possibile ed un soglia richiedibile.

Altra questione di tutt'altra natura riguarda ancora il filtraggio dell'acqua in acquario. Dopo aver sentito dei problemi di una acquariofila a cui si era inceppato il motore del filtro, ho pensato all'idea di metterne due in serie azionate da un solo motore. Nel secondo, occorre rimovere il rotore con relativa ventola, come di solito è possibile fare per la normale manutenzione, in modo da liberare il flusso posto in circolazione. La cosa potrà portare anche a distinguere il tipo di filtrazione tra i due contenitori se proprio uguale è superfluo determinarla. Il risultato è che il giorno che il motore in funzione dovesse avere problemi avete disponile l'altro nuovo. Con vasche capaci di contenere centinaia di euro di pesci è una misura di sicurezza importante. L'altro vantaggio, di cui oggi si può sentire il bisogno è dato da un numero doppio di vani per sostanze filtranti con scopi differenziati.

Con un colpo di spugna.

L'acquriofilia è un mondo giovane, in ci sono ancora molti problemi tecnci. Rispetto al mantenimeto della qualità del'acqua la lista dei sistemi filtranti si spreca, come pure coloro che vi ricorono inseguendo lo scopo precedentemente mancato di avere buoni risulltati. In tal impresa un ruoo lo svonge anche l'aria. Tutti ricorderanno i primitivi areatori, quelli che generano una nuvola di bollicine dal fondo della vasca, che ancora oggi offrono i loro servizi, sulla cui opportunità si era aperto un dibattito. Alla fine direi che non si può dubitare della necessaria funzione degli scambi gassosi e che della loro qualità ne va l'andamento dell'acqua. In tale direzione io sono già approdato a dei sistemi a pioggia, che reimmettendo l'acqua con una certa pressione favoriscono le reazioni utili, migliorando con ciò i rapporti biologici interni al vasca. Volendo ulteriormente incrementare questo fattore, oggi ho pensato che allo scopo, poteva tornare utile una spugna filtrante che per le sue caratteristiche si presta bene a fungere da roccia porosa. Facendovi transitare l'acqua al ritorno in vasca, si dovrebbe ottenere una turtuosità utile a sviluppare una supeficie a contatto con l'aria notevole senza dispernerne troppa in evaporazione. Se il getto unico non ce la fa, anche qui, un getto a doccia dovrebbe conseguire lo scopo.