MIO DIARIO DI BORDO

METANOIA


Costeggio anse.Sporgersi e rientrare.Col fiato corto. Ingoio aria.Azione meccanica.Inspirare ed espirare.Spirito di sopravvivenza.Insopprimibile, incontrollabile. Costeggio anse. Imprevisti previsti,che rendono sapiditranci di esistenza.Scialba ed indigeribile. Mando giù i bocconi.Nutrirsi per continuare a respirare.Non evapora lo spirito di sopravvivenza. Essudo metanoia da tutti i pori.Mando in confusione i gangli.Osservo la lottatra i nervosi/simpaticied i sensitivi/attivi via extrapiramidale.Impulsi e contrattilità cardiaca. Il tempo non è mai perso.Solo non strutturalmente sfruttato.Anche i frutti del tempoerroneamente definito persohanno un valore.Si depositano temporaneamente in cantina.Al momento opportuno li riscopri.Ci soffi via la polveree ne scopri un uso inaspettato ed insospettabile. Le pause di riflessione non sono pause.Sono riflessioni maggiormente analizzate.Non scatta mai il relè, per me.Dispongo di un generatore ideale.Mantiene una intensità di corrente costante.In parallelo con il mio carico resistivo. Quando e sela resistenza non dovesse resisterecorreggo la caduta di tensionefacendo faticare di più il fegato. Sfrutto un organoper raccogliere i frutti:stordimenti melodiosi di sensi e recettori.Li metto sotto spirito.Di etanolo di sopravvivenza.Aspiro vibrazioni.Autoprodotte. Indotte.Fantasiose ed effimerema di compagnia.Caduchema rigeneranti. Non ne abuso.Non un uso corrente.Solo all'occorrenza.Per ristabilire la costantedi intensità di corrente. Si spreca energiaandando a costeggiar le anse.  Chissà...prima o poi tornerò a scalar montagne. Il tempo non è mai perso. Qualunque tempoè vita vissuta. Sissignore. Qualunque sia il modo.Una lezione c'è sempre. Anche quandosi costeggiano anse.Sporgendosi e rientrando.                                            (Ora rientro.)