Bastarda_mente

Post N° 40


Il  trattinoHo letto di un uomo che doveva tenere l’elogio funebre al funerale di un’amica.   Riferendosi alle date riportate sulla sua tomba, dell’inizio e della fine della sua vitaFece notare, fra le lacrime, che prima veniva la data di nascita e poi quella della morte Ma, disse, ciò che più contava era il trattino posto fra quegli anni.Perché quel trattino rappresentavaTutto il tempo che lei aveva vissuto sulla terra   E ora solo quelli che l’amavanoSapevano quanto contava quella piccola lineaPerché non importa quanto noi possediamoLe auto …. La casa …. Il denaro ….Quello che conta è come viviamo, come amiamoE come usiamo il tempo del nostro trattino.   Così riflettiamo profondamente e a lungo;Ci sono alcune cose che vorremmo cambiare?Perché non si può mai sapere quanto tempo ci sia rimastoPer poterle ancora cambiare. Se solo potessimo rallentare un po’Per considerare cosa è vero e importanteE cercare sempre di comprendereCome si sentono le altre personeEd essere meno pronti ad arrabbiarciE mostrare più apprezzamento e gratitudineE amare le persone presenti nella nostra vitaCome non le abbiamo mai amate prima.   Se noi ci trattiamo l’un l’altro con rispettoE indossiamo più spesso un sorriso ….Ricordando che questo particolare trattinoPotrebbe durare solo per un breve periodo. Così quando sarà il momento di leggere il vostro elogioRifacendosi alle azioni della vostra vitaSareste orgogliosi delle cose che direbbero su come avete usato il vostro trattino?e qui c'è il video...ho copiato questo filmato e la traduzione da casalingapercaso, che ne ha fatto un post molto bello. Mi è piaciuto particolarmente perchè tutti quelli che mi conoscono o leggono queste righe, sanno bene quanto mi sta a cuore la qualità della vita,  la qualità del mio tempo vissuto e che mi resta da vivere.  Ma chissà perchè queste parole mi hanno fatto pensare soprattutto a CHI riempie in qualche modo quel "trattino" che è la nostra vita. Da piccola, a scuola, mi hanno insegnato che una linea, un tratto, non è altro che un insieme di punti, vicinissimi...ecco, le persone che riempiono la nostra vita sono quei puntini.   Certo, so bene che noi siamo gli artefici della nostra vita,...ma di quante situazioni,  rapporti, sbagli, sofferenze, gioie sono stati "colpevoli" le persone che, per caso, abbiamo incrociato nel nostro cammino?    Una delle cose più belle e sbalorditive della vita, secondo me, è che uno, ad un certo momento, incontra per caso una persona assolutamente estranea, sul treno, sotto un ombrellone, in chat o in ufficio, in palestra o nella sala d'aspetto d'un medico e...e poi magari la sposa. Si danno del lei, si stringono la mano, dicono quattro banalità e magari si finisce per passare insieme la vita. Siamo perfetti estranei, con vite ed esperienze diverse, ma ad un tratto ci guardiamo negli occhi e scopriamo che l'altro/a è quel pezzo che mancava nel puzzle delle nostre vite.   E' pazzesco a pensarci. Eh è solo perchè succede così tanto di frequente che ci siamo abituati a considerarlo normale e naturale.    Da un'ora all'altra...in un attimo, incontriamo persone, esistenze che sfioriamo e di cui, fino a quel momento, ignoriamo tutto. E poi, accade qualcosa...e dopo, diventiamo "diversi". E non saremo più quelli di prima, mai più....   Come tutti, ho incontrato persone con le quali ho litigato, che mi hanno fatto soffrire, che con somma soddisfazione e nessun rimorso avrei voluto impalare 
 o semplicemente impagliare per poi giocarci a freccette....ma ho incontrato anche tante persone che mi hanno fatto sentire privilegiata per aver condiviso parte della loro vita, e che hanno cambiato la mia vita in meglio, evitandomi tanti sbagli e regalandomi gioie impagabili. Di quelle che, quando le hai accanto, ti sembra di poter riuscire in qualunque impresa.    Vi siete mai fermati a pensare quanta parte del nostro destino dipenda dalle persone che abbiamo la sorte di incontrare?