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CASE DI TOLLERANZA

Post n°7 pubblicato il 13 Gennaio 2007 da ilsantodifensore
 

Vorrei affrontare un argomento di cui da anni e anni se ne parla in tutti i modi e  ai fatti non se ne conclude mai nulla e in nessun senso, con una forte PROVOCAZIONE.

Qui l'Italia raggiunge il massimo premio per "l'IPOCRISIA" chiamato anche

"VORREI MA NON POSSO".

L'argomento è trattato anche in altri numerosi blog e quindi lo conosciamo bene. Ha deciso la Senatrice Merlin nel 1958 e da allora non è cambiato più nulla.

RIASSUMIAMO:       sulle strade = non è cambiato nulla, sullo sfruttamento = non è cambiato nulla, i controlli di ogni tipo con divieti foto segnalazioni alle mogli = non hanno cambiato nulla, sulle trappole per attirare le donne straniere con l'illusione di un lavoro nel mondo dello spettacolo e invece vengono picchiate e ricattate e mandate in strada = non è cambiato nulla, promesse progetti alternativi per continuare a negare la riapertura delle case chiuse = non è cambiato nulla, fermare fiumi di soldi esentasse che finiscono alla malavita e se ne vanno in altri stati = non è cambiato nulla.

SMETTIAMOLA UNA VOLTA PER TUTTE E' UNA QUESTIONE DI CORAGGIO.

BORDELLI UFFICIALI CON CONTROLLI SANITARI, LAVORO REGOLARE CON CONTRIBUTI E RICEVUTE.

CI SONO UN SACCO DI ITALIANI CHE VANNO ALL'ESTERO A "RILASSARSI" PORTANDO FUORI SOLDI CHE POI NON TORNANO  E LA NOSTRA ECONOMIA FA SCENDERE IL "PIL", LE VOGLIAMO VEDERE QUESTE COSE O CI METTIAMO ANCORA LE MANI DAVANTI AGLI OCCHI "MA CON LE DITA APERTE!".

Adesso BASTA è proprio arrivato il momento di risolvere una volte per tutte il problema, si continuano a vedere articoli e notizie sullo sfruttamento e quant'altro, si continua a scappare facendo orecchie da mercante.

E' un utopia continuare ad ostinarsi nello sperare che prima o poi le cose cambino da sole, è una questione di coscienza se ci vuoi andare ci vai nessuno ti obbliga e che non mi si venga a dire che è più "pericoloso" lasciare che la prostituzione avvenga nei bordelli piuttosto che in strada.

I clienti sono in aumento sempre più, anzi la novità è che ci vanno anche LE DONNE, cominciando a godersi fino in fondo la parità, e allora cosa vogliamo fare?

CHI HA IL CORAGGIO DI APRIRE IL "FORUM DELLE CASE CHIUSE?"

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/07 alle 15:22 via WEB
la prostituzione in Italia non è reato. E' lo sfruttamento della prostituzione ad essere perseguito, oltre chiaramente alle ragioni di ordine pubblico e di oltraggio al senso del pudore. Se la prostituzione in italia non fosse oggetto di mire criminali, sarebbe un fenomeno del tutto tollerato... il problema è che si svolge quasi esclusivamente dentro i confini della ciminalità e chi ne fa le conseguenze sono delle povere ragazze vendute alla stregua di schiave. Questo mercato tra l'altro alimenta fenomeni come la pedofilia e l'ingresso di clandestini ed i proventi vengono sposso reinvestiti nella droga ed in altre attività illecite. D'altro canto però, pensare che la prostituzione possa essere oggetto di entrate da parte dello stato mi sembra inaccettabile... siamo già un paese di papponi e in questo modo lo diventeremmo a pieno titolo. Ritornare alle case di tolleranza, con le ragazze controllate e marchiate di questa infamia persino sui documenti, non mi sembra una bella idea. Opterei per trasformare il reato di sfruttamento della prostituzione in un reato contro la persona per induzione alla schiavitù (10 12 anni di carcere e tutti i risarcimenti morali e materiali derivanti).
 
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