Creato da: easyskanky il 27/03/2006
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RATZINGER E LA RATZINGERENZA.

Post n°5 pubblicato il 30 Marzo 2006 da easyskanky
Foto di easyskanky

Ritengo che la chiesa cattolica sia diventata molto più furba di questi tempi. Sento che il grosso problema tutto italiano dell'ingerenza nella politica da parte della chiesa cattolica stia passando in secondo piano. E' veramente folle credere in uno stato liberale che al tempo stesso difenda le radici cristiane. Qualcuno dovrebbe spiegare a questo governo che uno stato liberale è totalmente laico e non difende alcun tipo di confessione religiosa, proprio perchè è liberale. Mi scoccia molto vedere che si fanno le pulci al programma della sinistra e non si parla della paradossale politica del governo il cui programma a quanto ho capito è "andiamo avanti!". Il signor B e il suo bivacco di manipoli pronunciano la parola liberale dalle 1000 alle 2000 volte al giorno senza cognizione di causa alcuna, visto che attraverso il loro programma, per la prima volta scritto su carta invisibile e con inchiostro simpatico, spiccano accostamenti come "vogliamo uno stato liberale che difenda le radici cristiane" che in poesia si chiama ossimoro, è come dire corri piano (spiegazione per i giovani azzurri: ossimoro è una figura retorica che in italiano significa accostare due parole di senso contrario).
In questo stato di confusione totale promulgato dalla "casa delle libertà imposte" la chiesa ci sguazza. Ruini dice che il Vaticano non dà alcuna indicazione di voto, e ci mancherebbe!, però suggerisce ai cattolici di votare per chi difende le radici cristiane, chi è contro il relativismo etico, chi non vuole i riconoscimenti civili per le coppie di fatto, chi rispetta la vita sin dallo stato embrionale. Potremmo quasi pensare che alla destra il programma elettorale lo ha scritto il porporato visto che le loro idee coincidono in maniera quasi imbarazzante. In amerega queste posizioni le hanno i cosidetti teocon che scherzosamente vengono considerati gli integralisti cattolici.
Mi fanno ridere quei portatori sani di paraocchi che, sostenendo un dibattito da bar, ritengono che il credo cattolico sia più aperto rispetto alle altre religioni, perchè lascia ai propri fedeli il libero arbitrio. Rispondendo terra a terra a quest'affermazione credo che la religione più aperta sia il buddismo e non certo il cristianesimo dell'ala cattolica, visto che il cristianesimo dell'ala protestante è più aperto, anche se si potrebbe discutere sul concetto di apertura. Penso che la chiesa non sia molto aperta per esempio sul tema dei metodi contraccettivi, anche perchè l'unico contraccettivo che approva è l'astinenza, mah...lasciamo perdere. Comunque chiariamo un concetto, in Italia chi difende la nostra libertà non è la chiesa ma lo stato dunque non è grazie alla chiesa cattolica che siamo liberi. Anche perchè sfido chiunque a sostenere che se quel sant'uomo di Garibaldi non avesse unificato l'Italia, lo Stato della Chiesa oggi non sarebbe come l'Afghanistan.
Anche di fronte alla gravissima ingerenza della chiesa durante il referendum non riusciamo a scandalizzarci?(ricordo che la chiesa non diede indicazione di voto ma disse di non andare a votare per il referendum sulla fecondazione, pagato da noi, per paura che passasse una legge che, negli altri paesi europei, è in vigore dagli anni sessanta) Perchè la laicità, valore sacrosanto, è così debole in ognuno di noi? E' un valore che dovremmo avere sopratutto se crediamo in uno stato liberale. I cattolici dovrebbero capire, da soli non perchè lo dice Ruini, che le radici cristiane non possono essere difese dallo stato e soprattutto non le possono difendere persone che sono divorziate, risposate, conviventi o che, in maniera più originale, si sposano con rito celtico (vedi Calderoli e Castelli). Queste persone non difendono le radici cristiane ma semplicemente le strumentalizzano.
Per concludere io non sono nè un mangiapreti nè un giacobino, semplicemente però vorrei vedere uno stato seriamente laico e liberale verso qualunque confessione religiosa poichè, in realtà, chi ne risente è il popolo italiano. Basti pensare al gravoso problema della non-presenza femminile, grazie al maschilismo tipico della cultura cattolica, non solo in parlamento (grande primato italiano, ci sono più donne nel parlamento del Burkina Faso che in quello italiano) ma anche nei settori pubblici come scuole,università ecc.; alla cultura dell'omofobia che, notizia di oggi, porta degli esponenti di AN a lanciare finocchi al candidato Vladimiro Guadagno durante un comizio; ma soprattutto al bavaglio sulla ricerca scentifica. Anche perchè vorrei che l'Italia fosse ai primi posti in tutto, in special modo nella ricerca scentifica e, con lo stato così poco laico che ci ritroviamo, non possiamo risentirci se i nostri cervelli cercano asilo scientifico all'estero.
Fuggirei anch'io se fossi un cervello!

 
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