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Creato da ladonnadelmare2 il 07/08/2011
ricette e poesie di mare e di terra
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la sirena sullo scoglio
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Ogni sera attendo
che ritorni.
L'attendo,
già pronto il bagaglio
per partire.
Insieme si potrà volare
oltre la linea latitante
del possibile.
Impazienze d'infanzia
ritrovo, e paure tra le scale
sempre in penombra,
Una siringa di luna
mi rivaluta l'ardire,
ora l'azzardo è reso verosimile.
Anche stasera l'attendo per partire,
ne scruto l'arrivo,
dietro un sipario setoso
che scosto
con l'indice eretto,
complice e cauto.
Un ultimo sguardo
sottratto alla soglia
della pazienza
s'imbeve di luce, già sento
il motivo del suo passo.
Dal mio sangue s'innalzano
stalagmiti,ideogrammi d'ansia letàre
che a stento trattengo.
Eccola, è lei!
la mia serotina stella.
S'avvicina, si affaccia
da una balaustra di nubi
e l'atteso segnale
m'invìa, mi avvio,
docile con lei
per il viaggio consueto,
trasgressivo.
Il gufo della notte
si appisola lontano.
Le ragnatele
hanno fili d'oro.
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Un pensiero per gli ultimi, per gli invisibili.
Per i clochards che trascorreranno il Natale sotto i ponti,
per chi lo vivrà nelle corsie degli ospedali in cerca di ricovero
sulle strade... in servizio...di turno al 118..
Un pensiero ai vigili del fuoco,
agli stambecchi affamati,
ai bimbi abbandonati nei cassonetti
alle madri che hanno deciso di abortire...
a chi ha deciso di trascorrerlo in sobrietà..
a chi lo trascorrerà da solo
a quanti hanno perduto da poco una persona cara
a quanti aspettavano un invito che non è arrivato
a quanti lavorano nelle mense caritative
agli immigrati ai carcerati ai separati
che non potranno abbracciare i figli
a chi non crede, a chi non spera più...
a chi non ha mai cominciato a sperare
ai vecchi abbandonati come fardelli inutili
nelle case di riposo..
alle mamme che stanno partorendo
a quanti stanno morendo..
a chi comincia solo oggi a vivere...
a chi vorrebbe morire proprio oggi,
a me a te poeta coltivatore di sogni,
inguaribile Pierrot con lo sguardo rivolto alla luna
cercatore di stelle sui prati del cielo...
seminatore di briciole ai passeri affamati...
tessitore di emozioni col filo lucente della parola
spoletta di luce che mira a raggiungere il cuore
dell’uomo abbagliandolo di stupore semplice...
col fiore d’amore che sboccia in tutte le stagioni
quasi fosse primavera sempre e non solo a natale...
buon natale magnifico amico
ecco qualche parola..
prendila, è tua..
A chi aspetta un tramonto,
forse l'ultimo
a chi invece abbraccia l'alba di un vagito
a chi voleva ancora volare
pur avendo ali bruciate,
a chi, come noi,
vive immerso nei sogni
e guarda il cielo
anche se è grigio
anche se piove
e sa ancora sorridere davanti all'azzurro
di uno sguardo bambino
e sa ancora commuoversi
davanti ad un dono inatteso.
A te, dolce amica, compagno speciale,
a quanti ho dimenticato,
non se ne abbiano a male,
e a te Emigrante che vorresti tornare,
auguro a tutti un Sereno Natale!
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Le sere di Dicembre
rivelano soffitti scoperchiati
e intorno ai camini
scoppiettano scintille
di mani tese
alla fiamma.
Le nonne
estraggono dalle tasche
antiche storie
per orecchi grandi
di bimbi,
( contenitori di sapere
che la videodipendenza
non riesce a saziare ).
Quando le storie sono gaie
le piccole conchiglie
lasciano cadere perle di risate
che si espandono
come campanellini
nelle stanze sazie di sapori.
Dai soffitti scoperchiati
le stelle invidiose
sbirciano nelle case
esprimendo desideri
come talvolta fanno gli uomini.
Le stelle di Dicembre
sono le più luminose,
e all’alba ve n’è una
che smarrisce la strada
inseguendo una bimba
con la luna negli occhi.
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Sospingo lievemente il cancello cigolante
I miei occhi ancora avvolti da cirri di sogni
Bramano la luce del giovane mattino.
Bruma mi avvolge ancora
Tepore di candide lenzuola
Profumi di umidori
Scaglie di desideri rarefatti
Sbadigliano nel palmo della mia mano.
Sospingo l’arrugginito cancello,
con l’indice appena ridestato.
Una luce,
una luce rosa mi abbaglia,
di setosa e vellutata trama.
Sorrido con labbra sottili
Socchiudo le palpebre/persiane
Che amano ancora indugiare
In questo velabro adamantino.
Mi abbaglia un gladiolo di sole,
mi cattura prepotente la prima rosa..
la prima rosa regina
in questo contado abbandonato
richiamato a nuova primavera.
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Inviato da: dora.forino_1944
il 15/12/2012 alle 15:03
Inviato da: goblinn0
il 02/12/2012 alle 15:43
Inviato da: saverio.ancona
il 08/08/2012 alle 16:49
Inviato da: saverio.ancona
il 07/08/2012 alle 17:47
Inviato da: saverio.ancona
il 03/04/2012 alle 23:45