Il mio velo

Cosa sono i sogni?


Io sono una di quelle persone che non ha il televisore, non per chissa` cosa, e` proprio che non le manca... non le mancano le bugie, i falsi giornalisti, i finti talk show, i dibattiti su tronisti de sta cippa, le urla (io odio le urla, anche nella vita reale... ) , gli opinionisti (opinionisti de che) ecc...Amo i film i documenteri ed il demenziale...Sono una che ha smesso di credere alla carta stampata da tempo ormai.Sono una che si, si interessa, si informa, ma nella misura in cui non arrivi ad avere un conato di vomito. Perche` si, diciamocelo, possiamo leggere i miliardi di fatti (di cui 999.999.999 negativi) e chiederci i perche` e i per come, ma visto che alla fine resto disgustata da quel che vedo e sento, che poi vedo che sono gli specchi di una stessa terribile realta`, diffusasi come un virus, come una nebbia, come fumo nelle nari ecc ecc ecc, che spesso preferisco non leggere oltre.Vorrei precisare che non sono cosi` pessimista come sto sembrando ai vostri occhi e vi assicuro che tutto avrei voluto fuorche` ammorbarvi con cio`... ma proprio, io, quando leggo certe cose non ce la faccio... e visto che poi ho avuto il carico da 90 di un amico che su feissssssssbuk mi ha linkato il brano di un film (grazie ICA :D) che (vergogna, vergogna!!) non ho ancora veduto... beh, non posso non postare queste due cose!!da Il Fatto Quotidiano del 20 novembre 2009"Poco più di un anno fa, quando facevo ancora il procuratore della Repubblica, è arrivata nel mio ufficio una ragazzina. Faceva il IV anno di Giurisprudenza e mi ha spiegato che voleva scrivere una tesi sulla lentezza dei processi penali in Italia (cause e possibili soluzioni); e che cercava informazioni sul campo, intervistando magistrati e avvocati. Io l’ho guardata un po’ meglio e ho capito che tutto era meno che una ragazzina. Poi ha tirato fuori un registratore e abbiamo parlato per non so quanto tempo; era così acuta e determinata, così pronta a identificare l’essenziale di ogni problema, che le ore sono volate. E’ andata via ringraziandomi garbatamente. Un anno dopo mi è arrivato un grazioso bigliettino (da ragazzina) su cui era scritto “è solo una tesi …” e una pen drive che la conteneva. Sì, era solo una tesi; molto ben scritta e drammaticamente accurata. Poi l’ho dimenticata: quello che lei aveva scritto lo conoscevo fin troppo bene; e ciò che mi divideva da lei era la meditata sfiducia nelle “possibili soluzioni”, tanto più “impossibili” quanto semplici ed efficaci. Qualche giorno fa la ragazzina mi ha mandato una e-mail: “Si ricorda ancora di me?”, era l’oggetto. Mi ha raccontato che fa la cameriera in un paese straniero dove cerca di “imparare una lingua che a scuola non ho mai studiato” e dove frequenta un master in materie che “non hanno nulla a che fare con i miei sogni di bambina”. Io lo sapevo quali erano i suoi sogni: voleva fare il magistrato. Mi aveva detto, mentre discutevamo della sua tesi, che voleva servire il suo paese. Adesso, mi ha scritto, non sogna più; adesso ha capito che “non potevo sprecare la mia vita per salvare un paese che non vuole salvare se stesso. Che non avrei potuto passare la vita ad applicare leggi espressione di un Parlamento che non mi rappresenta: che dei delinquenti potessero promulgare leggi che facciano in modo che la giustizia funzioni sarebbe stata un’illusione alla quale nemmeno la grande sognatrice che ero poteva credere”. Così, ha scritto, ha deciso di “scendere”; e se ne è andata. Adesso studia e lavora in un altro paese, lontana dai suoi affetti e dai suoi luoghi. E’ – così si è definita – “una piccola fuoriuscita” che ogni giorno legge, con altri come lei, il Fatto, ingoiando una rabbia che l’essere scesa dalla giostra non ammorbidisce. “Poi – mi ha scritto – ci sono giorni come oggi, quando il professore ti prende in disparte e ti chiede: ‘What the hell is happening in Italy?’. Questi sono i giorni in cui non mi importa di essere una straniera che fa fatica a trovare il suo posto nel mondo, tutto quello che so èche sono felice di essere scesa”. Adesso non credo che io e molti altri come me potremo dimenticarla; non lei e nemmeno i “piccoli fuoriusciti” suoi amici. E ora che ho finito di raccontare di Paola, vi chiedo: vi rendete conto di cosa avete fatto a una ragazzina?"Io sono una ragazzina... io da tempo cerco il modo di scendere. Dico spesso che c'e` da qualche parte una porta ed un gradino, sceso il quale io possa mettermi al di fuori e guardare il mondo marcire e non sentirmi piu` estranea, esclusa, tra i miei maledetti simili. Perche`alle volte essere un 'essere umano' e` la condanna piu` grossa. Mi dicono che avrei bisogno di imparare a sognare: "fosse facile"! Io la realta` la guardo in faccia e da troppo so che posso solo cambiare me stessa, non chi o cosa ha deciso di non cambiare... Io non ho credi religiosi ne` politici, ho dovuto riportare questo articolo in quanto mi sento partecipe, in quanto vedo me e quello che probabilmente sara` anche il mio futuro. Vi chiedo di non badare da quale giornale e` stato tratto ne` nello specifico alla professione 'sogno' della ragazza, vi chiedo solo di guardare in faccia alla realta`... perche` quello che oggi siamo diventati e` grazie a qualsiasi uomo politico ecc, ma SOPRATTUTTO e` grazie al nostro stesso contributo!Saro` prolissa... ma devo linkare anche il video di cui accennavo su in alto, tratto da "La meglio gioventu`"Professore di Patologia - Lei ha una qualche missione?Studente - NoP.P. - E allora vada via, se ne vada dall'Italia. Lasci l'Italia finche` e` in tempo.[...]P.P. - Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi. Vada in America se ha la possibilita`. Ma lasci questo paese. L'Italia e` un paese da distruggere. Un posto bello e inutile. Destinato a morire.S.- Cioe` secondo lei tra un po' ci sara` un'apocalisse?P.P. - E magari ci fosse! Almeno saremmo tutti costretti a ricostruire. Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via. S. - E lei, allora, professore, perche` rimane?P.P. - Come perche`?! Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere!(e` stato un po` problematico reperire info sull'opera sottostante, i dati potrebbero non essere esatti... I'm sorry. Se qualcuno sa e mi conferma o mi da le indicazioni esatte, ne saro` grata. Grazie)
"La giostra dell'apocalisse" - Jean-Marie Barotte