DietroLaMaschera

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Stasera ho aperto un cassetto che mi ero imposta di non riaprire.
Un cassetto da tanto tempo tenuto chiuso a chiave e che mi ero riproposta di mantenere così per sempre.
E invece l’ho aperto.
Dentro ho ritrovato lettere, poesie, foto, racconti. Ricordi di un periodo molto bello della mia vita. Forse il più bello, sì, sicuramente il più bello, folle e intenso.
E terminato.
Ho letto tutto. Riletto, guardato, ricordato.

E mi sono chiesta perché certi momenti debbano finire. O, meglio: come è possibile che certi momenti, situazioni, percezioni, possano finire.
Ma è la vita: tutto nasce, tutto muore, tutto si trasforma. E’ inevitabile.

Però, con quanta nostalgia e un buon pizzico d’invidia ho guardato quell’altra me stessa che sorrideva felice, incredula e con gli occhioni sgranati lì, in quel cassetto, nel suo paese dei balocchi.

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A volte mi sento un pesce fuor d’acqua.

Mi guardo intorno e mi chiedo cosa ho da condividere con le persone di questo posto.

Mi manca il sole, mi mancano le risate, mi manca,soprattutto, un ambiente formato da gente abituata a ridere e impicciarsi degli affari propri.

Il pettegolezzo pesante: ecco qual è lo sport nazionale qui. E, facendo così, si perdono la parte bella della vita.

Il guaio, però, è che la rovinano anche agli altri la vita.

Con una leggerezza che mi lascia senza respiro …

Voglio tornare al mio sole…!

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Per mio carattere do sempre una possibilità a tutti. 
Ho sempre pensato che ogni persona nasconda un universo unico e possa arricchire chi le si apra. Non sempre è così, ma, a volte, ci sono belle sorprese: nascono conoscenze interessanti, dialoghi piacevoli, persino amicizie. A volte, a volte, do anche una seconda possibilità. La terza possibilità semplicemente non esiste nel mio vocabolario.

Però, certe volte, proprio non capisco.

Ma come, mi chiedi l’amicizia senza che abbiamo scambiato neanche due parole e, soprattutto, senza mandarmi neanche un messaggio ad accompagnare la richiesta, decido comunque che voglio darti una possibilità e ti chiedo come mai vuoi far parte del mio spazio amici e se ci conosciamo, mi rispondi alquanto piccato lasciandomi pensare che, magari, ti interessa davvero interagire con me, in fondo il tuo profilo non sembra quello di un collezionista di figurine giusto per far numero.
Ti do, quindi, da perfetto estraneo, una seconda possibilità e accetto la tua richiesta di amicizia e tu che fai? Non ti degni neanche di un messaggio, di una risposta, di un “ciao”? Una settimana in cui continui a collegarti e non hai neanche la buona creanza di un saluto o di una visita?

Ma, allora, che mi hai invitato a fare tra gli amici?

Beh, scusate, sarò all’antica, ma per me lo spazio amici è riservato solo alle persone con le quali mi fa veramente piacere aprire un dialogo e che, parimenti, hanno intenzione di dialogare con me. Con simpatia e buona educazione.

Gli altri troveranno sicuramente lidi più consoni al loro modo di essere da tutt’altra parte.

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Gran brutta cosa l’insonnia!
Guardare l’orologio e vedere che le ore passano e tu stai lì, gli occhi sbarrati e il sonno che proprio non ne vuole sapere di arrivare.
Sarà stata la cena che mi è rimasta sullo stomaco?
Uhm…qualcosa mi dice di no…