Vorrei specificare che gli argomenti trattati nel mio blog NON sono frutto della mia fervida fantasia. Realmente mi accade ciò che narro. La sola concessione è trattare tutto con ironia. Se così non facessi, non ne uscirei viva. Detto questo, vi auguro una buona lettura.
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Col passare del tempo si è formato una specie di gruppo che si diverte a commentare i vari post. E devo ammettere che, a volte, il vero divertimento è proprio nei commenti! Vi invito quindi a leggere anche quelli!
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Post n°489 pubblicato il 05 Giugno 2016 da aniram1959
Neanche ricordo da quanti anni non si vedeva. Ormai quasi quaranta. Da quel terribile incidente che l'ha inchiodata su una sedia a rotelle. Non voleva farsi vedere da noi, dagli amici dei tempi felici...non voleva leggere nei nostri occhi pietà. Manu non sa che mai nessuno di noi ha provato pietà per lei. Rabbia, dolore e tanta ammirazione...questo abbiamo provato. Manu è una mia coetanea. Siamo cresciute insieme da sempre. In quella piazza di polvere e sassi che c'era prima dei giardini. In quella piazza dove sostavano i circhi ed il luna.-park. Eravamo tanti bambini, poi ragazzini poi adolescienti. Non avevamo molto con cui giocare ma eravamo felici. E pieni di sogni. E aspettative. Eravamo tanti, le sere d'estate a pattinare, tutti insieme. Facevamo enormi catene e giravamo forte. Da incoscienti. Avevamo anche una squadra di hockey femminile...la prima e sola in Italia. Infatti giocavamo sempre fra noi. Manu era un portento. Non la fermava nessuno. Lei è sempre stata bravissima in qualsiasi sport si cimentasse, soprattutto quelli maschili. E' stata la prima ragazza ad avere una moto da corsa e la portava con una sicurezza incredibile. Manu è omosessuale...è sempre stata omosessuale. Noi lo sapevamo e non ce ne fregava niente. Era Manu. Ma a quel tempo era difficile vivere in una cittadina se si viveva fuori dagli schemi. E così Manu andò a studiare a Firenze. Divenne ostetrica e si fece la sua vita e veniva spesso a trovare i suoi genitori ed i suoi fratelli. Entrambi avevano preso una brutta strada. Manu riuscì a salvarne uno, a toglierlo da quel giro. Poi l'incidente. Una strada stretta, di notte...un furgone che corre troppo veloce ed il suo tentativo di evitare l'incidente...l'uscita di strada...il furgone che scappa...la macchina che precipita in un fosso...il cellulare che vola fuori dal finestrino...ed il silenzio. La trovano il mattino dopo...troppo tardi...la sua colonna vertebrale si è spezzata...il liquido fuoriuscito è troppo. Le notizie ci giungevano dal padre. Manu non accetta la sua situazione. Per puro caso non è rimasta tetraplegica. Lunghissimo periodo di riabilitazione per quel poco che poteva essere riabilitato. Nessun tipo di intervento era possibile. Poi l'altra batosta. Non la ritengono più idonea per lo svolgimento del suo lavoro. Le offrono un buon impiego amministrativo. Rifiuta. Lei vuol tornare a far nascere bambini...anche se su una sedia a rotelle. La mettono di fronte ad un ultimatum: se riuscirà a risuperare il corso potrà riavere il suo lavoro. Manu ha risuperato il corso in ostetricia col massimo dei voti nonostante il suo handicapp. Era qui qualche giorno fa per vendere la casa dei suoi genitori. Un taglio deciso col passato. Ma lei ci sarà per sempre
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