IlRegnoDegliElfi
«Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.» Pablo Neruda
Sono il testimone, poeta della
generazione del sogno e del sangue.
(Pedro Tierra)
I RICORDI DEL CUORE
PREGHIERA...
O Dio, dacci la serenità per accettare quello che non si può cambiare, il coraggio di cambiare quello che va cambiato, e la saggezza per distinguere l'uno dall'altro. (R.Niebuhr)
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GIBRAN - IL DOLORE
E una donna disse: Parlaci del Dolore.
E lui disse:
Il dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la vostra conoscenza.
Come il nocciolo del frutto deve spezzarsi affinché il suo cuore possa esporsi al sole, così voi dovete conoscere il dolore.
E se riusciste a custodire in cuore la meraviglia per i prodigi quotidiani della vita, il dolore non vi meraviglierebbe meno della gioia;
Accogliereste le stagioni del vostro cuore come avreste sempre accolto le stagioni che passano sui campi.
E veglieresti sereni durante gli inverni del vostro dolore.
Gran parte del vostro dolore è scelto da voi stessi.
E' la pozione amara con la quale il medico che è in voi guarisce il vostro male.
Quindi confidate in lui e bevete il suo rimedio in serenità e in silenzio.
Poiché la sua mano, benché pesante e rude, è retta dalla tenera mano dell'Invisibile,
E la coppa che vi porge, nonostante bruci le vostre labbra, è stata fatta con la creta che il Vasaio ha bagnato di lacrime sacre.
HARRYPOTTER
WITCH4
FANTASY
Ultimi Commenti
ninograg1 il 08/08/12 alle 08:24 via WEB
buon compleanno e buon 2012
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farfallanarrante il 17/07/12 alle 15:06 via WEB
Ciao allora ben ritornata, ti auguro un dolce pomeriggio.... Farfalla
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ginevra1154 il 19/04/09 alle 20:14 via WEB
buona serata un saluto Ginevra.
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ninograg1 il 23/03/09 alle 20:27 via WEB
capita a fagiolo mi pare.......
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sms12 il 28/02/09 alle 23:25 via WEB
nn ho parole per commentare questo post.una parola è di troppo, il silenzio fà male più di mille parole,non ci saono e nn ci saranno nè silenzi nè parole per commentare.......solo il silenzio ed il ricordo nel tempo confortano............grazie a chi continua a ...ricordarcelo........
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Astroblu67 il 26/02/09 alle 14:49 via WEB
mmmmmmm mi piace,c'è di tutto,storia,religione,usi e costumi.
Ogni cosa secondo me ha una risposta,ad iniziare dalla religione come oppio dei popoli,sino ad arrivare ad una ferruginosa giustificazione dei massacri nel nome di un Dio che nel reale proclamava pace amore e fratellanza.La vigliccheria degli uomini in visione futura di un processo dell'altissimo,e cercando di ingannare Dio e gli uomini dicendo di combattere in suo nome.In realtà si combatteva nel nome del nobile regnante e per i loro interessi.Personalmente il passaggio gotico bizantino è il periodo che preferisco,perchè durante quel passaggio epocale c'è stata di fatto la fusione di due culture che possiamo vedere in moltissimi monumenti o chiese italiane,con risultati secondo me eccellenti.
Però adesso la pianto quì non vorrei apparire come un prof bacchettone.Ma adoro la storia in tutte le sue forme.Un abbraccio. Tony
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then79 il 26/02/09 alle 11:57 via WEB
interessante, anche il link. Avrei voluto essere un cavaliere medievale e combattere x la principessa... :)
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manulenny il 06/02/09 alle 18:01 via WEB
l'anima si allontana dal corpo,vaga nel gelo,
nel dolore e grida mai più,mai più tutto questo
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Astroblu67 il 17/01/09 alle 01:43 via WEB
Ciao Valeria,è l'eterna lotta,il continuo stillicidio di due popoli a confine,fratelli ma nemici.Soltanto la volontà degli uomini può risolvere questo conflitto.Ma quegli uomini che sono posti su quel confine,le altre nazioni non possono e non capiranno mai cosa significa quel fazzoletto di terra in mezzo a tanto dolore.Un saluto Tony
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ninograg1 il 08/01/09 alle 09:00 via WEB
scusate il ritardo................. auguri
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HAVE YOU SEEN THIS WIZARD...?
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Inviato da: ninograg1
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GIBRAN-LA LIBERTÀ
E un oratore disse: Parlaci della Libertà.
E lui rispose:
Alle porte della città e presso il focolare vi ho veduto, prostrati, adorare la vostra libertà,
Così come gli schiavi si umiliano in lodi davanti al tiranno che li uccide.
Sì, al bosco sacro e all'ombra della rocca ho visto che per il più libero di voi la libertà non era che schiavitù e oppressione.
E in me il cuore ha sanguinato, poiché sarete liberi solo quando lo stesso desiderio di ricercare la libertà sarà una pratica per voi e finirete di chiamarla un fine e un compimento.
In verità sarete liberi quando i vostri giorni non saranno privi di pena e le vostre notti di angoscia e di esigenze.
Quando di queste cose sarà circonfusa la vostra vita, allora vi leverete al di sopra di esse nudi e senza vincoli.
Ma come potrete elevarvi oltre i giorni e le notti se non spezzando le catene che all'alba della vostra conoscenza hanno imprigionato l'ora del meriggio?
Quella che voi chiamate libertà è la più resistente di queste catene, benché i suoi anelli vi abbaglino scintillando al sole.
E cos'è mai se non parte di voi stessi ciò che vorreste respingere per essere liberi?
L'ingiusta legge che vorreste abolire è la stessa che la vostra mano vi ha scritto sulla fronte.
Non potete cancellarla bruciando i libri di diritto né lavando la fronte dei vostri giudici, neppure riversandovi sopra le onde del mare.
Se è un despota colui che volete detronizzare, badate prima che il trono eretto dentro di voi sia già stato distrutto.
Poiché come può un tiranno governare uomini liberi e fieri, se non per una tirannia e un difetto della loro stessa libertà e del loro orgoglio ?
E se volete allontanare un affanno, ricordate che questo affanno non vi è stato imposto, ma voi l'avete scelto.
E se volete dissipare un timore, cercatelo in voi e non nella mano di chi questo timore v'incute.
In verità, ciò che anelate e temete, che vi ripugna e vi blandisce, ciò che perseguite e ciò che vorreste sfuggire, ognuna di queste cose muove nel vostro essere in un costante e incompiuto abbraccio.
Come luci e ombre unite in una stretta, ogni cosa si agita in voi.
e quando un'ombra svanisce, la luce che indugia diventa ombra per un'altra luce.
E così quando la vostra libertà getta le catene diventa essa stessa la catena di una libertà più grande.
RAIN
GIBRAN...L'AMORE
Allora Almitra disse: parlaci dell'Amore.
E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse:
Quando l' amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.
Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della mensa di Dio.
Tutto questo compie in voi l'amore, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell'amore unicamente la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità e uscire dall'aia dell'amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.
L'amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se stesso.
L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l'amore basta all'amore.
Quando amate non dovreste dire:" Ho Dio nel cuore ", ma piuttosto, " Io sono nel cuore di Dio ".
E non crediate di guidare l'amore, perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.
L'amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri, i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d'amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all'alba con cuore alato e rendere grazie per un altro giorno d'amore;
Riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi d'amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore per l'amato e un canto di lode sulle labbra.