Creato da axmm il 25/08/2009

Imiei2centesimi

social

 

 

Mark Kostabi

Post n°12 pubblicato il 16 Giugno 2010 da axmm
 
Foto di axmm

 

Americano di nascita, proviene da una famiglia di origini russe (Estonia). Fin dalla sue origini artistiche si denotano ironia curiosità e umorismo. La sua popolarità viene raggiunta attraverso il movimento del East Village.

Dal 1987 è riconosciuto come artista di fama internazionale. Le sue opere sono richieste da gallerie di tutto il mondo.

Il richiamo alla pop art, per alcune ambientazioni, per l'uso irriverente della comunicazione, e il riprendere alcune scene e ambientazioni della pittura metafisica sono evidenti.

Ma quello che mi ha colpito, visitando la sua piccola mostra tenuta a Bari, è proprio il modo con cui colpisce il fruitore. Forse non sono un osservatore comune.Ma la scene raffigurate da questo artista mi comunicano in maniera forte, sensazioni ed emozioni...

Grande maestro nell'uso dell'ironia e della comunicazione raffigura una serie di figure antropomorfe. Sono diversi dai manichini di metafisica memoria. In realtà le figure umane di questo artista sono, secondo una mia interpretazione, nella loro accezione sia maschile che femminile, anonimi, senza connotazioni precise proprio perché nel loro essere comuni ci può essere chiunque.

In questa breve recensione allego solo una sua piccola immagine, giusto per farvi capire lo stile e la portata. Sono rimasto molto colpito dalle sue tele che vanno dai 40 cm ai 2m x 3...

Invito chiunque non lo conosca a visitare la mostra che sarà a Bari fino al 3 luglio...La grandezza di alcuni artisti è quella di mettere lo spettatore di fronte alle proprie sensazioni ed emozioni. L'opera in alcuni casi non è altro che un mezzo, come se fosse uno specchio in cui la gente ci vede ciò che sente, la risonanza del proprio spirito, piuttosto che qualcosa di altro, e alcuni artisti riescono nell'inganno di far credere che la gamma spropositata di sensazioni ed emozioni sia farina del loro sacco. Io credo che Kostabi sia uno di questi. Un artista indubbiamente da tenere in ampia considerazione.

 
 
 

Il GRUPPO COBRA

Post n°11 pubblicato il 16 Maggio 2010 da axmm
 
Foto di axmm

 

Il Gruppo COBRA

di Massimo Mercuri

 

Sentivo la mancanza di suggestioni nordiche. Le mie prime recensioni furono di artisti e performer dell'aria nordica tanto da valermi il soprannome di “the writing duch “(l'olandese scrivente..)...Ecco quello che vi presento oggi.Il Gruppo COBRA viene fondato nel 1948 a Parigi. Il gruppo parte da premesse artistiche che li rendono facilmente accostabili al neo plasticismo di Mondrian.Il loro nome deriva dalle città di appartenenza del nucleo fondante: COpenaghen, BRuxelles e Amsterdam. Del gruppo iniziale fanno parte Jorn Asgern, danese, Appel Karel & Nieuwenhuys Anton costant, e Van Beerloo Guillaume Cornelis, a cui poi si associano i poeti surrealisti belgi Dotremont Christian (inventore del nome del gruppo) e Noiret Joseph.

A questi poi si unì un nutrito gruppo tra cui spiccano autori come il pittore Alechinisky Pierre e pol bury.

La leggenda vuole che il gruppo Cobra si formò in un caffè sul Quai St. Michel a Parigi nel novembre 1948 da un gruppo di sei delegati dissidenti che si staccarono dal convegno del Centro Internazionale per la Documentazione sul Arte d’ Avanguardia, a causa di divergenze di opinioni con l'argomento trattato.

Nella fase iniziale i singoli sotto - gruppi facenti parte del macro gruppo di Cobra, si muovevano in regime di semi-indipendenza.
Il gruppo raggiunse al massimo della sua espansione circa cinquanta membri fra pittori, poeti, architetti, etnologi e teorici da dieci paesi diversi. Sebbene Cobra funzionasse come collettivo, nel gruppo vi erano correnti interne in particolare di taglio politico e questo spinse Dotremont a rompere con il gruppo verso il 1951 data in cui ha inizio lo sgretolarsi del movimento fluendo poi per mano di Jorn e Constant nell’Internazinale Situazioniniste.

 

Anche se di formazione e di estrazione diversa l'intero nucleo iniziale si basava su un concetto di arte “naturale” , in gruppo quindi rifiutarono teorizzazioni o dogmi e si lasciarono alla libera sperimentazione di mezzi espressivi più diretti e intuitivi possibile.

Il surrealismo a cui fanno riferimento non è quello misticheggiante francese ma quello belga nel quale non è presente nemmeno l'interesse per l'automatismo...

La loro fu un'arte provocatoria che rivendicava il diritto al piacere edonistico del gesto creativo risolto in un neoespressionismo materico esasperato.Per quanto riguarda le metodologie di lavoro Cobra agisce su più livelli artistici quali Pittura, Poesia, Architettura, essenzialmente proponendo teorie su una nuova libertà popolare, che permetta alle persone di soddisfare i loro desideri creativi, in modo da far assumere all’arte un ruolo rivoluzionario nella società eliminando la posizione di privilegio dell’artista professionista. Le iniziative, quasi tutte gestite da Dotremont e Jorn, vanno dalla pubblicazione dell’omonima rivista (Cobra) a una serie di mostre collettive di pittura e oltre, che erano inoltre momenti di incontri, scambi e convegni.
Una delle idee più importanti del movimento fu il progetto dell’Urbanismo Unitario che successivamente Constant sviluppò unendolo alle teorizzazioni dell’Internazionale Situazionista.

Opere consigliate:
  • Vista sul mondo, Jorn Asger, 1967-68, il dipinto è un olio su tela. Asger era un bastian contrario, un vero “creativo”, diceva che lo scopo dell'arte è quello di fungere da intrattenimento. L'arte è diseducativa da un punto di vista estetico, la critica d'arte è un modo di ricondurre al dipinto qualcosa o qualsiasi cosa non centri nulla con esso, l'arte è e deve essere antisociale e anitpolitica in quanto proprio nella politica ci sono i peggiori nemici di essa... queste sono alcune sue considerazioni. Sicuramente a livello concettuale è una delle personalità più interessanti del gruppo.

Correlazioni:

Le origini del gruppo Cobra provengono dal surrealismo.
Il movimento nasce dalla mescolanza del gruppo Reflex fiammingo, del gruppo danese Host e del gruppo belga "Revolutionary Surrealist Group" in reazione all'Astrazione geometrica e al Realismo socialista.
Dall' unione di Cobra, Lettrismo e movimento immaginista nascerà invece l' Internazionale situazionista.

Bibliografia:
  • Home S., 1996, Assalto alla cultura, AAA Edizioni, Venezia.

  • Maurizio Vanni, Gruppo Cobra. Creatività e provocazione, Cambi Editore.

Webliografia:

Ricavato da "http://www.wikiartpedia.org/index.php?title=Cobra"

 

 
 
 

il precisionismo.... a portata di mano

Post n°10 pubblicato il 15 Marzo 2010 da axmm
 
Foto di axmm

Istantanee sul precisionismo


Immagini di Edward Hopper



Ai lettori del Blog il nome di Hopper sarà familiare...non ripeto i dettagli personali perchè forse sono ancora repreibili tra le pagine del blog...

Una delle sue celebri frasi era:sarei contento se fossi ricordato per due minuti dopo la mia morte...

be, ora sono passati più di 50 anni...

Anche se è un artista che praticamente nasce a fine ottocento e muore negli anni '60, l'emozione data dalle sue opere è ancora viva e l'influenza del movimento da lui fondato (pur circoscrivendo la maggiore attività fra le due guerre mondiali), lascia stupiti e appassionati fra il pubblico tutte le volte in cui viene organizzata una mostra (una retrospettiva come in questo caso).

Hopper nasce  nel luglio del 1882 a Nayek un paesino negli Stati Uniti situato sulle rive del fiume Hudson nel 1900 si iscrive alla locale scuola delle arti dove frequenta diversi autori che saranno futuri protagonisti del panorama artistico americano negli anni '50. Fondamentali per la sua arte e la sua evoluzione personale furono tre insegnanti di quella stessa scuola: William Chase le lo incita a studiare & copiare le sue opere preferite dai musei;  Kenneth Miller da cui impara il gusto per la pittura pulita, nitida,  e la concezione dell'ordine e della composizione spaziale; Robert Henri, che lo aiuta a liberarsi dei limiti accademici grazie al suo attivo esempio.

Subito dopo il diploma il giovane Hopper lavora come illustratore pubblicitario presso la  C. Phillips & Company.

Già nel 1906 compie il suo primo viaggio all'estero, in europa dove visita parigi, berlino e bruxelles.

Nelle sue influenze si possono notare sprazzi di grandi maestri come Lautrec, Sisley, Pisarro e Monet. Senza ignorare gli ammiccamenti all'espressivo Goya.


Tornato negli stati uniti non li abbandonerà mai più. Facendo tesoro dei grandi maestri del passato rielabora la loro arte in una maniera del tutto sua e personale ed inizia a dipingere soggetti legati alla quotidianità della vita americana.

Scogliere, scorci urbani, spiagge sono i soggetti dominanti di questo periodo.

Fra le tecniche utilizzate , più per sperimentazione che per premeditazione, sono incisione e acquaforte. Uno dei motivi che mi ha sicuramente colpito nella sua arte è legato all'affermazione non dipingo i paesaggi, ma quello che provo, e dannazione questo si vede.

Alcune delle sue opere si vedono evidenti i riferimenti ai pittori europei da me prima citati, in particolare in quella aura di “religioso silenzio” e di “calma irreale” che è tipica di questi artisti.

Lo spazio assume una valenza metafisica, questa è la mia interpretazione, che comunica allo spettatore una sensazione di piacevole tranquillità, ma anche di distanza, di estraneamento, anche del soggetto ritratto, dal suo stesso ambiente.

Alcune delle sensazioni dipinte sono desolazione, incomunicabilità e solitudine. Di lui è stato detto:

“è uno dei pochi artisti capaci di dipingere il silenzio”.


Hopper muore improvvisamente nel 1967, ma l'influenza del precisionismo continua a trasmettere quelle sensazioni di calma desolazione che erano tanto care al suo fondatore.


Oggi è importante non dimenticare l'apporto che queste opere danno al panorama artistico mondiale. Come dicevo prima, Hopper ha elaborato in maniera personale le influenze degli artisti europei arrivando a realizzare, e questo condivide con i precisionisti una visione del cubismo realista, nonostante in realtà questa corrente non sia mai uscita dai confini degli stati uniti la sua importanza espressiva è, almeno per quello che io ritengo, un patrimonio mondiale.

In questo periodo potrete ammirare le sue opere al museo fondazione Roma, dal 16 febbraio al 13 giugno 2010

M.M.

 
 
 

UNO SGUARDO AL PASSATO MENTRE ANDIAMO VERSO IL FUTURO...

Post n°9 pubblicato il 15 Marzo 2010 da axmm
 
Foto di axmm

Un' avanguardia del passato: una visione originale dell'8 marzo



A Roma fino al 16 maggio, alla Galleria Nazionale di Arte moderna e Contemporanea, si tiene la mostra su "l'avanguardia femminista degli anni '70". Quale spunto migliore per parlare dell'otto marzo?

La festa della donna, per il vero motivo per cui è nata, dovrebbe essere altro rispetto ad una serata di leggerezza e di più o meno vacue attività sociali.
Premesso che ritengo il femminismo (quello estremista, cosi come il maschilismo) una forma di alienazione e di delirio, faccio salvo questo movimento per i motivi che sono qui a spiegarvi. Intanto: quanti di voi conoscono i nomi delle artiste autrici delle opere presenti in questa mostra? Se io vi parlo di Annegret Soltau, Hannah Wilke, Francesca Woodman, Nil Yalter, Suzy Lake, Ana Mendieta, Martha Rosler, Cindy Sherman, Valie Export, Birgit Jürgenssen, Ketty La Rocca, Helena Almeida, Renate Bertlmann, Eleanor Antin, Suzanne Lacy / Leslie Labowitz, chi di voi può realmente dire "si , le conosco"?

Questo dipende molto dalla direzione della cultura dominante, una cultura visual-televisiva che tende a rendere il corpo della donna più come un oggetto (di seduzione o di uso a seconda dei modelli e dei punti di vista) che come un soggetto pensante.

Contrariamente all'uso e abuso del corpo della donna fatto dalla pubblicità, in questo caso l'uso è volontario, lontano dall'autocelebrazione o dalla più o meno velata seduzione, ed è utilizzato in chiave simbolico surrealista, e forse è proprio questo che mi fa apprezzare il taglio della mostra, e mi permette di accostarlo alla manifestazione che ricorre oggi.

Ovviamente l'espressione delle singole riguarda il carattere, la singolarità e l'espressione personale di ogni singola autrice...

Marta Rosler, ad esempio, rappresenta la quotidianità della vita casalinga come un mondo di mostruosità e alienazione allucinatoria.

Suzy Lake, Cindy Sherman, Martha Wilson, con i loro autoscatti, i loro cambi di posa e di costume rappresentano l'intercambiabilità e la spersonalizzazione del "essere femminile", svuotato della sua identità personale e a volte inquadrato solo per il suo ruolo e/o costume.

Eleonor Anting, nella sua opera "Ritratto di un re" si traveste fisicamente da monarca, con tanto di corona, barba e baffi per fare poi azioni tipiche della realtà quotidiana... giocando sull'ambiguità di concetti come "apparenza" e "sostanza".

Ketty La Rocca -scusate se mi permetto, sia l'autrice dell'immagine allegata a questo documento che dell'intero gruppo la mia preferita- attraverso cinismo, indifferenza e un'eccezionale ironia, critica aspramente il ruolo dei mass media e la loro invasività nella vita casalinga-quotidiana. Altri suoi temi ricorrenti sono il dialogo con un soggetto mancante, rappresentato magistralmente attraverso la scrittura sulla pelle. E nella sua opera Craniologie, utilizza un mosaico di radiografie del proprio corpo come metamessaggio e composizione artistica al tempo stesso.

In conclusione, augurerei a tutte le donne che leggono quest'articolo di investire €10 in un biglietto per vedere questa mostra, piuttosto che in un ramo di mimose o in una serata in pizzeria. Se vi dovesse capitare di passare da Roma, fateci un pensiero: sicuramente la vostra concezione dell'otto marzo ne uscirà modificata, spero in meglio...

 
 
 

Il post umano

Post n°8 pubblicato il 15 Febbraio 2010 da axmm
 
Foto di axmm

Da Stelarc a Orlan e Franko B

 "Il termine postumano descrive una condizione o una prospettiva che pongono radicalmente in discussione il concetto di umano e che si collocano nel futuro (come condizioni ipoteticamente realizzabili) o anche nel presente (come stato della soggettività attuale). Il concetto di postumano implica dunque una ridefinizione del concetto di umano che coinvolge diverse discipline e orientamenti teorici e ha implicazioni nella sfera sociale, culturale, politica, economica e materiale."

Parto da questa definizione di Federico Fabretti per introdurre la corrente artistica nata negli anni '90 conosciuta con il nome di post umano o "post Human". La caratteristica peculiare di questi artisti (chiamati "performer") è quella di creare "forme di arte" intorno a se stessi, quando non sono inglobati nelle stesse loro creazioni. Forse capirete meglio leggendo e vedendo le loro opere.

1-Anton Stelarc o meglio soltato "Stelarc" è un performer australiano che si è meritato il soprannome di Cyber-artista (la dove cyber è l'abbraviazione di Cyborg). Una delle performance più famosa risalente a circa una quandicina di anni fà se non ricordo male era quella della "marionetta umana". Sistemato all'interno di un telaio e collegato ad una serie di terminali Stelarc compiva tutte le mosse che lo spettatore, ediante un apposito comando gli diceva di fare. Nulla di strano direte voi, ma dovete sapere che i movimenti che il performer compiva erano involontari e stimolati da un complesso meccanismo elettro comandato.

2-Orlan. Performer francese che ha fatto del suo corpo e delle sue mutazioni la sua forma tarte. Citata anche nel "dizionario dell'arte e dello spettacolo" pubblicato da Baldini e Castoldi, credo che questa performer sia non so se la prima ma sicuramente la più famosa per quanto riguarda il numero di operazioni subite e l'esito di queste. Orlan ha una concezione estrema non solo del proprio corpo ma anche del risultato estetico dato dalla propria apparenza. io stesso ho visto in una performance avvenuta per videoproiezione a Bari, nel corso di una mostra, la proiezione di una delle sue operazioni e i risultati visivi di questa.

3-Franko B è un artista di origini Milanesi, vive e lavora a Londra e in Olanda. Rispetto agli altri due il suo approccio con l'arte è più tardo. L'utilizzo dei mezzi espressivi tocca video, proiezioni, multimedia, fotografie e performance. Mi soffermerei solo su queste ultime anche se tutta la sua preduzione dovrebbe essere conosciuta. Nelle sue performance utilizza sangue, urina e feci. Interessante la sua filosofia ch vede negli strumenti la metafora dell'arte come una parte non separata dell'esperienza dell'artista. In alcune installazioni lui utilizza il suo stesso sacngue e nel corso di una di queste performance subì un ricovero di urgenza in quanto perse più di un litro di sangue in pochi secondi. Le performance di Franko B provocano paura e disgusto e una miriade di sensazioni affini. Questo è lo scopo dell'autore, la sua filosofia, interessante e accattivante è espressa nel libro Franko B scritto da lui stesso e Costa Nolan, vuole comunicare, e a mio parere nel modo più crudo ma diretto, la vulnerabilità del corpo umano e la sovraesposizione ad un "sovraccarico" di dolore e di violenza gratuita a cui tutti (nessuno escluso) siamo esposti.

M.M.

una versione più ricca d questa recensione sarà presto presente sul sito:

http://www.nat-image.eu/www.nat-image.eu/Nat.Image.html

 

 
 
 

PROSSIMAMENTE

Prossimamente parleremo di:

  • OGM
  • serie tv
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

mzsoncinamamechatapoaxmmAcitealibr.ambasdciatorimimuluelilinimoino.monicaEffeHerzoggnimaalex_deromaunobanditogiuseppe.bonura1963vinfe
 

ULTIMI COMMENTI

un abbraccio a te =)
Inviato da: axmm
il 16/02/2012 alle 23:32
 
Ciao axmm, un saluto!
Inviato da: semprepazza
il 16/02/2012 alle 22:38
 
Brava! E' molto interessante e ben scritto.
Inviato da: mglazzaro
il 10/10/2011 alle 19:28
 
Grazie a te per la richiesta.
Inviato da: axmm
il 19/07/2011 alle 22:47
 
Grazie di aver accettato, buona giornata Eugenio
Inviato da: Anc0ra_e_sono_7
il 19/07/2011 alle 09:53
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963