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Post n°7 pubblicato il 08 Giugno 2007 da FlorenceNightingale
MINISTRO FIORONI VERGOGNA!!!! Voto di religione e laicita' dello Stato : polemiche e incertezza Continuano le polemiche sulla valutazione delle ore di religione ai fini dei crediti scolastici per l'anno 2007. Il ministro dell'istruzione, Giuseppe Fioroni, con decreto del 15 marzo 2007 in materia di istruzioni e modalità per lo svolgimento degli esami di Stato, aveva dato disposizioni affinche' la religione venisse considerato ai fini della valutazione finale. Il TAR del Lazio-Sezione III, con provvedimento cautelare, ha invece sospeso pochi giorni fa l’efficacia dei punti 13 e 14 dell’art.8 della stessa ordinanza ministeriale riguardanti il punto contestato della religione. In seguito l'Avvocatura Generale dello Stato ha comunicato che, in accoglimento della richiesta del ministero - che ha presentato contestualmente appello al Consiglio di Stato - e' stata disposta in via cautelare la sospensione dell'esecutivita' dell'ordinanza del TAR Lazio. Il Capo del Dipartimento del ministero della Pubblica Istruzione ha quindi inviato una circolare ai Direttori degli uffici scolastici regionali ed ai dirigenti degli uffici provinciali in cui si dice che al momento le disposizioni ministeriali sono ancora valide. Ma protestano per il principio e per la situazione di incertezza venutasi a determinare diverse associazioni, fra cui le Consulte Romana e Torinese per la Laicità delle Istituzioni, l'Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno", il Centro d'iniziativa democratica degli insegnanti, la Fondazione Critica Liberale, il Gruppo Martin Buber-Ebrei per la pace, il Comitato Insegnanti Evangelici, la Federazione Chiese Evangeliche in Italia, l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e l'Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia, che parlano di "odiosi privilegi per l'insegnamento della religione cattolica" e si appellano a Prodi. Esse ricordano in una nota la motivazione espressa dal TAR Lazio: "sul piano didattico, l'insegnamento della religione non può a nessun titolo, concorrere alla formazione del 'credito scolastico' di cui all'art. 11 del D.P.R. n. 323/1988, per gli esami di maturità, che darebbe postumamente luogo ad una disparità di trattamento con gli studenti che non seguono né l'insegnamento religioso e né usufruiscono di attività sostitutive". Le organizzazioni argomentano che "il Ministro Fioroni ha cercato di introdurre surrettiziamente l'ora di religione fra le materie che concorrono a pieno titolo a formare la valutazione degli studenti per gli esami di Stato. Questo determina una situazione di discriminazione e disparità fra gli studenti che si avvalgono e quelli che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica, senza poter o voler usufruire di attività alternative. Come ha infatti stabilito la Corte Costituzionale con le sentenze 203/89 e 13/91, gli studenti che non si avvalgono dell'IRC (insegnamento della religione cattolica, ndr) non possono essere sottoposti ad alcun obbligo alternativo". L'Ordinanza ministeriale, sottolineano le associazioni per la laicita' dello Stato, "viola così l'art. 310, co. 3, del Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione... ed il principio supremo di laicità stabilito dalla Costituzione". Esse rilevano che "il Presidente della Sesta sezione del Consiglio di Stato, ha annullato provvisoriamente (sino al giorno successivo agli scrutini!!!), senza contraddittorio e senza motivazione, l'ordinanza cautelare del TAR, impedendo così che gli scrutini stessi possano avvenire nel rispetto della legge e della Costituzione". Nell'attuale situazione, gli scrutini si svolgeranno quindi secondo la volontà del ministro, "ma il successivo pronunciamento nel merito del TAR Lazio, che deve ancora avvenire - evidenziano le organizzazioni - con molta probabilità ne porrà in dubbio l'esito, annullando la parte impugnata dell'Ordinanza Ministeriale. Si verificherebbe così una situazione di incertezza giuridica sul corso e sugli esiti degli esami di Stato, la cui responsabilità non potrà che ricadere sul Governo". Per tale ragione le associazioni chiedono al Presidente del Consiglio Romano Prodi "di adoperarsi in tempi rapidissimi affinché impedisca questo grave scempio della laicità della scuola pubblica e vengano ristabiliti lo status quo ante, la legalità e la certezza del diritto, dal momento che il Governo può annullare in sede di autotutela le contestate e discriminatorie innovazioni apportate dall'O.M. 26/2007". Queste le associazioni che si sono opposte al decreto del ministro Fioroni: Consulta Romana per la Laicità delle istituzioni Associazione nazionale per la Scuola della Repubblica CIDI- Centro d'Iniziativa democratica degli Insegnanti CRIDES- Centro Romano di Iniziativa per la Difesa dei Diritti nella Scuola Associazione Nazionale del Libero pensiero "Giordano Bruno" Fondazione Critica Letteraria Gruppo Martin Buber - ebrei per la pace Associazione Italialaica.it Consulta Torinese per la laicità delle Istituzioni Associazione XXXI Ottobre per la scuola laica e pluralista CIEI Comitato Insegnanti Evangelici Democrazia Laica Alleanza Evangelica Italiana |
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